Lavoro e maternità, due elementi spesso inconciliabili. Non però per Melissa Ciceri che al quinto mese di gravidanza è stata assunta a 33 anni a tempo indeterminato in Poste Italiane come sportellista ad Albese con Cassano, in provincia di Como.

Maternità e lavoro: la storia di Melissa

Dopo una laurea in scienze del turismo e un’esperienza di anni nelle agenzie turistiche, Melissa cercava un nuovo lavoro, centrato sul rapporto con le persone. Inoltre, già da tempo con suo marito provavano ad avere un bambino. Decide così di rispondere a un annuncio di lavoro di Poste Italiane e si cimenta nella selezione. Ma era incinta al quinto mese quando l’ha comunicato al colloquio finale, convinta che non avrebbe ottenuto l’impiego.

E invece non è andata così. Melissa è stata assunta a tempo indeterminato e ha iniziato l’affiancamento. L’ha accolta fin da subito un ambiente lavorativo sereno con colleghi disponibili e attenti anche alla sua esigenza di dover effettuare i controlli medici di routine per la gravidanza. Poi, all’ottavo mese, è entrata in maternità.

Poste Italiane per conciliare maternità e lavoro

Con l’arrivo di Leonardo, ad agosto, Melissa, ha usufruito inoltre di alcune iniziative di Poste dedicate alle neomamme. Per esempio, “fiocco giallo”, un pacco-dono con prodotti per la cura del bambino, tra cui il dispositivo anti-abbandono da installare in auto. E Lifeed, un progetto rivolto a mamme in attesa, madri e padri con figli fino a 18 anni. Lifeed valorizza le competenze che si acquisiscono quando si diventa genitore, per promuovere la consapevolezza delle risorse attivate con l’arrivo di un figlio. Attualmente il 90% delle lavoratrici di Poste Italiane torna al lavoro dopo il congedo di maternità e Melissa sarà tra quelle, felice di riprendere il suo ruolo, consapevole di lavorare in un’azienda che offre molte possibilità di crescita.

A Poste Italiane sta a cuore il tuo benessere

Poste Italiane promuove attività che puntano al miglioramento del benessere dei suoi dipendenti e dei loro cari, permettendo condizioni di vita più agevoli e favorendo contestualmente prestazioni lavorative migliori. Sono per questo previste iniziative di welfare aziendale, come ad esempio quelle a sostegno al lavoro femminile che mirano a supportare il ruolo genitoriale e a valorizzare l’equilibrio di genere, un piano di assistenza sanitaria complementare con centri medici d’eccellenza, pacchetti di offerte su prodotti e servizi, che vanno dal benessere della persona allo shopping, e intrattenimento a cui i dipendenti possono accedere a condizioni agevolate.