Non c’è solo il bonus da 200 euro in arrivo a sostegno del redditi. Nel decreto Aiuti, approvato dal Senato nonostante la crisi di Governo che ne è seguita, c’è anche il bonus da 550 euro.
Chi eroga il bonus da 550 euro?
Sarà l’Inps a erogare il bonus da 550 euro, destinato a una specifica categoria di lavoratori: quelli con part time verticale, che nel 2021 abbiano avuto interruzioni nell’attività, come nel settore del commercio o turismo.
L’Inps ha stanziato complessivamente 30 milioni di euro per il sostegno (una tantum, cioè in un’unica soluzione). Ecco quali sono i requisiti, quando arriverà il bonus e come fare domanda, con l’aiuto di Giovanna Piazzo, responsabile Fisco e Redditi del Caf CGIL.
Chi ha diritto al bonus 550?
Il bonus da 550 euro è assicurato ai lavoratori part-time con contratto ciclico verticale: «Significa un contratto che nel 2021 ha previsto la sospensione dell’attività per almeno un mese in via continuativa e complessivamente per un periodo non inferiore a 7 settimane e non superiore a 20. Un altro requisito è che il lavoratore non abbia instaurato altri tipi di contratti di lavoro subordinato nel medesimo periodo, né che abbia ricevuto altri redditi, da pensione o da sostegni di disoccupazione come la Naspi», chiarisce l’esperta. Insomma, che di fatto non abbia avuto altro reddito.
Come e dove fare domanda del bonus 550?
Come previsto dal Decreto Semplificazioni, anche le domande per il bonus 550 possono essere fatte in tre modi: per via telematica, tramite il portale istituzionale dell’Inps, con accesso tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Oppure chiamando il Contact Center integrato al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Infine, ci si può rivolgere agli sportelli dei Patronati o ai consulenti fiscali.
Quando sarà liquidato il bonus 550?
Il bonus 550 verrà erogato dall’Inps e non concorrerà alla formazione del reddito. In base all’emendamento approvato, i 550 euro non saranno soggetti a contribuzione. La data di liquidazione, però, dipenderà da quanto previsto nel Decreto attuativo, ancora da emettere a punto, e dalla successiva circolare Inps più dettagliata. «Trattandosi di un’indennità erogata dall’INPS è necessario presentare la domanda all’Istituto che pubblicherà nelle prossime settimane un apposito documento. Di sicuro il Bonus 550 sarà corrisposto una tantum, cioè una volta sola, come per il bonus di 200 euro destinato a lavoratori e pensionati», spiega Piazzo.
Si può avere anche il bonus da 200 euro?
«Leggendo gli art. 2-bis (relativo al Bonus da 550 euro), 31 e 32 (cioè quelli sul Bonus da 200 euro) non vi sono esclusioni. Per cui, se un lavoratore ha i requisiti richiesti, in teoria potrebbe ottenere entrambi i bonus. Diciamo che si riferiscono sicuramente ad anni di imposta differenti: il bonus da 550 euro richiede particolari requisiti relativi al 2021 (come la discontinuità lavorativa), e il lavoratore non deve risultare alle dipendenze di un datore di lavoro quando presenta la domanda all’INPS. Il bonus da 200 euro per i dipendenti previsto dall’articolo 31, invece, prevede requisiti riferiti all’anno d’imposta 2022» chiarisce l’esperta del Caf.
Perché un altro bonus?
A spiegare questo sostegno è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: «La ratio è quella di risarcire una platea di lavoratori, in particolare quelli occupati nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, destinatari di un part time verticale ciclico, spesso involontario, che vedranno sospesa la loro attività e la loro retribuzione e attendono pertanto un sostentamento economico».