Gli italiani sono inguaribili ottimisti. Alla vigilia della partenza, infatti, solo uno su quattro, cioè il 26% dei nostri connazionali, stipula un’assicurazione di viaggio, contro una media europea del 70%. Stando ai dati dell’Eurobarometro di Europ Assistance, la copertura assicurativa più importante resta quella medica (lo è per il 44% degli intervistati), seguita dalla possibilità di cancellare il viaggio senza penali (36%) e dalla copertura in caso di perdita del bagaglio (29%).
«Una polizza contro le malattie e gli infortuni è praticamente indispensabile se viaggiamo fuori dalla Ue» dice Walther Andreaus, direttore del Centro tutela consumatori e utenti. «Quella contro l’annullamento, invece, ha senso solo se hai prenotato un pacchetto che costa più di 2.000 euro. Meno importante è l’assicurazione contro il furto bagagli: con un po’ di attenzione si può limitare la possibilità che avvenga».
Per coprire tutti i rischi ci sono i contratti all inclusive, ma convengono? «Sono sicuramente più comodi» dice Andreaus. «Hanno però maggiori limitazioni: è meglio leggere attentamente tutte le clausole». Che si scelga la formula all inclusive o una polizza singola per ciascun argomento, queste sono le voci che bisogna sempre controllare.
Clausole
Sono sparse nel contratto e possono essere difficili da riconoscere. Eppure verificarle è importante perché indicano i casi in cui la copertura non è prevista o è ristretta. Stai molto attenta se in una frase compaiono espressioni come “fatto salvo”, “a discrezione della compagnia”, “limitato”.
Il consiglio Leggi con scrupolo anche il capitolo “limitazioni”. «Potresti scoprire, per esempio, che la polizza rimborsa sì i furti fino a 1.000 euro complessivi ma per un massimo di 200 euro a oggetto. E magari la tua macchina fotografica ne vale 2.000» suggerisce Emmanuel Keates, titolare dell’agenzia bolognese Kc Travel. «In ogni caso le condizioni per ottenere il rimborso quando ti rubano o perdi i bagagli sono molto rigide» avverte Andreaus. Devi per esempio dimostrare che la valigia o l’oggetto di valore non erano incustoditi: meglio quindi tenere gioielli e foto o videocamere nel bagaglio a mano, sempre con te. Difficile ottenere il rimborso anche se le valigie rubate erano state lasciate sull’auto in sosta mentre tu non c’eri.
Franchigia
È l’importo al di sotto del quale non hai diritto ad alcun rimborso: più è bassa meglio è. Puoi scegliere di azzerarla pagando qualcosa in più.
Il consiglio «Se devi assicurarti contro il recesso, valuta che la franchigia non sia esagerata rispetto al costo del tuo pacchetto di viaggio» raccomanda Keates. «Se il tour costa 500 euro, non vale la pena spenderne 50 per una polizza che ha una franchigia di 100 euro».
Massimale
È la cifra massima che la compagnia rifonde.
Il consiglio «Se firmi una polizza che copre la rinuncia al viaggio, verifica che il massimale sia il 100% del pacchetto» dice Julia Rufinatscha, consulente legale del Centro europeo consumatori.
Servizio clienti
È il numero da chiamare per attivare la copertura assicurativa. Il più delle volte è gratuito e raggiungibile da tutto il mondo.
Il consiglio «Per ottenere il rimborso il numero va contattato immediatamente. Un ritardo potrebbe costarti l’invalidità della polizza o, in caso di recesso, una decurtazione della somma rimborsata» avverte Keates.
Come tutelarsi contro il rischio terrorismo
E se la nostra meta diventa teatro di un attentato possiamo disdire la prenotazione senza penali?
Il rimborso totale scatta solo se la Farnesina dirama un avviso in cui sconsiglia i viaggi nella meta prescelta. L’alert deve comparire sul sito viaggiaresicuri.it e deve essere successivo all’attentato. Il diritto al rimborso vale soprattutto per i pacchetti all inclusive. Per il rimborso del volo bisogna contattare la compagnia aerea la compagnia aerea.
Secondo le nostre indagini, le uniche due assicurazioni che consentono di annullare il viaggio in caso di attentato sono Filo Diretto (filodiretto.it) e Frigo Assicurazioni (frigoassicurazioni.com), nelle polizze Annullamento All-Risk.
Polizza malattie e infortuni: 4 cose da sapere
1. Nell’Ue le cure mediche sono gratuite Nei Paesi dell’Unione basta la tessera sanitaria (sul retro deve comparire la scritta “Tessera europea assicurazione malattia”).
2. Fuori dall’Europa l’assicurazione è indispensabile «È consigliabile sempre» dice Walther Andreaus, direttore del Centro tutela consumatori e utenti. «Il massimale deve essere alto: 1 milione di euro non è esagerato».
3. Le patologie croniche sono escluse Le compagnie non rimborsano le cure legate a malattie che ci portiamo per la vita.
4. Le malattie pregresse sono insidiose Sotto questa etichetta spesso rientrano anche attacchi d’asma, infarto dovuto a ipertensione, persino ascessi al dente, malattie che molte assicurazioni non rimborsano. Meglio chiedere spiegazioni per iscritto.