Il Bonus Sicurezza 2021 è un contributo per l’acquisto di sistemi di allarme, antifurto e video sorveglianza, o per porte blindate e serramenti che possano aumentare il livello di sicurezza di casa. Di fatto non è un vero e proprio bonus, ma una detrazione fiscale fino al 50%. Arriva in estate, quando aumenta la paura di intrusioni da parte di ladri e si aggiunge ad altre agevolazioni decise dal Governo per migliorare le proprie abitazioni, come i bonus ristrutturazioni, pur essendo una misura a sé. Insomma, è un’occasione, per chi voglia avviare lavori, per fruttare una riduzione sui costi.
Come funziona
Per beneficiare della detrazione legata al Bonus sicurezza è necessario effettuare il pagamento della fattura attraverso metodi tracciabili, come il bonifico bancario o postale parlante. Nella causale, quindi, occorre inserire alcuni dati indispensabili: il codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale; la partita iva o codice fiscale del beneficiario del pagamento, quindi il rivenditore; numero, data e importo della fattura. La causale, inoltre deve riportare la dicitura di “lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”.
Chi paga può detrarre dalle tasse
È importante che l’esecutore materiale del pagamento coincida che chi fa richiesta di detrazione: in pratica, non è possibile godere del bonus se a pagare è il marito, ma la richiesta è intestata alla moglie o viceversa.
La cessione del credito
In alternativa alla detrazione fiscale, è possibile usufruire del bonus sicurezza scegliendo la cessione del credito o lo sconto diretto in fattura, previo accordo con il venditore. In questi casi la pratica andrà inviata direttamente e per via telematica all’Agenzia delle Entrate, indicando i dati dei soggetti coinvolti, cioè: codice fiscale del beneficiario del bonus e del fornitore; data e importa della fattura (IVA compresa). Occorre anche specificare se l’immobile è destinato ad uso impresa o di lavoro autonomo, oppure se ad uso familiare e personale.
Chi può usufruirne
Chiunque può chiedere il Bonus Sicurezza, purché sia soggetti al pagamento dell’IRPEF, ossia l’imposta sui redditi, e sia colui che paga materialmente il costo dell’intervento di miglioria dell’immobile. Può trattarsi, dunque, non solo del proprietario, ma anche dell’inquilino affittuario, purché abbia l’autorizzazione del proprietario all’installazione dei sistemi di sicurezza. Possono chiedere la detrazione anche i titolari di comodato d’uso e coloro che hanno un immobile in usufrutto.
Può trattarsi di soggetti individuali, ma anche di soci di cooperative, imprenditori individuali, società semplici in nome collettivo o in accomodata semplice o imprese familiari.
Cosa si può detrarre
Le spese detraibili con il Bonus Sicurezza sono quelle sostenute per l’acquisto, l’installazione e anche il montaggio di sistemi di antifurto, di videocitofoni, telecamere di controllo degli accessi, videosorveglianza professionale a circuito chiuso. Rientrano nei dispositivi di sicurezza anche quelli per la protezione da fughe di gas, incendi e allagamenti; l’installazione di cancellate e recinzioni (o il loro rafforzamento), di grate alle finestre, di rilevatori di effrazione e di apertura, vetri antisfondamento, porte blindate, catenacci, lucchetti, tapparelle metalliche con bloccaggi e anche l’inserimento di casseforti a muro.
Sono comprese nelle spese anche quelle per la chiamata e sopralluogo dei tecnici, per l’eventuale progetto, il montaggio e la certificazione di conformità, se prevista dalla legge. Questi lavori non devono essere legati necessariamente a lavori di ristrutturazione dell’abitazione.
Non rientrano nelle spese detraibili, invece, i contratti con istituti di sorveglianza privata.
Tempi e cifre
Il Bonus Sicurezza 2021 è uno sconto pari al 50% sulle spese previste, fino a un massimo di 96mila euro per unità immobiliare. Si può richiedere entro il 31 dicembre 2021 e la detrazione viene applicata nell’arco di 10 anni, presentando le spese durante la dichiarazione dei redditi. E’ possibile anche possibile procedere con lo sconto direttamente in fattura, in accordo con il rivenditore, o con la cessione del credito.