Luce e gas. Autostrade, trasporti, rifiuti. Assicurazioni e servizi bancari. Latticini, formaggi e salumi. Sacchetti biodegradabili, diventati tutti a pagamento, e via elencando. Il 2018 porta con sé un’ondata di rincari e aumenti. Una stangata. L’associazione Adusbef calcola che nel corso dell’anno appena cominciato una famiglia media spenderà 952 euro in più rispetto al 2017.

Luce e gas: una mazzata

La bolletta della luce, per le famiglie e i piccoli consumatori che ancora sono nel mercato a maggior tutela, aumenterà del 5,3 per cento nel primo trimestre dell’anno. Per il gas, sempre nei primi tre mesi 2018, l’incremento sarà del 5 per cento. L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, aggiornati i prezzi di riferimento, prova a spiegare il perché della mazzata.

Perché questi maxi rincari?

“L’aumento dell’elettricità – ecco le motivazioni – è legato a una serie di fattori concomitanti: la ripresa dei consumi, il blocco prolungato di alcuni impianti nucleari francesi, alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, la minore disponibilità nazionale per la siccità da record, l’aumento stagionale dei prezzi all’ingrosso del gas, un aumento della componente relativa al dispacciamento (cioè quella per mantenere adeguato ed in equilibrio il sistema elettrico) e dei costi per la sicurezza. Infine pesa sui consumatori domestici, ma non solo, l’incremento degli oneri generali di sistema dovuto al rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore”. Per il gas, invece, la stangata viene giustificata con “le attese dinamiche legate alle stagioni invernali: i consumi e quotazioni in aumento a livello europeo, in un mercato unico , implicano la crescita dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani”.

I conti in tasca alle famiglie

Gli esperti dell’Unione nazionale consumatori traducono le percentuali in soldoni. “Nel 2018 una famiglia tipo pagherà 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas. Una stangata complessiva pari a 79 euro. E una pessima notizia. Nonostante ci sia già stato nel precedente trimestre un aumento del gas del 2,8 per cento, alle soglie dell’inverno, prosegue il rialzo dei prezzi per chi deve riscaldare la propria abitazione, pesando ulteriormente sui bilanci domestici. E’ grave poi che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore. Si tassa di tasse occulte che andrebbero invece addossate alla fiscalità generale”.

Pedaggi autostradali al rialzo

Da Capodanno sono scattate anche le nuove tariffe autostradali, al rialzo in gran parte del Paese. L’incremento medio del pedaggio per i veicoli sull’intera intera, calcolato sulla base delle percorrenze 2016, per il ministero delle Infrastrutture risulta essere pari al 2,74 per cento. Ma ci sono picchi notevoli, ben al di sopra. Chi utilizza la Torino – Milano e la Milano – Serravalle, ad esempio, dal primo gennaio sborsa rispettivamente l’8,34 per cento e il 13,91 per cento in più rispetto al 2017. Non si scherza nemmeno in centro Italia, con il + 12,89, fatto segnare dalla Strada dei parchi (da Roma all’Adriatico). Il record negativo assoluto va alla tratta Aosta Ovest – Morgex, dove si sfonda quota 50 per cento (+ 52,69 per cento, per la precisione).

“Salasso inaccettabile per i pendolari”

L’Unione nazionale consumatori critica anche questi aumenti: “Per certi percorsi gli incrementi sono bulgari, inaccettabili. Avere rincari del 13,91 per cento, come per la Milano – Serravalle, vuol dire mandare in tilt i bilanci di quei pendolari costretti a prenderla abitualmente”.

Come sarà il carrello della spesa?

Le previsioni per il carrello della spesa sono di Unioncamere. Il prezzo di burro, formaggi e salumi, come di tanti altri alimenti confezionati, è destinato ad aumentare, a causa dell’innalzamento dei costi di produzione nella filiera lattiero-casearia. L’aggiustamento medio dovrebbe assestarsi intorno al 3 per cento in più. L’esborso per l’ortofrutta, a partire dagli agrumi, dovrebbe tornare alla normalità dopo i maxi rincari del 2017, sempre che le condizioni meteorologiche non influiscano di nuovo e negativamente sui raccolti.

Anche i servizi costeranno di più

Nella lista di ciò che è destinato a rincarare l’Adusbef mette anche la tassa sui rifiuti (49 euro), gli onorari di professionisti e le tariffe di artigiani (156 euro), i ticket sanitari (55 euro a testa in media), i servizi postali (18 euro) e bancari (38 euro), le polizze auto (25 euro per ogni assicurato).