La prima buona notizia è che il bonus baby sitter è stato rinnovato e se ne può usufruire come strumento in un periodo nel quale proseguono le chiusure a causa della pandemia e le restrizioni possono rendere necessario un aiuto in più nella gestione del lavoro e dei figli. La seconda buona notizia, invece, ha a che fare con le categorie che ne hanno diritto e che possono farne richiesta, che sono aumentate. A cambiare, poi, sono anche i requisiti e gli importi. Ecco cosa c’è da sapere.

Bonus baby sitter: le novità 2021

Ad avvertire delle modifiche è stata l’Inps, che è anche l’istituto che eroga il voucher. Rinnovato col Decreto Legge n. 30 del 13 marzo 2021, il contributo è stato esteso ad alcune categorie come gli autonomi e i collaboratori che hanno un contratto coordinato e continuativo. Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori autonomi non iscritti all’Inps, ma è necessaria una comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari.

Chi può farne richiesta

Dal 2021 possono fare richiesta del bonus i lavoratori iscritti alla gestione separata dell’Inps e i lavoratori autonomi. Il voucher resta confermato anche per il personale del comparto sicurezza (Polizia, Vigili del Fuoco, ecc.), Difesa (Forze armate e militari in genere) e soccorso pubblico, impiegato nella gestione dell’emergenza sanitaria. Per la sanità possono chiede il bonus i dipendenti appartenenti alla categoria dei medici; infermieri (inclusi ostetrici); tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica; operatori sociosanitari (tra cui soccorritori e autisti/urgenza 118), dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato).

I requisiti

Il requisito fondamentale è avere figli conviventi minori di anni 14, anche in didattica a distanza o in quarantena. Il bonus può esser richiesto, infatti, in tutti quei casi di chiusura della scuola di ogni ordine e grado per i lavoratori dipendenti. Entrambi i genitori, alternativamente, possono presentare la domanda se l’attività lavorativa non può essere svolta in modalità agile. La seconda condizione, infatti, è che l’altro genitore non sia beneficiario delle agevolazioni concesse ai lavoratori dipendenti per la sospensione dell’attività didattica, di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa oppure sia disoccupato o non lavoratore. Il contributo è incompatibile anche con il bonus asili nido.

Figli disabili

Il bonus è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge 104/92, senza limiti di età, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o centri diurni.

Non per i nonni

A differenza di quanto accaduto la scorsa primavera, il bonus baby sitter 2021 non può esser richiesto per destinarlo ai nonni o ad altri familiari.

A quanto ammonta

Il bonus prevede un contributo massimo complessivo di 100 euro settimanali. L’importo viene accreditato sul libretto di famiglia erogato dall’Inps e può essere speso per pagare una babysitter, ma anche centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Come chiedere il bonus

La domanda deve essere presentata in modalità telematica presso il sito dell’Inps, selezionando Prestazioni e servizi, poi Tutti i servizi, e proseguendo con domande per Prestazioni a sostegno del reddito, infine l’apposito servizio Bonus servizi di babysitting.

Per effettuare l’accesso, però, sono richieste le credenziali di identità digitale SPID di livello 2. In alternativa si può utilizzare la Carta di identità elettronica (CIE), Carta nazionale dei servizi (CNS) oppure il PIN di tipo dispositivo rilasciato dall’Istituto. Si può fare richiesta anche rivolgendosi al contact center dell’Inps (numero verde 803164 gratuito da rete fissa, o 06164164 da rete mobile).

Un’altra modalità è la domanda da presentare di persona rivolgendosi agli sportelli dei Patronati.

Scadenza

La richiesta di Bonus Baby Sitter può essere presentata entro il 30 giugno.