Qui trovate il racconto di alcune storie uniche che diverse donne di Poste Italiane hanno voluto condividere con noi
Direttrice di ufficio postale a soli 27 anni, Lucrezia Fieni, prima di entrare in Poste lavorava, ma si sentiva precaria. Dopo la laurea e l’attività in alcuni studi dentistici della Val Vibrata ai piedi del Gran Sasso, un giorno vede sui social il post di un annuncio di lavoro di Poste Italiane: «Sono andata sul sito dell’azienda e mi sono candidata» dice.
Lucrezia Fieni: l’orgoglio di Fano a Corno
Superati diversi test online tra cui logica, inglese e un colloquio, a dicembre 2022 viene assunta a tempo indeterminato nel suo comune di residenza, Fano a Corno, e dopo la formazione e l’affiancamento diventa direttrice dell’ufficio postale. «Penso sia una grande fortuna che capita a pochissimi. Nella frazione ci conosciamo tutti: i cittadini erano contenti e soddisfatti di avere come direttore dell’ufficio una di “paese”» spiega Lucrezia. Ma la sua felicità è dovuta anche ad altro. «Credo che avere la stabilità economica di un contratto a tempo indeterminato alla mia età, in questo periodo storico, sia una grandissima fortuna che mi permette di fare progetti».
Lucrezia è una delle circa 26.000 persone che l’Azienda ha assunto negli ultimi 6 anni. Nel 2017 l’età media dei dipendenti era di 50 anni, oggi invece si è abbassata di oltre due anni passando a 47, 9, con il 57% dei lavoratori che è sotto la mezz’età. Il 49% dei dipendenti di Poste Italiane ha, infatti, tra i 30 e i 50 anni. I giovani fino ai 30 anni sono l’8% (sei anni fa erano solo il 5%) e i lavoratori con oltre 50 anni sono il 43% (nel 2017 erano il, 51%). Anche per il biennio 2024-2025, l’Azienda valuta numerose assunzioni, puntando soprattutto sui profili tecnici STEM, sulla conversione di contratti part time in full time e sulla mobilità territoriale volontaria. Poste Italiane favorisce inoltre la crescita dei dipendenti e la trasformazione digitale, anche grazie a 36 milioni di ore di formazione negli ultimi sei anni.
Curiosità
Attualmente la presenza femminile in Poste Italiane è pari al 54%. È donna il 44% dei componenti del CdA e il 46% dei quadri e dirigenti. È donna anche il 60% dei direttori dei circa 12.800 Uffici Postali, la rete sulla quale l’Azienda ha costruito la sua storia e la sua forza. Poste Italiane considera fondamentale incentivare e sviluppare una cultura d’impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle diversità e delle pari opportunità. Per questo si è dotata di un nuovo Codice Etico a novembre 2023, affiancato da diverse policy e linee guida volte a promuovere le pari opportunità.