In ufficio è praticamente impossibile andare sempre d’accordo. I piccoli conflitti fanno, purtroppo, parte della nostra vita lavorativa e non sempre possono essere evitati. Scaturiscono dal momento in cui più persone diverse, con modi di fare diversi, si trovano a lavorare insieme e a condividere la maggior parte del loro tempo.
Se è vero che non sempre è possibile evitarli, è altrettanto vero che invece sempre possono – e devono – essere compresi nei loro motivi scatenanti. Solo comprendendo le cause dei conflitti, infatti, sarà possibile provare ad evitarli in futuro e contribuire ad un clima disteso e collaborativo in ufficio. Ma quali sono i motivi che portano più spesso ai conflitti con i colleghi? Li analizziamo in questo articolo.
La competizione
Essere competitivi non è, di per sé, un difetto. Lo diventa, però, se la competizione è eccessiva, soprattutto sul luogo di lavoro. La competizione continua con i colleghi è ciò che il mondo del lavoro si aspetta dalle proprie risorse ma a volte questa competizione sfocia in una sfida tutti contro tutti.
Qui emerge l’accezione negativa. Come tutti gli eccessi, anche l’eccessiva competizione è dannosa e compromette il rapporto tra colleghi oltre al lavoro stesso che si intende svolgere.
Tra i motivi dei conflitti con i colleghi, la competizione eccessiva merita il primo posto. Attenzione, però: il voler competere moderatamente con i propri vicini di scrivania è lecito ed è anche stimolante.
Le ingiustizie
Nella vita quotidiana sono quelle che ci destabilizzano maggiormente. Facciamo i conti con le ingiustizie sin dai banchi di scuola e ne soffriamo anche sul lavoro.
Una promozione per la quale abbiamo lottato, e che non abbiamo ottenuto; un posto assegnato ad un collega meno meritevole di noi (a nostro giudizio); un bonus poco meritato; un giorno di ferie in più goduto: sono tantissime le piccole ingiustizie che alla lunga potrebbero infastidirci in ufficio, anche queste tra i motivi principali che portano ai conflitti con i colleghi.
Se infatti pensiamo che qualcuno ci abbia tolto qualcosa a noi spettante, il rischio è quello di diventare particolarmente ostili e di rendere insostenibile il dialogo con il nostro collega. In questo caso è importante ricordare che il fortunato del giorno non ha colpe di quanto avvenuto. La decisione finale, infatti, non è sicuramente stata la sua.
Lo stress
Sul podio dei motivi che portano ai conflitti con i colleghi, lo stress non è da sottovalutare. Siamo abituate a farci i conti sul luogo di lavoro ma non è per niente salutare.
Quando lo stress diventa eccessivo, ci si sente sempre sotto pressione e si tende ad ingigantire ogni piccolo problema quotidiano perché esauste. L’esaurimento porta alla scarsa volontà di risolvere le questioni in modo sano e costruttivo e si sfocia inevitabilmente nel conflitto.
Per evitare lo stress eccessivo è determinante saper gestire e organizzare le proprie priorità, lavorando con criterio onde evitare un inutile dispendio di energie.
Incompatibilità caratteriale
A volte, semplicemente, i conflitti tra colleghi dipendono da incompatibilità caratteriali. Non si può andare sempre d’accordo con tutti e sul luogo di lavoro ci si confronta – e ci si scontra – con una serie di personalità diverse, non sempre affini alla nostra.
L’incompatibilità caratteriale può determinare conflitti con i colleghi non risolvibili in quanto il carattere, per definizione, non si modifica così facilmente. In questi casi bisogna solo accettare e riconoscere le rispettive differenze e smorzare sul nascere eventuali discussioni evitando di raggiungere il completo scontro.
La scarsa comunicazione
I conflitti con i colleghi possono scaturire anche da una scarsa o errata comunicazione. Comunicare sul luogo di lavoro è fondamentale tanto quanto lo è comprendersi a vicenda. Bisogna porre particolare attenzione alla comunicazione e al modo di comunicare con i colleghi.
Bisogna essere chiari e precisi ma si devono anche considerare le diverse personalità con le quali ci confrontiamo. Ogni collega ha un carattere diverso e una sensibilità diversa e a volte occorre pianificare la comunicazione e adattarla ai vari interlocutori con i quali ci andremo ad interfacciare.
Non solo il messaggio ma anche il modo di comunicare e la sensibilità annessa sono fondamentali per garantire la ricezione perfetta del messaggio comunicato ed evitare inutili fraintendimenti che potrebbero rappresentare uno dei motivi dei conflitti con i colleghi.
Lo scarso rispetto reciproco
Il rispetto reciproco è alla base di ogni forma di comunicazione e spesso i conflitti con i colleghi derivano dalla percezione (giusta o errata) di una mancanza di rispetto incolmabile tra gli interlocutori. La sensazione che non si venga rispettati dai propri colleghi porta inevitabilmente al conflitto, al di là dell’intenzione originaria.
In questo caso è fondamentale porre attenzione all’atto comunicativo per evitare di fraintendersi ma è utile anche comprendere rispettive posizioni e ruoli al fine di limitarsi a svolgere le proprie mansioni senza invadere lo spazio lavorativo di un collega.
In conclusione, non andare d’accordo con i colleghi è normale ma con alcuni piccoli accorgimenti è possibile evitare il conflitto.