Stai cercando lavoro, o hai deciso di cambiarlo, e hai bisogno di preparare un curriculum. Solo che non sai da dove iniziare. Su Internet hai trovato diversi modelli e template, molti a pagamento. Ma non sai quale scegliere. Infatti, anche se tutti consigliano il Modello Europass, alcuni annunci di lavoro escludono a priori questo tipo di curriculum vitae. Ma allora, come regolarsi?
Perché il curriculum vitae è importante
Il curriculum vitae è indispensabile se vogliamo trovare un lavoro. Attraverso questo piccolo documento, riusciamo a trasmettere le nostre passioni, il nostro percorso di studi, le esperienze professionali. Per questo è importante presentarne uno che sia efficace, che colpisca il recruiter in quei pochi minuti durante i quali lo avrà tra le mani. Spesso, chi è alla ricerca del primo lavoro si sente frustrato nel redigere un curriculum vitae, perché ha l’impressione di non avere nulla da segnalare, o comunque troppe poche esperienze. Non preoccupatevi: un curriculum vitae di una sola pagina può valere quanto uno più lungo, se fatto bene. Chi, invece, ha una lunga esperienza di lavoro, farebbe bene a non superare le tre pagine. La sintesi è considerata un grande pregio, specie se nell’esposizione delle proprie competenze si è ordinati.
Curriculum vitae: quale formato scegliere?
Esistono tre grandi famiglie di formati di curriculum vitae. Il più conosciuto è il Curriculum Europass, che può essere redatto direttamente su una piattaforma messa a disposizione dalla Commissione Europea. Si tratta del sito Europass, dove si possono trovare strumenti e servizi utili per l’orientamento, l’istruzione, la formazione e il lavoro in modo gratuito, sicuro e intuitivo. Il curriculum Europass è di facile consultazione e risulta familiare ai datori di lavoro e agli istituti d’istruzione. Per crearlo basta creare un profilo sul sito Europass e inserire le informazioni sul percorso di istruzione e formazione, sulle proprie esperienze di lavoro e competenze. Una volta registrato il profilo, con pochi clic si possono compilare tutti i curriculum che si desidera stilare, selezionando di volta in volta le informazioni da inserire.
Il curriculum “Europeo” non va bene per tutti
Un altro formato di curriculum vitae molto conosciuto è quello Europeo, che è molto schematico. Per chi è alle prime armi è l’ideale, perché aiuta a fornire tutte le informazioni utili in spazi ben definiti. Questo tipo di curriculum vitae, però, non sempre si presta a descrivere nel miglior modo possibile tutti i percorsi professionali di chi ha già molta esperienza nel mondo del lavoro. Per questo motivo, pian piano è stato sostituito dal formato Europass. Infine, ciascua di noi può decidere di preparare il proprio curriculum vitae in maniera personale, aiutandosi magari con i vari template che si trovano su internet, anche gratuitamente, oppure con quelli messi a disposizione dal programma di scrittura Word. L’importante è non esagerare con colori e vezzi estetici. Ricordate: il curriculum vitae deve essere chiaro e ordinato, deve contenere i dati anagrafici essenziali, l’autorizzazione al trattamento dei dati personali in base alla normativa vigente e deve essere scritto in ordine cronologico. Meglio procedere indicando per prima l’ultima esperienza di lavoro e procedendo a ritroso.
Curriculum vitae: che dimensione deve avere il carattere
Un carattere troppo grande non va bene. Uno troppo piccolo potrebbe rendere impossibile la lettura del curriculum vitae per chi deve valutarlo. Ma allora, quale dimensione devono avere i caratteri che scegliamo? I dati anagrafici possono essere scritti in grassetto o anche con un carattere di ampiezza tra 13 e14. Tutto il resto meglio scriverlo in 12. Meglio evitare caratteri più grandi, per non dare l’impressione di averlo fatto solo per “riempire” il curriculum. Ma, soprattutto, bisogna evitare assolutamente le dimensioni del font inferiori a 11, se non vogliamo renderne impossibile la lettura senza una lente di ingrandimento. Il curriculum dovrebbe essere diviso in blocchi, così da rendere la lettura più facile e piacevole. Meglio non scrivere più di tre pagine. Attenzione: per cercare di rimanere nel limite delle tre pagine, potreste essere tentate di ridurre le dimensioni del carattere. Non fatelo: ricordate che bisogna mettere chi lo dovrà valutare nelle condizioni di poterlo leggere.
Curriculum vitae: quale font usare
Il curriculum vitae deve essere di facile lettura. No, quindi, a font corsivi e complessi, che rendono la lettura più difficoltosa. No a effetti grafici speciali: il Comic Sans non va bene. Diversi studi hanno dimostrato che il carattere scelto può influire sulla percezione dei consumatori riguardo a un determinato prodotto o su un’azienda. Allo stesso modo, la scelta del carattere può influire sui reclutatori. Uno studio della Wichita State University, in Kansas, ha rivelato che caratteri come Times New Roman e Arial sono associati alla “stabilità”. Caratteri come Courier New e Georgia trasmettono “maturità”, mentre Agency FB simboleggia “rigidità” e Kristen “emozione”. La scelta del carattere ha un forte impatto sulla possibilità di essere assunti. Meglio scegliere font come Serif e Sans Serif, che si distinguono per la loro alta leggibilità. I primi hanno finali o code caratteristici alle estremità. I Sans Serif non posseggono questo tratto ornamentale. Tra i Sans Serif troviamo caratteri come Arial, Century Gothic, Helvetica, Geneva, MS Sans Serif, Tahoma e Verdana.