Una polizza è un investimento nella sicurezza. Non ha dubbi Marco Liera, esperto della gestione dei rischi. «In pratica, si mette al sicuro ciò che si ha di più prezioso a livello materiale: la vita, la casa, la salute o il patrimonio». Ed è proprio la vita il miglior punto di partenza, anche se è difficile affrontare questo discorso. «Pensare alla morte è ancora un tabù. Eppure, anche se sembra un ragionamento di cattivo gusto, è proprio dall’essere in salute che arriva ogni guadagno: la vita è la fonte del mio reddito. Quindi, se sono una donna giovane, under 40, devo subito pensare di proteggerla. Ne vale la pena, visto che con un investimento di 400 euro all’anno potrò poi lasciare ai miei affetti un’ottima cifra» prosegue l’esperto.
Le polizze dedicate alla salute
Oltre alle classiche polizze vita, di questi tempi si parla parecchio dei contratti dedicati alla salute (vedi sotto) e anche di quelli di investimento. Ovvero, quelli che assicurano i propri risparmi. «Si tratta di un grande classico del settore bancario» spiega Marco Liera. «In pratica, si investe per proteggere e poi far crescere il proprio capitale nel medio-lungo periodo. Su che cosa possiamo puntare? Abbiamo due possibilità: le obbligazioni, che sono a basso rischio ma ovviamente non danno grandi rendimenti; i fondi bilanciati, fatti per metà da obbligazioni e per l’altra metà da azioni. Nel secondo caso, il ritorno è interessante però il rischio è maggiore».
Ma oggi questi prodotti sono ancora la strada giusta? «Diciamo che sono una garanzia, nel senso che garantiscono sempre il mio capitale, lo proteggono» conclude Liera. «Sono sicuri, ma non ci fanno diventare miliardari. Comunque, non è questo il punto: non esiste l’investimento perfetto, giusto, piuttosto quello adatto a ognuno di noi. Quando si parla dei propri risparmi, il trucco è pensare a soluzioni su misura, come un abito da sartoria. E per trovarle, è fondamentale farsi consigliare dagli esperti».
→ Le polizze ai tempi del Covid
Da oltre un anno, da quando la pandemia ha fatto irruzione nelle nostre giornate, la parola salute rimbomba ovunque. E il fenomeno si riflette anche sul fronte risparmi.
«Le donne sono molto più sensibili alla prevenzione, ce l’hanno nel Dna, ma fino a un paio di anni fa investivano poco in polizze salute perché il nostro sistema sanitario pubblico offriva già molto» nota Sara Spotti, responsabile ufficio Bancassurance vita di BPER Banca. «Invece da marzo 2020 l’attenzione sul tema è alle stelle. Quindi abbiamo ideato una polizza con copertura Covid, ossia con servizi specifici come tamponi e una consulenza medica 24 ore su 24. E la proponiamo per l’intero nucleo: per esempio, la stipula la donna e copre tutti i membri della famiglia».