Il lavoro da remoto è ormai una realtà consolidata tanto che sempre più città si sono adattate per accogliere le nuove generazioni di nomadi digitali, professionisti che seguendo uno stile di vita flessibile e dinamico, mirano a conciliare lavoro e benessere senza rinunciare alla qualità della vita. Visti, qualità della connessione a Internet e costi sono tra le variabili delle quali Dojo, fornitore di servizi di pagamento con sede nel Regno Unito, ha tenuto conto per stilare una classifica delle migliori città al mondo per fare smart working.
I parametri per la classifica
Per identificare le destinazioni ideali per i nomadi digitali, Dojo ha analizzato 237 città in tutto il mondo, concentrandosi su regioni chiave quali Europa, Regno Unito, Canada e Usa. Ogni località è stata valutata in base a una serie di parametri, creando una classifica di merito. Nello specifico i fattori presi in esame sono stati:
- Offerta, durata e costo del visto per nomadi digitali;
- Velocità di connessione a Internet;
- Qualità e costo della vita;
- Indice di vivibilità;
- Livello nazionale di libertà di Internet;
- Sicurezza (fisica).
Smart working, le città da podio
I risultati premiano l’Italia che piazza sei città nella Top ten e ben due sul podio. Al primo posto c’è Genova che attrae non solo per il mare, ma anche per i monumenti e il centro storico medievale. Il visto per nomadi digitali costa 110 euro circa ed è valido per 12 mesi. Ottima la connessione a Internet (la più veloce tra le città in classifica), buoni i risultati di sicurezza (27) e qualità della vita (154,78). Il tutto a un costo medio della vita che secondo gli esperti di Dojo si aggira intorno alle 900 euro al mese.
Un’altra italiana al secondo posto. Si tratta di Bari, città universitaria con uno splendido centro storico e importante porto del Mediterraneo. Come Genova, Bari è premiata con 27 punti quanto a sicurezza e una valutazione generale della qualità della vita pari a 159,2 punti, addirittura superiore a quella della «Superba». Il costo della vita per un nomade digitale? Circa 750 euro circa al mese.
Sul terzo gradino del podio si trova Valencia, terza città della Spagna per dimensioni. La sua cultura vivace, le bellissime spiagge e la sua architettura futuristica ne fanno il luogo ideale per combinare lavoro e alta qualità della vita. Chi ci si trasferisce può cavarsela con poco più di 650 euro al mese.

Quebec unica non europea nella Top ten
Oltre a Genova, Bari e Valencia rientrano tra le prime dieci città al mondo per lo smart working anche Catania (5), Firenze (6), Palermo (7), Las Palmas (8), Roma (9) e Siviglia (10). Unica città non europea tra le dieci è Quebec, in Canada, al quarto posto. Sebbene la velocità di Internet sia la più bassa tra le prime quattro, Quebec eccelle per un elevato livello di libertà di Internet, qualità della vita e sicurezza. Il visto per nomadi digitali è gratuito e valido per sei mesi e fa della città canadese un’opzione economica per i nomadi digitali che desiderano immergersi in una località culturalmente vivace e ricca di storia.
Italia e Spagna la fanno da padrone
Secondo la graduatoria di Dojo sono Italia e Spagna i Paesi migliori per i nomadi digitali. Più in generale il Bel Paese rappresenta la meta perfetta per i nomadi digitali con otto località tra le prime 20 (Torino è 11esima, Bologna 17esima), seguita da Spagna (sette città nella Top 20) e Canada (5). Distanziate Inghilterra e Francia che si posizionano agli ultimi posti tra le migliori città per lo smart working.
La classifica completa delle 20 migliori città per lo smart working
1- Genova, Italia;
2- Bari, Italia;
3- Valencia, Spagna;
4- Quebec, Canada;
5- Catania, Italia;
6- Firenze, Italia;
7- Palermo, Italia;
8- Las Palmas, Spagna;
9- Roma, Italia;
10- Siviglia, Spagna;
11- Torino, Italia;
12- Ottawa, Canada;
13- Saragozza, Spagna;
14- Madrid, Spagna;
15- Bilbao, Spagna;
16- Montreal, Canada;
17- Bologna, Italia;
18- Murcia, Spagna;
19- Oshawa, Canada;
20- Hamilton, Canada.