Quando ci viene proposto un nuovo lavoro è naturale sentirsi gratificate. Qualcuno ha pensato a noi, apprezza la nostra professionalità: la nostra autostima schizza in alto. Ma attenzione alle suggestioni. Decidere di cambiare lavoro significa mettere sul tavolo molte variabili. Ne va non soltanto della nostra carriera, ma delle nostre relazioni e della nostra vita privata. Conviene pertanto resistere alla tentazione di dare risposte affrettate. Prenditi il tempo giusto per valutare pro e contro. Soltanto dopo aver valutato gli effettivi vantaggi, prendi la tua decisione. Ecco le 7 domande che dovresti farti prima di accettare un nuovo posto.
Chi è il tuo interlocutore?
La prima domanda che ti devi porre è: chi mi sta proponendo questo nuovo lavoro? È un’azienda? uno studio professionale? Un privato? Il tuo interlocutore è credibile? A livello finanziario è solido? Su tutti questi punti ti conviene procedere a due livelli. In fase di colloquio non aver timore di fare domande dirette sul tipo di attività svolta della società, la sua storia, il suo posizionamento sul mercato. A integrazione di quanto ti viene detto sfrutta le potenzialità del web per saperne di più. Verifica se l’azienda ha un sito internet, “navigalo” con attenzione per conoscere la struttura della società, eventuali partner, i clienti per cui ha lavorato. Verifica inoltre se esistono articoli sui media oppure recensioni che parlano di questa realtà e in quali termini. Tutto questo ti aiuterà a comprendere meglio con chi stai avendo a che fare.
Il nuovo contratto ti è chiaro?
Probabilmente sei bravissima nel tuo lavoro, ma non è detto che tu lo sia altrettanto sul tema contratti e buste paga. Quando ti viene proposto un nuovo lavoro ti verranno fornite una serie di informazioni di tipo amministrativo sul tipo di inquadramento, numero di mensilità, conteggio delle ferie, eventuali bonus, premi aziendali e benefit come buoni pasto, l’automobile, il cellulare e il PC portatile. Se la parte burocratica non è il tuo forte, in fase di proposta chiedi al tuo interlocutore di fornirti – possibilmente via mail – gli estremi del contratto. Una volta ricevuta una bozza, chiedi a qualcuno di veramente competente di leggerla nel dettaglio. Può essere il tuo commercialista o un’agenzia per il lavoro. O anche un’amica che magari lavora nelle risorse umane. Insomma non basarti soltanto sull’ipotetico fascino della nuova mansione, ma entra nel merito delle questioni “hard”: chiedi a chi ci capisce di numeri, codici e diritto del lavoro. Questo ti consentirà di dormire sonni tranquilli e non avere rimorsi una volta accettato il nuovo incarico.
Quanto ne sai del nuovo lavoro?
Cerca di vivere il colloquio di lavoro da protagonista. Se ti hanno cercata, evidentemente hanno trovato il tuo profilo professionale interessante. A questo punto metti in luce in modo trasparente quelle che ritieni siano le tue competenze professionali e la tua capacità di lavorare in team. Mostrati per quello che sei e dall’altra parte, sentiti autorizzata a chiedere informazioni schiette sul lavoro che ti viene proposto. Di che cosa ti dovrai occupare nello specifico? Quali competenze ti chiedono? Quali saranno gli orari di lavoro? Sarà possibile lo smart working e in quali termini? Quale sarà la sede di lavoro?
Il nuovo lavoro ti calzerà a pennello?
Prima di lasciare il tuo attuale lavoro, chiediti se nella nuova posizione sarai in grado di impiegare appieno le tue abilità e i tuoi punti di forza. Al di là di valutazioni prettamente economiche, un cambio di lavoro deve rappresentare un passo in avanti verso la tua individuazione e l’espressione di quello che davvero vuoi essere. Assicurati che il tuo nuovo lavoro ti dia energia: eviterai di incorrere nel burnout e di dover fare marcia indietro dopo pochi mesi. Vai verso l’energia di una nuova avventura: una nuova proposta non deve essere soltanto un modo per allontanarti dal tuo attuale lavoro che magari non ti piace, ma qualcosa di emozionante, ricco di sfide.
Come sarà il clima aziendale?
Le relazioni con i colleghi giocano un ruolo chiave nella soddisfazione sul lavoro. Cerca di capire nel corso del colloquio chi sarà la persona a cui riferirai direttamente, cerca di incontrarla e possibilmente di capire chi saranno i tuoi nuovi colleghi. Se non è possibile, magari conosci qualcuno che ha lavorato in quell’azienda e che ti può fornire delle informazioni. preziose sul clima che si respira. A che ora si entra in ufficio? C’è l’abitudine a fare straordinari?
Quando guadagnerai davvero?
Un discorso specifico riguarda il compenso. Dovrai capire qual è lo stipendio base e se ne esiste una parte legata al raggiungimento di eventuali obiettivi. Considera anche gli spostamenti: se dovrai recarti al lavoro in macchina o con i mezzi. Anche questi sono costi da considerare e da confrontare con la tua situazione attuale. Soltanto una volta conosciuti questi termini potrai decidere se eventualmente negoziare su stipendio e benefit.
Il nuovo lavoro si concilierà con la tua vita?
Il tempo ha un valore inestimabile, in particolare nella nostra società che ha ritmi frenetici, le agende scoppiano di impegni e le settimane volano. Valuta attentamente quanta parte della tua vita sarà assorbita dal nuovo lavoro. E se la carriera non rischia di precluderti spazi importanti dedicati alla famiglia, ai tuoi interessi e alla cura di te. Anche su questo, ti conviene essere chiara sin dall’inizio. Fai presente se avrai bisogno durante la settimana di ritirare i tuoi figli da scuola o se hai esigenze specifiche legate ad altri impegni. Questo contribuirà a creare fin da subito un rapporto di fiducia, senza equivoci o false aspettative.