Pagamenti digitali: novità in arrivo per milioni di consumatori. Per saldare un conto online non sarà più necessario avere una carta di credito o una carta ricaricabile. A breve, dall’autunno, anche il semplice Bancomat consentirà di pagare gli acquisti fatti con l’e-commerce negli store convenzionati, inviare e ricevere soldi da altri privati e versare somme dovute alla pubblica amministrazione, a cominciare dalle multe. Inizialmente saranno coinvolti 5 milioni di utenti, quelli già registrati a PagoPa e al servizio Jiffy, il precursore. Poi l’uso “allargato” della tessera dovrebbe diventare un fenomeno e un’abitudine di massa. Potenzialmente, infatti, i consumatori coinvolti saranno 37 milioni.
Cosa servirà per pagare con il Bancomat?
I nuovi servizi saranno utilizzabili da tutti i titolari di carte PagoBancomat (il nome del circuito dei Bancomat) degli istituti di credito aderenti all’iniziativa (per ora 130, a pieno regime fino a 440), attraverso la app della banca di riferimento o (se manca) con la app Bancomat Pay. “In pochi secondi – promettono i registi dell’operazione- sarà possibile effettuare trasferimenti di denaro e pagamenti senza necessità di avere con sé la carta fisica o digitarne il relativo Pin. L’applicazione in arrivo, in parole povere, sostituirà il Pos”. Sarà sufficiente disporre di uno smartphone. Non servirà nemmeno una nuova tessera Bancomat, basterà abilitare quella che già si possiede. E non si perderanno le “vecchie” funzioni. “Le nuove funzioni- viene precisato – saranno utilizzabili anche per i pagamenti nei negozi tradizionali, sempre via smartphone”.
Quanto costeranno le operazioni?
Quanto ai costi di pagamenti e transazioni, a carico dei correntisti, decideranno le singole banche. Non ci sono anticipazioni o esempi concreti. Ma, è la promessa, “saranno competitivi rispetto a quelli delle carte di credito”. Un altro impegno riguarda i livelli di sicurezza, presentati come alti e più che adeguati.
La carta sarà smaterializzata?
Le nuove opzioni delle diffusissime card diventeranno presto realtà grazie all’accordo stipulato qualche giorno fa tra Bancomat spa (la società che gestisce i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi e conosciuti) e Sia (la società pubblico-privata delle reti di pagamento internazionali, controllata indirettamente dalla Cassa depositi e prestiti, che a sua volta fa capo al Tesoro). “In trent’anni – sottolinea Alessandro Zollo, ad di Bancomat spa – abbiamo consolidato il bene più prezioso, la fiducia del mercato e delle persone. Da oggi vogliamo unire a questo patrimonio tutto il potenziale dell’innovazione tecnologica, rendendo le transazioni di denaro sempre più semplici e immediate. È il primo passo per entrare nel mondo dei servizi di pagamento del futuro dove ad essere smaterializzato non sarà solo il contante, ma anche la carta stessa”. “L’accordo strategico con Bancomat – aggiunge Nicola Cordone, numero due di Sia – rappresenta il compimento di un percorso avviato da Sia da molti anni al fianco del sistema bancario nell’ideare e realizzare servizi innovativi. Abbiamo investito molto su Jiffy, insieme a oltre 130 banche che già lo utilizzano, e da oggi rendiamo disponibili le sue funzionalità innovative al Bancomat per favorire la digitalizzazione e rendere più efficiente il sistema Paese”.