Novità per chi ha in programma interventi o lavori in casa nel 2018. «La legge di stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 molti dei benefici fiscali già esistenti, introducendo qualche modifica e nuovi bonus» spiega Michele Tomasi, commercialista dello studio Prassi di Vicenza. Ecco cosa devi sapere per usufruirne.
Cambia l’ecobonus
Per il 2018 resta invariato lo sconto fiscale del 50% sulle ristrutturazioni. Se inizi i lavori entro la fine del 2018 potrai detrarre la metà della spesa dalle tasse in 10 anni. Confermata anche la detrazione del 65% sugli interventi che migliorano l’efficienza energetica, ma con alcune eccezioni: se compri infissi e schermature solari (persiane o tende), potrai scaricare solo il 50%.
Confermato il bonus mobili
In coincidenza con la ristrutturazione documentata della casa, anche nell’ambito di lavori edili iniziati a partire da gennaio 2017, si può approfittare del bonus mobili: si tratta di una detrazione del 50 per le spese che saranno sostenute nel 2018 per acquistare mobili e grandi elettrodomestici ad alto risparmio energetico (per il forno probabilmente sarà sufficiente la classe A, per gli altri ci vorrà almeno la A+).
Arriva il bonus giardini
Per il 2018 puoi usufruire di una detrazione fiscale del 36% se intervieni su giardini e aree verdi, sia privati sia condominiali. La spesa massima ammessa è di 5.000 euro per unità immobiliare (lo sconto massimo è 1.800 euro, spalmato su 10 anni). «La misura riguarda i lavori importanti di recupero e sistemazione o la realizzazione di giardini pensili» dice Tomasi. «Sono esclusi quelli di manutenzione ordinaria».
Gli interventi per la sicurezza
Sono stati confermati anche i bonus per chi mette in sicurezza il proprio appartamento o l’intero edificio: vanno dal 50 all’85% a seconda dell’intervento effettuato, ma sempre su una spesa massima di 136.000 euro. La novità di quest’anno è che puoi detrarre dalle tasse anche l’assicurazione contro le catastrofi: ogni anno potrai scaricare il premio per il 19%.
Come chiedere lo “sconto”
Per godere di tutti i bonus per la ristrutturazione, chiedi a chi ha effettuato il lavoro di indicare nella fattura il tipo di intervento eseguito, con tutti i dettagli del caso. Inoltre, dovrai saldare il conto con un bonifico “parlante”: lo prevede l’articolo 16-bis del DPR 917/1986 e puoi farlo online con l’inbank o direttamente allo sportello della tua banca. Ricordati, però, di inserire sempre nella causale il tuo codice fiscale e la partita Iva dell’impresa (lo trovi nella fattura).