Secondo l’Ania (Associazione nazionale delle imprese assicuratrici), in Italia il 45% delle abitazioni è assicurata contro qualche forma di imprevisto. «Spesso sono assicurazioni legate ai mutui o condominiali. Per stare veramente tranquilli occorrono, però, polizze che coprono i rischi più frequenti, come la lavatrice che si rompe e allaga l’appartamento al piano di sotto, il vaso che cade dalla finestra, il cane che rovina il giardino del vicino» dice Alberto Zanni, presidente di Confabitare.
L’offerta delle compagnie va dalla classica assicurazione Rc contro i danni ai vicini alla copertura contro furti o incendi, fino alla tutela legale nelle liti tra condomini, con prezzi tra i 100 e i 700 euro all’anno per un pacchetto standard. «In genere vengono proposti pacchetti completi» spiega Roberto Barbieri, esperto del Movimento Consumatori. «Alcune coperture, però, non ci servono o le abbiamo già, quindi è bene chiedere formule su misura». Per capire cosa ti serve veramente rispondi a queste domande.
1. Hai un mutuo?
Con la polizza obbligatoria sei coperto dai rischi di incendio e scoppio. «È assicurato il rimborso anche per i danni dovuti a a fughe di gas o scariche elettriche, purché gli impianti abbiano avuto una corretta manutenzione» spiega Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it.
2. Abiti in un condominio?
Controlla se è stata stipulata l’assicurazione globale fabbricati. «Se c’è, informati su cosa prevede, in modo da evitare inutili doppioni: avere due assicurazioni per uno stesso rischio non ti dà diritto a un doppio risarcimento» spiegano da Altroconsumo. «Ricorda però che la polizza di condominio copre solo i danni provocati da difetti o guasti degli impianti condominiali, come la caldaia centrale o i tubi dell’acqua. Non ti viene invece riconosciuto alcun risarcimento per problemi provocati da apparecchi all’interno del tuo appartamento, come la lavastoviglie o il tubo del lavandino» avverte Zanni.
3. Hai verificato i contratti di luce, acqua e gas?
Potresti aver attivato una polizza senza saperlo. «Sono oltre 2 milioni gli utenti che, firmando il contratto per la fornitura di energia, si sono assicurati senza saperlo» dice Barbieri. Assicurazioni di questo tipo prevedono in genere assistenza tecnica per guasti all’impianto, riparazione di fughe, il rimborso per perdite occulte d’acqua. Se il tuo impianto è a gas metano, invece, benefici automaticamente di una copertura contro gli incidenti, con indennizzi per i danni a te e ai vicini, infortuni, invalidità e morte. Lo stabilisce una delibera dell’Autorità per l’Energia (Info: 800166654).
4. Vuoi proteggerti dai danni che puoi provocare ai vicini?
Ti potrebbe servire il pacchetto “responsabilità civile capofamiglia”. Rispetto alle tre precedenti, questa polizza comprende un ventaglio più ampio di casi. Risarcisce, infatti, sia le lesioni provocate involontariamente a terzi (per esempio il vaso che cade dal balcone spinto dal vento e ferisce un passante), sia i danni ai loro beni (come il vetro rotto dalla pallonata di tuo figlio). A essere coperto non è solo il capofamiglia, ma anche chi vive con lui o dipende da lui, compresi gli animali domestici e la colf. Nella polizza sono ovviamente compresi i danni più comuni, come la macchia d’umido provocata nell’appartamento di sotto da un tubo del tuo bagno.
Le coperture, dicono gli esperti, vanno scelte valutando i “fattori di rischio”: le condizioni climatiche della tua zona, l’ubicazione della casa, il tasso di litigiosità dei vicini e così via. All’rc capofamiglia è spesso abbinata un’assicurazione “protezione casa”, per difendere dai rischi i beni di valore nell’appartamento. Interviene, oltre che su incendi ed esplosioni, anche sui danni causati da eventi atmosferici straordinari come fulmini, gelate, nevicate o grandinate; in genere contempla anche gli atti vandalici, i guasti agli impianti o agli elettrodomestici causati da cali di tensione o scariche elettriche.
Nel tuo contratto sono comprese le spese di “ricerca”?
Prima di firmare la polizza rc e protezione casa, verifica tutte le voci. È la regola fondamentale per essere certa che la polizza ti tuteli davvero. «A volte, per individuare l’origine di un guasto a un impianto è necessario rompere il muro o il pavimento per capire da dove nacce il problema e il costo, spesso salato, può essere a carico dell’assicurato» spiegano da Altroconsumo. Ricordati comunque che, in genere, tutti i prodotti assicurativi non ti rimborsano in caso di danni provocati da incuria e cattiva manutenzione, dolo o colpa grave.
Sai come aggiornare la polizza?
È necessario per avere indennizzi adeguati. «Se assicuri il tuo appartamento con la formula “a valore intero”, devi aggiornare questo valore costantemente, comunicando le variazioni alla tua assicurazione» spiegano da Altroconsumo. «Se per esempio avevi assicurato un’unità abitativa costata 100.000 euro e oggi il suo prezzo stimato è 200.000, in caso di danni per 30.000 euro la compagnia te ne rifonderà solo 15.000». Il discorso non vale se scegli la formula a “indennizzo massimo”, decidi cioè di stabilire un tetto massimo di risarcimento. Più il massimale è alto, maggiore sarà il premio, cioè il costo annuale della polizza.
3 CONSIGLI PER LA POLIZZA CONTRO IL FURTO
1. Fai qualche piccolo intervento per mettere in sicurezza la tua casa.
Abbasserai sensibilmente il costo del premio. Un impianto di allarme, un sistema di bloccaggio degli infissi, una serratura nuova fanno scendere il prezzo almeno del 10%.
2. Controlla che sia prevista l’ipotesi di un ladro che usi le chiavi rubate.
In genere, infatti, la compagnia ti rifonde solo se dimostri che c’è stata effrazione o scasso. Inoltre la garanzia sugli oggetti rubati viene spesso sospesa se l’assicurato si allontana per lunghi periodi. Verifica anche questa voce.
3. Fotografa gli oggetti di valore e, se è possibile, abbina le immagini a scontrini e fatture.
In caso di furto, andrà presentato prima alla polizia e poi alla compagnia di assicurazioni.
ASSICURAZIONE CONTRO IL TERREMOTO
Quanto costa la polizza: da 2,5 a 4 euro al mq.
Cosa copre: il 70-80% del valore della casa che ricostruirai nella zona o il ripristino dei danni.
Conviene se: sei in una zona a rischio, la casa è il tuo unico bene e non puoi permetterti di aspettare il risarcimento dello Stato.