Dal 1° luglio la richiesta per ricevere gli assegni per il nucleo familiare non va consegnata più al datore di lavoro, ma va inviata direttamente all’Inps. La novità interessa tutti i dipendenti privati, fatta eccezione per alcuni lavoratori agricoli, che continueranno a presentare la domanda al datore di lavoro con il modello cartaceo “ANF/DIP”.
«Le nuove procedure sono scattate dal 1° aprile, ma il rinnovo annuale delle richieste degli assegni familiari si fa normalmente dal 1° luglio di ogni anno, quindi la scadenza è vicinissima» spiega Remo Guerrini direttore del Patronato Cisl Inas Lombardia. Ecco allora come muoversi.
La domanda è solo online
«La richiesta si può inviare solo per via telematica, utilizzando il sito inps.it» spiega Guerrini. Bisogna essere in possesso del Pin dell’Inps, (si richiede su inps.it, alla voce “tutti i servizi” – “richiesta pin online”), oppure disporre dell’identità digitale Spid (spid.gov.it). «L’alternativa è farsi assistere da un patronato come quello della Cisl. Nel nostro caso il servizio è gratuito per gli iscritti all’organizzazione sindacale, agli altri viene richiesto un contributo di 15 euro. Gli altri patronati hanno modalità simili». Qualunque sia la scelta, per fare la domanda bisogna avere a portata di mano la propria busta paga, i codici fiscali dei componenti della famiglia e l’ultima dichiarazione dei redditi.
Come si determina l’assegno
«Una volta inviata la richiesta, l’Istituto di previdenza verifica i requisiti e calcola l’importo dell’assegno in base al reddito, al numero e alla tipologia dei componenti del nucleo familiare: la somma, infatti, viene determinata anche dalla presenza di persone disabili o minori» dice Guerrini. L’esito della domanda e l’ammontare dell’assegno saranno pubblicati sul sito Inps, nell’area riservata del richiedente, alla voce “Consultazione domande”. L’accoglimento sarà contemporaneamente notificato nel “Cassetto telematico aziendale” del datore di lavoro che provvederà così al pagamento.
I tempi di consegna
Per ricevere l’assegno nella busta paga di agosto occorre inviare la domanda entro il 30 luglio. «Chi non riesce a farlo, però, non perde il diritto all’assegno familiare» chiarisce Guerrini. «L’importante è che al momento della domanda si indichi correttamente la data di decorrenza, ossia il 1° luglio 2019, per ottenere gli arretrati. Se non hai mai presentato la richiesta, puoi chiedere fino a 5 anni di arretrati, allegando le dichiarazioni dei redditi corrispondenti».