Del team di lavoro sei quella che più fatica a tenersi le parole in bocca e a mascherare disappunto e disaccordo? Essere troppo puntigliose o, ancor più complicato, essere eccessivamente emotive, è insidioso quando si ha a che fare con un superiore. Molte persone non hanno la capacità di filtrare le proprie emozioni e spesso son portate a scegliere parole sbagliate. In questa condizione si è portate a cedere alla critica facile. Ecco perché, tuttavia, non dovresti criticare la tua leader.

Criticare spesso la propria leader ti metterà in una posizione pericolosa scomoda. Verrai vista come la “spina nel fianco”, come il membro problematico del team, quella che ha sempre qualcosa da opinare e sottolineare. Insomma, non brillerai per simpatia. Rischierai anche di non ricevere meriti e riconoscimenti, nonostante il buon lavoro svolto nella pratica. Ricorda che non tutte accettano automaticamente la critica, e spesso rimangono in silenzio, come se la accettassero, mentre dentro di loro sono furiose e si trasformano in bombe ad orologeria. Peggio è se la leader è poco paziente e tende a risponder aggredendo l’altro.

Se ti controlla a vista

Quando la tua leader è eccessivamente presente, con il fiato sul collo, e la suoneria delle notifiche assomiglia ad una mitraglia senza sosta, non dovresti farlo presente. Anzi, la mossa migliore è quella di mostrarsi efficienti e sempre sul pezzo. Quando noti che il superiore inizia a chiedere del lavoro in consegna molto prima della scadenza, mette pressione e fa paragoni con l’operatività altrui, potrebbe farti capire di non avere molta fiducia nel tuo modo di lavora.

Vero, ma potrebbe anche essere mania di controllo ed insicurezza, a sua volta. Porre l’accento su questo meccanismo è sicuramente controproducente. Meglio percorre una strada con meno curve. In questo caso non dovresti criticare la tua leader ma, prima di tutto, chiederti se hai fatto qualcosa che abbia incrinato il vostro rapporto (sei in ritardo, poco puntuale, imprecisa ecc).

Mettiti nei suoi panni

Certi atteggiamenti della tua leader potresti non comprenderli del tutto, o addirittura, non tollerarli, ma per cambiare il punto di vista nei suoi confronti potresti provare a metterti nei suoi panni. Così facendo riusciresti a decifrare alcune scelte oppure osservazioni da parte sua, e risvoltarla in modo positivo. La sinergia tra voi ne beneficerà di certo.

L’eccezione, in questo caso, è più che valida: anche la tua leader deve fare lo sforzo di mettersi nei tuoi di panni, altrimenti il rapporto di fiducia e stima sarà sempre sbilanciato.

Compensi

Un altro motivo per il quale non non dovresti criticare la tua leader è relativo ai compensi percepiti per il lavoro di cui lei è responsabile. Il più delle volte, infatti, la remunerazione per un progetto o un lavoro in team, non viene deciso dalla leader del gruppo di lavoro, ma di un suo superiore. Questo la metterebbe in una posizione di difficoltà. Non usare la tua leader come tramite quando si parla di compensi, ma rivolgiti direttamente al capo e chiedi cosa sarebbe necessario affinché ti aumentino lo stipendio, questo aiuterebbe la persona a darti punti specifici sui quali lavorare per ottenere ciò che chiedi.

Essere sul pezzo

Non dovresti criticare la tua leader se credi di non andarle a genio e di risultarle antipatica. Se ti evita o risponde a messaggi e chat di lavoro con il contagocce e in maniera asciutta, non è un problema: non dovrai uscirci a mangiare un sushi, ma portare a termine un progetto o raggiungere degli obiettivi di business. Se, però, la responsabile del team non è mai sul pezzo pezzo e presente nell’organizzazione del lavoro, se cancella incontri, e si dimentica di rispondere alle tue chiamate, messaggi e posta, allora cerca un confronto pacifico per capire se il problema riguarda te, o questo è il comportamento che riserva a tutte le tue colleghe.

Parlare alle spalle e valuta i pro e contro

Non dovresti criticare la tua leader con altri superiori o altre colleghe. In questo modo la esporresti a situazioni spiacevoli che potrebbero incrinare l’armonia del team e pregiudicare la riuscita del lavoro, ma potresti dare il via a brutti commenti e voci nei suoi confronti allargando la macchia del parlottio alle spalle. Finiresti per coinvolgere altre persone in un problema che è tuo con la tua leader.

Importante, dopo aver capito perfettamente i perché del disappunto nei confronti della tua leader, prova a fare uno sforzo, e valuta quali sono i benefici e, al contrario, gli svantaggi che seguiranno alle critiche nei confronti della tua superiore. Chiediti se le tue parole possano cambiare realmente le cose o se rischi solo di sprecare tempo e fiato, peggiorando la situazione. Ciò non significa essere remissiva e chiudersi in un angolo con le proprie frustrazioni a subire passivamente, ma un modo per prendere consapevolezza di quelle che potrebbero essere le conseguenze delle tue azioni.