Come ridurre l’inquinamento in ufficio
A minare la salute dei cittadini non è solo l’inquinamento ambientale vero e proprio, ma anche quello cosiddetto indoor, cioè da interni. Questo vale in casa, ma anche in ufficio, dove trascorriamo ogni giorno molte ore.
Parola di esperti sulla base di ricerche della Boston University School. Proprio per questo la formazione si orienta (anche) sull’educazione al vivere in modo eco-sostenibile.
Non ha dubbi Daniele Barbone, direttore della BP Sec, azienda leader nelle consulenze e nei servizi formativi, nonché esperto di problematiche ambientali. “Contrariamente a quanto si pensa, infatti la salute dei lavoratori è raramente tutelata – chiarisce Barbone – e il fatto di lavorare in un ufficio ‘chiuso’ non ci mette al sicuro dall’inquinamento”.
Quali sono i fattori inquinanti in un ufficio
All’interno di un ufficio ci sono diversi fattori inquinanti.
In primis l’aria che può avere un eccesso di anidride carbonica, che pur non essendo pericolosa per l’organismo può comunque portare a una sensazione di sonnolenza e stordimento tanto da ostacolare le attività quotidiane e causare malesseri e malattie.
Se le stampanti sono molto dannose perché emettono particelle ultrasottili nocive riempiendo l’aria di sostanze volatili tossiche, anche l’inquinamento acustico (dato da telefoni, pc, smartphone ecc).non è da sottovalutare, così come l’umidità che porta alla formazione di muffe responsabile di tossi croniche, raffreddori e mal di testa.
A conferma di questa preoccupante tendenza, vi è uno studio del Boston University School of Public Health condotto da Michael McClean, che rincara la dose sostenendo che i lavoratori negli uffici possono essere esposti a composti perfluorinati presenti nei mobili e nelle pitture e che sono dannosi per la salute.
L’ufficio non solo è avvelenato, ma produce inquinamento a causa di comportamenti spesso disinteressati ma che ricadono su tutti noi.
Quali sono le regole per aumentare il benessere negli uffici?
Per ridurre l’impatto ambientale e vivere in modo salubre l’ambiente lavorativo – spiega Daniele Barbone – bisogna tenere conto di alcuni accorgimenti. Eccone alcuni:
- Evitare di utilizzare troppa carta e preferire la carta riciclata certificata, quando è possibile stampare da entrambi i lati del foglio e riciclare i documenti soprattutto se sono messaggi interni.
- Ridurre gli sprechi d’acqua applicando ai rubinetti i rompigetti.
- Utilizzare al posto della carta mezzi alternativi tipo chat, skype e le reti intranet e social network per comunicare internamente.
- Introdurre ove possibile delle piante che depurano l’aria come il fico che riduce il livello di formaldeide nell’aria, o anche le piante di bamboo: hanno la capacità di ripulire l’aria e di ridurre la concentrazione di anidride carbonica.
- Istituire la raccolta differenziata per almeno i tipi principali di rifiuti (carta, plastica, toner e vetro)
- Sostituire i bicchieri di plastica con tazze di ceramica lavabili ed utilizzare preferibilmente l’acqua dell’acquedotto
- Garantire il corretto dimensionamento degli impianti di condizionamento, effettuarne la regolare manutenzione, controllare la temperatura di esercizio ed eseguire periodicamente i controlli per la legionellosi e le muffe
- In caso di luoghi di lavoro seminterrati o a al piano interrato effettuare il controllo del gas Radon
- Utilizzare lampadine a basso consumo energetico e temporizzare i sistemi per garantire lo spegnimento fuori orario.
All’estero già colossi internazionali si sono attivati in tal senso adottando misure per limitare l’inquinamento. Una fra tutte, la sede londinese di Google che ha deciso di non dotare di cestini della spazzatura le scrivanie dei dipendenti per scoraggiarli dal gettare in maniera indifferenziata i rifiuti e costringendoli a recarsi a un punto di smistamento creato proprio per riciclare.
“L’uscita dalla crisi passa anche dal rispetto dell’ambiente e della salute dei lavoratori, e prima le aziende si accorgeranno che credere nel sostenibile significa investire nel futuro, prima la ripresa sarà a portata di mano”– conclude Barbone.
L’inquinamento dell’aria negli interni è un tema importantissimo, se ti interessa leggi anche la nostra guida sui migliori purificatori d’ariae scopri perchè sono davvero utili.