A soli 25 anni, Rebecca Cimbalo sembra aver vissuto già molte vite. Laurea in Economia e management d’impresa a Roma, specializzazione in Innovation Management a Trento e poi presso la prestigiosa Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha avuto esperienze formative significative sin da ragazza, trascorrendo un periodo a Parigi, durante il liceo, e poi, dopo l’Erasmus a Strasburgo, svolgendo un’esperienza di lavoro al Parlamento Europeo.
Nel 2023 è entrata a far parte del gruppo italiano Mundys, leader globale nel settore delle infrastrutture sostenibili e dei servizi avanzati di mobilità per le persone: prima come membro del team di innovazione, oggi in quello della sostenibilità. Un cambiamento che riflette la sua profonda adattabilità ma anche il desiderio «di contribuire a cause ambientali, che ricoprono da sempre un ruolo molto importante nella mia vita».
Intervista a Rebecca Cimbalo
A che cosa si deve questa sua particolare sensibilità?
«Sono nata e cresciuta a Roma, ma mia madre è di Pescasseroli, in provincia dell’Aquila, e ho trascorso la mia infanzia coi nonni nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Crescendo in questo ambiente, quindi, ho potuto osservare una convivenza unica tra esseri umani, piante e animali, sviluppando un forte attaccamento con la natura».
Innovazione e sostenibilità vanno sempre più di pari passo.
«Infatti esistono tante tecnologie – dai pannelli solari ultrasottili che non impattano il paesaggio all’eco- carburante sostenibile per il motore degli aerei – che si possono utilizzare per migliorare l’ecosistema o quanto- meno mitigare i rischi del nostro impatto ambientale».
Lavorando con autostrade e aeroporti, quali sono le problematiche principali da questo punto di vista?
«Mundys ha definito una chiara strategia all’insegna del trasporto sostenibile attraverso il Climate Action Plan che si pone, tra l’altro, l’obiettivo Net-zero entro il 2040, certificato da SBTi (Science Based Target Initiative). Per misurare gli impegni concreti, adottiamo un Framework di finanza sostenibile sul quale si basa l’applicazione dei tassi di interesse relativi al Sustainability Linked-Loans, in funzione dei progressi ottenuti».
Che cosa ha imparato durante il suo stage al Parlamento europeo?
«Per alcuni mesi ho fatto da assistente a una parlamentare europea e ho avuto l’occasione di seguire tante sedute plenarie. È stato un modo molto utile per capire effettivamente come funziona l’Unione Europea».
Rebecca Cimbalo: il mondo a portata di Mundys
Oggi sta a Roma e non si sposta più come un tempo.
«È vero, ma lavorare in Mundys mi fa sentire comunque una cittadina del mondo, perché ogni giorno ho contatti con persone e realtà di Paesi, anche molto lontani. E questo pur restando in una delle mie città del cuore».
E le altre quali sono?
«New York e Parigi. Suonano un po’ scontate, ma viverle da dentro dà tanta soddisfazione».
Che cosa ha imparato vivendo a New York, Parigi e Roma?
«New York è quella che più mi rappresenta: schematica in apparenza, mentre sotto è un vero macello. Parigi è una città piena di contraddizioni e non sai mai quello che puoi scoprire o trovare. Roma è la “caciara” per eccellenza, come diciamo noi romani, e per viverci – o, meglio, sopravviverci – ti devi tanto adattare, perché non è certamente una città facile».