Come si fa a discutere col capo dei problemi aziendali senza rischiare un’occhiataccia o anche peggio? Come si possono portare delle soluzioni costruttive al suo cospetto senza far passare il suo lavoro in cattiva luce, o magari senza lasciar intendere lo scontento?
Parlare col capo può non essere semplice. Se anche tu ti trovi in una situazione in cui proporre qualcosa al boss risulta fonte di stress, è giunto il momento di raccogliere le tue energie e concentrarti sull’obiettivo. Se non discutete, in modo pacato e costruttivo, le cose non cambieranno certo da sole.
Canalizza il tuo spirito d’iniziativa
Sai di avere ragione, o comunque di essere vicina a una soluzione razionale e costruttiva. Ti trovi davanti al tuo discorso, preparato, stampato, plastificato e tutto quanto. Eppure qualcosa non va. Pensi: perché devo farlo proprio io? Perché non potrebbe farlo qualcun altro? Perché devo mettere a rischio la mia posizione con uno dei leader, quando ci sono altre persone in questa azienda che potrebbero parlare con molta più cognizione di causa di me?
Se nessuno ha avanzato proposte fino a quel momento e la situazione in azienda sta lentamente peggiorando, è assai probabile che molti lo abbiano notato. Altrettanto probabile è che molta gente non farà niente per cambiare le cose. Non è un’accusa, ma un dato di fatto. Se sei una di quelle persone che non stanno con le mani in mano mentre il mondo degenera piano intorno a loro, allora devi sollevarti e dire la tua. Trova il coraggio di farti avanti.
Ci saranno sempre delle valide ragioni per non farti avanti. Se ci pensi un po’, ci sarà sempre un valido motivo per tacere. Alla fine della giornata, però, sarai tu a tornare a casa con i tuoi logoranti fastidi, il peso delle ore di lavoro addosso e quel tarlo che ti assilla senza darti possibilità di recupero. Canalizza il tuo spirito di iniziativa e instaura un dialogo con il capo. Dovrai essere trasparente, forte e calma. Chi rimanda è già perduta.
Analizza il problema da discutere con il capo
Parti dal presupposto che il tuo capo potrebbe non essersi accorto di quello che sta succedendo, oppure che se ne sia reso conto ma non sappia bene come approcciarlo. Qualunque sia la risposta a questa domanda, il boss non avrà certo tempo di ascoltarsi un’arringa di venti minuti su quello che non va. Dovrai essere chiara, concisa e arrivare subito al dunque, ma senza tralasciare i fatti che hanno portato all’emergere della situazione. Fai in modo che ogni parola abbia un peso e un significato, e sfrutta al meglio il tuo tempo a disposizione. Non fargli sapere come ti senti tu: metti davanti il problema in maniera oggettiva, per quanto possibile.
Per fare questo hai bisogno di analizzare il problema. Siediti alla scrivania e butta giù qualche appunto. Prepararsi un discorso è una buona idea, specialmente se si ha paura di dimenticare qualche elemento importante. Non soffermarti troppo sulle parole, né sulla struttura. Quello che conta è il messaggio e come lo riesci a comunicare. Non dare l’impressione di esserti preparata un discorso, devi sembrare spontanea.
Il capo potrebbe essere circonfuso da un’aura autoritaria e mistica tanto spessa da farlo sembrare intoccabile e irraggiungibile. A volte è vero, altre però è solo una facciata. Finché non provi a discutere in maniera costruttiva, non saprai qual è il caso. Inoltre, se sul lavoro hai sempre agito con coscienza e fatto del tuo meglio, è assai probabile che il capo ne sia già al corrente. E dunque saprà come accogliervi: con il rispetto che meritate.
Tira fuori i problemi, ma anche le soluzioni
Il momento è arrivato. Il tuo capo è davanti a te, nel suo ufficio, e stai per iniziare il discorso. Te lo sei preparata? Bene. Ricordati però che non è sufficiente elencare tutti i problemi che affliggono l’ambiente lavorativo. Quello che farà davvero la differenza nel tuo discorso sarà il tuo modo di applicare i principi della costruttività. Ciò significa che dovrai portare con te non solo le difficoltà, ma anche delle possibili soluzioni. Se noti che il capo si sente spiazzato o schiacciato dall’importanza dei messaggi che gli stai comunicando, cerca di non metterlo alle strette. Fagli sapere che questi problemi possono essere risolti e comunicagli il tuo interesse per il benessere nell’ambiente lavorativo. Perché sì, è suo, ma anche tuo, fintanto che lavori lì. Il vero messaggio che deve passare è che t’importa, che ci tieni, e che sei lì non per lamentarti, ma per trovare una soluzione. Discutere con il capo non è questione di rinfacciare o accusa.
Molto spesso l’immagine del capo che vive su un altro pianeta, la solitudine del leader e quant’altro, è un costrutto mentale che vive unicamente nella testa di un dipendente offuscato dalla paura. Non ti preoccupare: è normale. Quello che conta è prendere il coraggio e non tacere davanti a ciò che non va.