Dal 9 novembre 2020 al 1° ottobre 2021 è possibile fare richiesta per il bonus pc e tablet e acquistare i dispositivi utili in smart working e didattica a distanza (DAD) ma anche per la didattica digitale integrata (DDI) dunque sia in presenza che da casa, che si è resa necessaria a causa della panedemia e che probabilmente resterà in qualche forma anche dopo il rientro. Si tratta di fondi, annunciati dal ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione per chi sottoscrive un’offerta di connessione a banda ultralarga (almeno 30 Mbps), comprensiva di pc o tablet da acquistare. Per questa tipologia gli incentivi sono di 500 euro (200-400 euro per i costi di abbonamento, 100/300 euro per il device). Ecco come funzionano (e quali comuni rischiano di essere esclusi).
Chi ne ha diritto
Esattamente come per i bonus per l’acquisto di biciclette, monopattini e mezzi per la mobilità ecologica, è stata prevista una data a partire dalla quale fare richiesta, con il rischio di esaurire i fondi in breve tempo. Non si tratta, però di un click day, perché gli utenti devono contattare direttamente gli operatori accreditati per accedere alle offerte messe a punto per l’occasione. I bonus sono erogati in due fasi. Nella prima ne possono usufruire le famiglie con reddito ISEE inferiore a 20mila euro. In un secondo tempo il voucher sarà esteso anche alle famiglie con ISEE fino a 50 mila euro.
Come fare domanda
Le compagnie telefoniche hanno ultimato le procedure di accreditamento presso il sito infratelitalia.it, dove ora è possibile consultare l’elenco degli operatori abilitati (tra i primi a far partire le offerte sono stati Tim e Wind3, da metà novembre anche Vodafone e Fastweb). Per usufruire dell’incentivo i cittadini devono andare sul sito del Comitato per la banda ultralarga (www.bandaultralarga.it), dove scaricare l’allegato C con la Domanda di ammissione al bonus, che dovranno poi presentare ai gestori di telefonia (negozi fisici o online). Questo modulo prevede un’autocertificazione del proprio Isee, la dichiarazione di non essere già in possesso di una connessione di almeno 30 Mbps e il consenso alla registrazione dei propri dati. Sarà Infratel Italia a verificare la congruità di quanto sottoscritto.
Entro 90 giorni l’operatore provvederà a erogare il voucher, che consisterà in uno sconto sul costo di attivazione dell’abbonamento o sul canone, e nella fornitura di un pc o tablet che, dopo 12 mesi, diventerà di proprietà dell’utente.
Fondi regionali per ridurre il “digital divide”
L’obiettivo del ministero per l’Innovazione tecnologica è quello di ridurre il digital divide, come auspicato anche dall’Europa. Dopo il via libera dalla Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, il Governo ha quindi proceduto a firmare i decreti attuativi per sbloccare i primi 85 milioni di euro stanziati per una prima fase, che ha come destinatarie 170 mila famiglie.
A quanto ammontano i bonus
Il bonus varia da 200 a 500 euro a seconda della fascia di
reddito, con queste modalità:
- Bonus da 500 euro (200 euro per la connettività, più 300 per dispositivi tecnologici) per le famiglie fino a 20mila di ISEE;
- Bonus da 200 euro (per la sola connettività ad almeno 30 Mbps, ossia una velocità di scaricamento dati di 30 megabit al secondo) con ISEE fino a 50mila euro e con il vincolo di un contratto di durata non inferiore a 12 mesi
Il “pasticcio” dei comuni esclusi
A sollevare polemiche è un manuale operativo pubblicato da Infratel, la piattaforma scelta del Governo per gestire l’operazione bonus, secondo cui alcuni comuni sarebbero esclusi dal finanziamento. Nell’art. 3 comma 7 del decreto attuativo del ministero dello Sviluppo Economico si spiega che “i contributi potranno essere erogati anche tenendo conto di situazioni specifiche di singole regioni, correlate a condizioni più svantaggiate di determinate aree territoriali, sulla base di apposite convenzioni da stipulare con le regioni”. Un passaggio che lascia dubbi sulla reale estensione del bonus a tutto il territorio. È stata invece Infratel a chiarire che “nelle sole regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Toscana, e su esplicita richiesta di queste regioni, la misura sarà applicabile solo a utenze localizzate in alcuni comuni”. Insomma non ovunque. Ma per conoscere l’elenco delle località ammesse e escluse occorre aspettare una comunicazione ufficiale a breve.
Bonus internet anche per le imprese
Per favorire le connessioni internet, il Governo ha pensato
di estendere l’incentivo anche alle imprese che vogliano dotarsi di una rete
internet veloce. In questo caso il bonus varia da 500 euro, per connettività ad
almeno 30 Mbps (rientrano in queste categorie tutte le tecnologie, inclusa la
possibilità di collegamenti satellitari) e fino a 2.000 euro per chi invece si
doterà di sistemi in grado di connettere fino a 1 Gbits, dunque con la fibra.
Internet anche a scuola
Dopo i fondi destinati all’acquisto di device durante la
pandemia e gestiti dai singoli istituti per gli studenti più bisognosi, il
ministero dell’Innovazione ha annunciato anche 400 milioni di investimento per
il Piano Scuola, con l’obiettivo di attivare la banda larga anche in circa
32mila istituti in tutto il Paese.