Da tempo c’era chi invocava un assegno per i nonni che si prendono cura dei nipoti, per riconoscere e valorizzare il loro contributo nel sostegno alle famiglie. Ora proprio per loro arriva un bonus. O meglio si estende il voucher baby sitter da 1.200 euro, deciso come misura di sostegno alle famiglie durante l’emergenza sanitaria (inizialmente era di 600 euro). Potrà, dunque, essere incassato anche dai nonni che accudiscono i nipoti, purché non siano conviventi.
«In realtà non si tratta di una vera novità, è una misura già inclusa nel vecchio voucher Baby Sitter abrogato nel 2018 con la finanziaria di dicembre. Con l’introduzione del bonus baby sitting Covid19 è stato di fatto reintrodotto, anche se con modalità differenti» spiega Carolina Casolo, consulente del lavoro e fondatrice di Sportello Mamme, che offre assistenza alle madri e alle famiglie in tema di fiscali e aiuti economici.
Il bonus, come spiega una circolare Inps, è esteso anche agli zii. Ecco chi e come potrà usufruirne.
I requisiti
«Si presenta e si gestisce con le stesse modalità del bonus baby sitter già introdotto nelle scorse settimane, ossia tramite il Libretto di Famiglia. L’Inps, che lo eroga, ha ora chiarito che può usufruirne anche un familiare, che sia nonno, zia, zio o cognato/a, purché non abbia la stessa residenza del richiedente, quindi del genitore del bambino da accudire» spiega Casolo.
Quali limiti
L’Inps specifica infatti che «In caso di convivenza, pertanto, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby sitting remunerate mediante il bonus in argomento». Insomma, non lo può richiedere l’altro coniuge, neppure se separato o divorziato. L’altro limite, esattamente come il voucher baby sitter, riguarda l’età dei nipoti, che non devono avere più di 12 anni. Non ci sono limiti anagrafici, invece, in caso di bambini o ragazzi con disabilità.
Come incassare il bonus baby sitter
La somma è di 1.200 euro che, in base a quanto stabilito dal Decreto Rilancio. Il bonus sale però fino a 2.000 euro per i lavoratori del comparto sanitario e coinvolti nell’emergenza sanitaria, dunque anche forze dell’ordine, di sicurezza e pronto intervento.
Fino a quando?
La domanda può essere presentata per far fronte alle spese di baby sitting (o, in alternativa, centri estivi) fino al 31 luglio. Si presenta in modalità telematica sul sito dell’Inps, accedendo con le credenziali Pin, Spid, Cie (Carta d’Identità elettronica) o Cns (Carta Nazionale dei Servizi).
E per chi prende già la pensione?
«Non c’è alcuna incompatibilità con la pensione in quanto si tratta di compensi erogati tramite Libretto di Famiglia oppure voucher Inps, che non è da dichiararsi e non fa cumulo con pensioni o altri redditi» spiega Casolo, che aggiunge: «Noi come Sportello Mamme abbiamo realizzato oltre 100 solo nell’ultima settimana. A mio parere è una misura utile, tant’è che quando era stata abrogata, lo scorso dicembre, avevo espresso il mio rammarico. Penso che sia l’unico aiuto reale esistente al momento».