Il timore di un nuovo aumento delle bollette energetiche, a partire dal 1° aprile, è stato “scongiurato”. Il consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un provvedimento che contiene misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro energia. È stato prorogato, infatti, il bonus famiglia, previsto per i nuclei con Isee fino a 15mila euro per quanto riguarda le bollette della luce, mentre per il gas è stata confermata per il secondo trimestre 2023 la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema. Ma c’è anche una novità: dall’autunno partirà un incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, dunque a prescindere dai redditi.
Le nuove misure per le famiglie
La prima buona notizia è che è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale o bonus Famiglia, lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro. La novità, invece, riguarda soprattutto il fronte delle spese per il gas. Il decreto appena firmato dall’esecutivo, infatti, prevede l’arrivo di un incentivo al risparmio energetico, senza limiti di reddito, cioè ottenibile da tutti i cittadini.
Partirà dal 1° ottobre e proseguirà fino al 31 dicembre 2023: tutti, quindi potranno ricevere un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento. I criteri, che saranno definiti in modo specifico con un decreto attuativo del ministro dell’Ambiente insieme a quello dell’Economia, dovrebbe seguire lo stesso principio adottato a livello europeo per l’inverno appena concluso: dovrebbe scattare in modo automatico nel caso in cui il prezzo del gas dovesse superare una certa soglia. Non occorrerà, quindi, presentare domanda per ottenerlo. L’Arera, l’autorità regolatrice del settore, indicherà le modalità applicative e il contributo sarà erogato con una quota fissa, ma differente a seconda delle zone climatiche. In generale, quindi, si conferma la linea di sostegno alle famiglie sul fronte energetico.
Le misure contro il caro energia
Se il prezzo del gas è sceso progressivamente dopo i record negativi raggiunti nei mesi scorsi, infatti, le bollette continuano a rappresentare un peso non indifferente per i bilanci familiari. Per questo con la Manovra finanziaria 2023 si era già pensato di “ritoccare” il Bonus bollette energetiche. Per questo si è pensato a un bonus Famiglia per sostenere i cittadini con nuclei familiari nelle spese per luce e gas, incentivando nello stesso tempo la riduzione dei consumi energetici.
Come funziona il bonus famiglia 2023
Ad annunciare l’arrivo del Bonus Famiglia era stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. In particolare, confermando le anticipazioni, ora si annuncia uno “sconto” sulle bollette del gas, dovrebbero essere suddivise in due parti, con una quota fissa e una variabile a qui applicare uno “sconto”. Ci sarebbe, inoltre, anche un secondo obiettivo, cioè incentivare il risparmio energetico, premiando chi consuma meno. Da qui lo scetticismo delle associazioni dei consumatori: «È di tutta evidenza che se gli sconti restassero solo per chi consumerà meno rispetto a quest’anno, si tratterebbe di un escamotage e una scusa per non rinnovare il taglio fiscale delle bollette. Siccome quest’anno è stato l’inverno più caldo di sempre, gli italiani hanno acceso i riscaldamenti per 15 giorni in meno e un’ora al giorno in meno per via dei provvedimenti di Cingolani – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori – Nessuna famiglia sarà in grado di risparmiare sui consumi di gas di questa stagione termica. Senza contare che, viste le bollette da infarto, tutti hanno già compiuto miracoli per risparmiare sia sulla luce che sul gas».
Quando arriverà
Per quanto riguarda i tempi, si attende il via libera da parte dell’Arera per quanto riguarda la sostenibilità economica. L’idea è quella di prevedere un prezzo soglia per gas e luce, oltre il quale scatterà il diritto al sostegno. Un altro aspetto da definire riguarda poi le soglie Isee per accedere al Bonus. Al momento resta comunque in vigore il bonus energia, con limiti Isee modificati per il 2023.
La modifica del tetto Isee
Con la manovra finanziaria, infatti, è già arrivata una prima novità ed è l’innalzamento a 15mila euro del valore Isee per ricevere il bonus sociale per le bollette di energia elettrice e gas e a 9.530 euro per la fornitura dell’acqua. Si tratta di una modifica introdotta per il 2023 e dunque già in vigore, che ha incrementato l’Isee rispetto ai precedenti 12mila euro, dunque allargando la platea dei potenziali beneficiari. Per le famiglie con almeno quattro figli a carico, invece, il limite è rimasto a 20mila euro. Va ricordato che per i bonus sociali “energia” non va presentata una domanda: è sufficiente disporre dell’Isee che attesti la situazione reddituale e l’Inps comunica gli aventi diritto ai gestori energetici che possono applicare lo “sconto” in modo automatico.
I beneficiari
Al momento possono beneficiare del bonus energetico per luce, gas e acqua tutti i nuclei familiari fino al 15mila euro di reddito, oppure fino a 20mila se con almeno 4 figli a carico, ma anche i titolari del reddito di cittadinanza (che presto dovrebbe diventare Mia, la misura di inclusione attiva.
Un parametro che però dovrebbe continuare ad essere utilizzato anche per il Bonus famiglie sarà che uno dei componenti del nucleo familiare ISEE sia intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale (lo stesso vale per il bonus acqua); in alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.
Gli importi attuali
Il bonus famiglie dovrebbe quindi integrare e sostituire il precedente bonus bollette, che prevedeva importi differenti in base alla condizione familiare. Per la luce, ad esempio, fino alla fine del 2022 era pari a 264,10 euro per una famiglia che con 1 o 2 componenti (al mese 86,1 euro); 321,42 euro per una famiglia fino a 4 componenti (al mese 104,7 euro); 378,57 euro per una famiglia con più di 4 componenti (al mese 123,3 euro). Per il gas, invece, si va dai 276,92 euro per trimestre per zone come Sicilia e Reggio Calabria, fino ad un massimo di 1.436,12 euro trimestrali (cioè 478,71 euro al mese in zone quali Veneto e Piemonte, in entrambi i casi con famiglie composte da 4 persone in su. Per i nuclei più numerosi si può arrivare a fino a 2.058,96 euro per Veneto e Piemonte. Tra i parametri, infatti, è prevista la considerazione anche della zona climatica di appartenenza del punto di fornitura (per il solo gas, in quanto legato al riscaldamento).