Chi ha detto che una scrivania in disordine è sintomo di disorganizzazione? Nel caos risiede un principio creativo e ora la scienza conferma: il disordine, almeno sul posto di lavoro, è sinonimo di intelligenza. Con buona pace di Marie Kondo.
Le persone disordinate sono più intelligenti? Cosa rivela la ricerca
Un team appartenente all’Università del Minnesota ha valutato le conseguenze del lavoro in uno spazio in disordine. I risultati? I vantaggi ci sono, almeno a livello professionale. La ricerca ha preso in considerazione un campione di persone diviso in due gruppi, uno destinato a un ambiente molto ordinato, l’altro in uno spazio caotico. A entrambi, è stato chiesto di trovare nuovi utilizzi per delle semplici palline da ping pong: a differenza di chi si è trovato in un ufficio ordinato, che ha puntato su soluzioni già note, il gruppo alle prese con uno spazio disordinato ha pensato a soluzioni nuove e innovative, mostrando maggior originalità e fantasia.
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Scrivania in disordine: via libera alla creatività!
Secondo il ricercatore K. Volls, «ambienti disordinati stimolano la creatività, che è di importanza generale per la cultura, le imprese e le arti», aggiungendo: «Essere in una stanza pulita sembra incoraggiare le persone a fare ciò che ci si aspettava da loro».
Il punto è proprio questo: spesso per far emergere la nostra creatività abbiamo bisogno di allontanarci dalle aspettative e, in un certo senso, andare contro alle regole del comune buon senso.
Disattendere le aspettative significa avere il coraggio di camminare su un terreno nuovo, osare, dare voce a una parte di noi che spesso rimane sepolta, per paura o senso di vergogna, a cui noi per primi spesso non diamo credito, temendo di risultare fuori luogo. Eppure, quando dimentichiamo il giudizio degli altri (e il nostro!) avviene una magia perché ciò che appare è improvvisazione, senso di novità e freschezza.
“Qualunque cosa tu possa pensare di fare o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso“
J.W. Goethe
Nel disordine, genio al lavoro!
Chi ama lavorare nel disordine di frequente spiega di aver bisogno di vedere e avere davanti a sè, a portata di mano, tutto ciò che può risultare utile per un certo lavoro.
In un certo senso è così: l’ispirazione nasce all’improvviso, ma è radicata in ciò che facciamo e nell’ambiente che costruiamo intorno a noi. Un po’ come se la nostra mente inconscia si dedicasse all’osservazione per poi far apparire in superficie, in un secondo momento, il lampo dell’intuizione. Ecco perché nel processo creativo fondamentale risulta il gioco e la capacità di immaginazione. “Perdere tempo” giocando è un modo per lasciare la mente in libertà e recuperare l’irrazionalità necessaria per creare idee nuove.
“La Conoscenza Intuitiva è un lampo che sbuca dal silenzio e tutto è là, né più alto, né più profondo, ma proprio là, sotto i nostri stessi occhi, in attesa che diventiamo un po’ più chiari. Non si tratta tanto di educarsi quanto più di liberarsi dalle ostruzioni“.
Sri Aurobindo
Nel caos dell’organizzazione, il pensiero diventa libero
Pensare in libertà significa andare oltre gli schemi, contro la tradizione e persino (soprattutto!) contro le convinzioni che noi stessi nutriamo. Vuol dire uscire dai confini ed esplorare un territorio nuovo: un senso di novità in grado di aumentare le connessioni e la spontaneità.
Ben venga, quindi, se l’ambiente in cui lavoriamo mostra una certa libertà anche nella sua organizzazione: dal caos potranno nascere nuove idee e ispirazioni a cui razionalmente non avevamo pensato. Non è forse un caso se sempre più aziende progettano spazi ludici in grado di unire materiali e oggetti diversi, non solo un passatempo bensì un vero e proprio ambiente capace di stuzzicare la creatività.
Scrivania in disordine, il mito di Einstein
Posiziona sulla tua scrivania ciò che serve alla tua fantasia per prendere il volo. Non solo: aggiungi quei piccoli oggetti capaci di creare un’associazione positiva. Per esempio, un pannello con alcuni ricordi di viaggio e le foto di famiglia più belle, una pianta, il calendario dove annotare eventi o i libri che desideri leggere. Spesso le nuove idee nascono in modi imprevedibili, grazie a collegamenti che hanno a che fare con la nostra vita… anche fuori dall’ufficio!
Abitare la propria scrivania e il proprio ambiente di lavoro significa trasformare il piccolo spazio che ognuno di noi ha a disposizione in una porta sull’infinito. E che la scrivania possa diventare questo: disordine creativo, ispirazione, gioco e capacità di immaginazione: un trampolino di lancio per un’inesauribile, vitale curiosità.
E quando i colleghi ti faranno notare che la scrivania è in disordine, rispondi come farebbe Albert Einstein: “Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?”