In un periodo di rincari generalizzati, ottobre diventa il mese delle novità per le bollette di luce e gas: da un lato la fatturazione per il gas diventa mensile, dopo che l’Autorità per l’energia Arera ha deciso di dare il via libera, per “alleggerire” e spalmare il costo che i consumatori si trovano a dover pagare per i consumi di gas; dall’altro, però, è arrivata una stangata sui prezzi della luce, pari a un +59%, inevitabile dopo mesi di interventi per bloccarne la crescita e nonostante il quarto intervento da parte della stessa Arera, che ha scongiurato un raddoppio dei costi a partire da queste ore. Ecco cosa cambia.
Luce, arriva la stangata
L’aumento dei prezzi della luce era previsto e adesso è arrivato, anche se grazie a un ennesimo intervento da parte dell’Agenzia per l’Energia Arera è stato più contenuto di quanto non si prevedesse nei giorni scorsi e pari a “solo” +59%. In effetti si temeva una crescita del 100% che avrebbe, dunque, raddoppiato il peso delle bollette. Riguarda i clienti del mercato tutelato, perché chi è già passato al mercato libero ha già potuto toccare con mano gli effetti delle oscillazioni dei prezzi dei mesi scorsi, in particolare dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Ricordiamo che c’è tempo ancora fino a gennaio 2024 per il passaggio a questo mercato per chi fosse ancora nel settore del mercato tutelato, mentre per le imprese il termine scade il 31 dicembre.
Aumenti fino a 1300 euro per famiglia
L’aumento, dunque, c’è anche se più contenuto rispetto alle previsioni, grazie a un ennesimo e quarto intervento eccezionale da parte di Arera, che si somma a quelli del Governo. Ma a quanto ammontano in concreto i rialzi? Secondo una stima di Facile.it, una famiglia tipo con contratto di fornitura nel mercato tutelato dovrà mettere in conto per il 2022 circa 1320 euro solo per la bolletta elettrica, il 109% in più nel complesso rispetto al 2021. Si tratta della cifra più alta in assoluto per il costo della luce, a cui si aggiungono i rincari del gas.
Da ottobre bollette del gas mensili
Dal 1° ottobre 2022 cambia, dunque, la fatturazione del gas che non sarà più bimestrale, bensì mensile. A deciderlo è stata l’Autorità per l’Energia, Arera, che ha aperto alla nuova possibilità di fronte ai rincari e alle difficoltà di molte famiglie a far fronte a bollette sempre più pesanti. In particolare, la novità riguarda i clienti che accedono ancora al mercato di maggior tutela, ossia circa 7,3 milioni di clienti domestici su 20,4 totali.
Cambia il calcolo delle tariffe
Sempre a proposito di gas, un’altra novità riguarda il sistema di calcolo delle tariffe. L’Arera ha deciso di aggiornare le tariffe su base mensile, consentendo non solo la fatturazione ogni 30 giorni, ma sganciando il costo della materia prima dalle quotazioni del mercato internazionale. Va chiarito che oggi il prezzo del gas dipende, infatti, dalle quotazioni presso la borsa di Amsterdam, il Ttf (Title transfer facility), mentre ora l’Arera ha deciso di calcolarlo sulla base dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano del Psv, il Punto virtuale di scambio, cioè di fatto il principale luogo in cui viene scambiato il gas al pari di una borsa italiana di questa materia prima.
L’obiettivo è, come spiega Arera, “trasferire con tempestività ai clienti il beneficio di eventuali iniziative europee di contenimento dei prezzi” delle risorse energetiche. A breve, infatti, l’Ue vorrebbe introdurre un prezzo al gas a livello europeo.
Infine, sempre sul fronte del gas, l’aggiornamento delle tariffe avverrà a posteriori e non in anticipo sull’emissione delle bollette, come avvenuto fino ad oggi. Significa di fatto che il costo di luce e gas sarà sganciato per cui ora, a fine settembre, sarà aggiornato il prezzo della corrente elettrica per i prossimi tre mesi, mentre quello del gas sarà stabilito solo a fine ottobre e dunque aggiornato entro i primi due giorni lavorativi del mese successivo (in questo caso il 3 novembre, visto che il 2 è festivo).
Cosa dicono i consumatori
Soddisfazione è stata espressa dalle associazioni dei consumatori e in particolare dall’Unione nazionale consumatori che si era battuta per queste modifiche: «Ora sarà possibile avere anche nel mercato tutelato del gas delle fatture mensili, invece che bimestrali. Un passo avanti molto importante per evitare bollette insostenibili per le famiglie o possibili conguagli esagerati» ha spiegato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori. Meno soddisfatti, invece, Assoutenti e Codacons, che non ritengono che la novità porti benefici, ma che al contrario possa tradursi in maggiori rincari.
A questo proposito a preoccupare fin da subito sono gli aumenti stimati per la luce proprio da ottobre.
Secondo Assoutenti una famiglia italiana media si troverà a pagare 1.231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas, relative ai primi 9 mesi dell’anno, quindi senza gli ultimi adeguamenti.