Dal 18 marzo si può chiedere, nuovamente, il bonus psicologo. Come denuncia Open, e come risulta anche da nostra verifica, la pagina Inps dedicata è purtroppo al momento irraggiungibile.
Il contributo è stato riconfermato anche per il 2024, con la possibilità di chiedere un parziale rimborso per le spese sostenute per sessioni di psicoterapia presso specialisti iscritti all’albo degli psicologi. Il bonus può quindi essere richiesto dal 18 marzo al 31 maggio 2024 per quanto speso lo scorso anno.
Quando e come chiedere il Bonus psicologo 2024
Il sostegno economico, che inizialmente era stato pensato per aiutare a superare le conseguenze psicologiche lasciate dalla pandemia Covid, era stato inizialmente istituito nel 2022. Una maggiore agevolazione era poi stata prevista, lo scorso anno, per gli alluvionati dell’Emilia Romagna. Adesso torna, per tutti, con la possibilità di chiedere il contributo a partire dal 18 marzo e fino al 31 maggio 2024, come comunicato dall’INPS. Lo stesso Istituto di Previdenza sociale ha chiarito che per accedere al bonus si potrà inoltrare la domanda – esclusivamente online – tramite il servizio Contributo sessioni psicoterapia disponibile sul portale INPS. Occorre quindi accedere al sito (www.inps.it) utilizzando l’identità digitale (SPID di livello 2 o superiore, Carta di Identità Elettronica 3.0 o Carta Nazionale dei Servizi) oppure chiamando il numero verde (803.164 da rete fissa o 06 164.164 da cellulare e con costi variabili a seconda del gestore). Se si opta per la prima strada, bisogna andare sul sito e cliccare su “Prestazioni e servizi”, poi “Servizi” e dopo “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. A questo punto si seleziona l’opzione “Contributo sessioni psicoterapia”.
I requisiti: chi può accedere al bonus
L’assegnazione del Bonus avverrà tramite una graduatoria, che sarà stilata dall’INPS dopo la chiusura del termine entro cui inviare le domande, cioè il 31 maggio. Gli elenchi saranno su base regionale e provinciale, ma comunque conterà l’ISEE: si darà priorità a chi è in condizioni economiche più disagiate mentre, a parità di ISEE, avrà valore l’ordine cronologico con cui è stata presentata la domanda. I risultati delle graduatorie saranno resi pubblici sempre per via informatica sul sito INPS. I contributi saranno assegnati fino a esaurimento dei fondi.
Il Bonus per gli alluvionati
Nei mesi scorsi, invece, era stato reso disponibile il Bonus psicologo per gli alluvionati dell’Emilia Romagna, dunque con particolare attenzione ai residenti o domiciliati nella Regione, colpita dall’alluvione di maggio 2023. Dal 5 luglio e fino al 31 agosto, quindi, era stato possibile usufruire dell’incentivo, prenotando appuntamenti con i professionisti o confermando quelle già fissate, per chi aveva subito il trauma dell’alluvione. La nuova finestra era stata decisa su richiesta del Consiglio Nazionale degli Psicologi e su indicazione del ministero della Salute. Tra i più colpiti dall’impatto emotivo dell’alluvione c’erano stati i bambini e i giovani in generale, gli stessi interessati dalle conseguenze psicologiche della pandemia e per i quali era stato pensato lo strumento.
A quanto ammonta il contributo 2024
Il decreto Milleproroghe ha previsto per quest’anno un incremento di 5 milioni di euro dei fondi stanziati per il supporto psicologico, portando il budget complessivo a 13 milioni di euro. Come si accennava, l’assegno è destinato prioritariamente a coloro che hanno maggiore disagio economico e comunque con un ISEE non superiore a 50.000 euro, che si siano rivolti a uno psicologo. Viene corrisposto una tantum e ha un importo massimo di 1.500 € per persona. In particolare copre fino a 50 euro il corso di una seduta, per un importo totale di non oltre 1.500 euro all’anno a testa fino a 15mila euro di reddito (ossia pari a circa 10/12 incontri). Scende, invece, a 1.000 totali per chi ha un ISEE tra 15.000 e 30.000 euro e a 500 euro per chi supera i 30mila euro ma rientra nella soglia dei 50mila.
Il disagio psicologico dei giovani
L’incremento dell’incentivo è stato accolto con entusiasmo dagli addetti ai lavori, visto che già lo scorso anno erano 300mila le richieste arrivate per ottenere il bonus psicologo in Italia. Di queste 180mila, ossia il 60%, era da parte di persone con meno di 35 anni. A farlo sapere era stato un report della Commissione europea. Il documento fotografava una condizione di forte disagio psicologico, come conseguenza anche del periodo della pandemia da Covid 19. L’assegno, come detto, serve a coprire tutte o parte delle spese per un percorso psicoterapeutico, perché occorre essere “in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica”.
La conferma del bonus psicologo dopo i ritardi
A chiedere il bonus era stata anche una petizione ma dopo la bocciatura nella legge di bilancio a dicembre 2020, il bonus psicologo era stato inserito all’interno del decreto Milleproroghe. Adesso ormai il procedimento di domande ed erogazione è collaudato, come dimostrano le numerose richieste dei mesi scorsi. Chiunque, ma soprattutto i genitori, possono rivolgersi a uno specialista, in assenza di una diagnosi per disturbi specifici di tipo psicologico. Le risorse stanziate sono fissate a 10 milioni.
A cosa serve esattamente
Il Fondo, riconfermato, serve ad agevolare l’accesso ai servizi di psicoterapia di base, cioè soprattutto di prevenzione e risoluzione di disagi, prima che subentri una diagnosi di disturbi mentali. È stato pensato per situazioni di ansia, stress, malessere o depressione (non inteso come patologico), legate alla pandemia e delle quali possono aver sofferto in particolare i giovani, reduci da periodo di lockdown o Dad. Date le condizioni di disagio e i problemi di benessere psicologico, specie tra i giovani, la misura è poi stata riconfermata.
Pensato soprattutto per i più giovani (ma non solo)
«Noi pensiamo che i bambini e i ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado hanno assolutamente necessità, perché non hanno perso solo due anni di didattica, ma anche di rapporti sociali e con il gruppo di pari età. Intervenire su di loro significa salvaguardare il futuro. Ovviamente, questo non vuol dire dimenticare chi ha risentito in termini psicologici anche per motivi di lavoro, come molti adulti, né vuol dire escludere i pazienti pregressi che si sono visti abbandonati dal SSN, perché ospedali e altre strutture si sono trasformati in reparti Covid» commenta Mario Sellini, presidente dell’Associazione Unitaria Psicologi Italiani.
Mancano gli psicologi nella sanità pubblica
«Le persone che hanno disagi psicologici prodotti dalla pandemia in Italia sono milioni. Non li vediamo perché non vanno in piazza a protestare, perché questo è un dolore silente» ha spiegato dichiarato David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale ordini degli psicologi. Secondo le stime degli esperti, però, circa il 30% di coloro che soffrono di disagi di natura psicologica non potrebbe permettersi di rivolgersi a uno psicologo privato: «È così. Ad aggravare la situazione c’è una carenza di organico notevole: basti pensare che gli psicologi pubblici sono appena 5.000 a fronte di un fabbisogno ben più ampio» aggiunge Sellini. Da qui l’esigenza di rafforzare gli aiuti direttamente nelle scuole o tramite servizi appositi, coperti appunto dal bonus psicologo, come spiegato dalle senatrici firmatarie di un emendamento ancora al momento del vaglio della misura, Caterina Biti, all’epoca vicepresidente del gruppo del Pd, e Paola Boldrini, già vicepresidente della Commissione Sanità.