Si amplierà la platea dei potenziali destinatari del bonus telefono, l’agevolazione tariffaria prevista per gli abbonati i in condizioni economiche precarie, una misura esistente da quasi una ventina d’anni, poco pubblicizzata e poco conosciuta. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (agcom.it) ha deciso di cambiare i requisiti necessari per accedere al benefit per la telefonia fissa vocale e Tim dovrà adeguarsi.
Quando le annunciate novità andranno in porto, dopo la notifica ufficiale e il recepimento delle direttive, chi ha un Isee sotto gli 8.112,23 euro (al posto degli attuali 6.713,43 euro) potrà chiedere alla società telefonica di applicare uno sconto sul canone per il telefono di casa, pari ad almeno il 50 per cento dell’importo base, che ammonta a 19 euro. In più ci saranno trenta minuti di chiamate gratuite (sempre dall’apparecchio domestico e non da cellulare) verso le numerazioni nazionali fisse e mobili.
Resterà solo il requisito economico
Si stima che le persone coinvolte saliranno a 2,6 milioni, un esercito. Con il nuovo sistema non verranno più applicati i rigidi criteri socio-familiari fissati in passato per ottenere la riduzione del canone domestico, cioè la presenza nel nucleo familiare di anziani ultra 75enni, di percettori di pensioni sociali o di invalidità oppure di capifamiglia disoccupati. I “paletti” cadranno, tutto si semplificherà. Per avere lo sconto e le chiamate in omaggio basterà non sfondare la soglia di reddito aggiornata da Agcom (gli 8.112,23 euro) e presentare le pezze d’appoggio.
Non solo. I mezzi a disposizione oggi per comunicare sono cambiati e non si può restare indietro, fuori dal mondo reale. L’Authority, consapevole dell’importanza della rete delle reti “nell’ottica di un’effettiva inclusione sociale”, ha anche invitato Tim a mettere a disposizione della clientela un’offerta flat per la sola connessione a Internet a banda larga, svincolata dai pacchetti che comprendono più servizi, acquistabile da chi sottoscrive il canone agevolato per la telefonia fissa. La società, per quanto riguarda quest’ultima richiesta, non ha però obblighi. Potrà decidere se aderire o meno alle sollecitazioni di Agcom.
Il servizio universale e i benefit per persone non udenti e non vedenti
Il tutto riguarda Tim, viene spiegato da Agcom, perché si tratta della società che per legge è tenuta a fornire il servizio universale (cioè un insieme minimo di servizi telefonici resi disponibili a tutti gli utenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla loro ubicazione geografica, a un prezzo accessibile). Gli operatori concorrenti, temendo una fuga di clienti a basso reddito, potrebbero essere indotti a rilanciare. Si vedrà. Per altre tipologie di utenti, a cominciare dalle persone non vedenti e non udenti, tutti i gestori sono invece obbligati a proporre condizioni e tariffe su misura.
Dove e come trovare moduli e istruzioni
Moduli e istruzioni per l’uso dei nuovi bonus si troveranno sul portale della Tim e, probabilmente, nei negozi della spa, in caf, associazioni di consumatori, uffici Inps, sedi dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili. Online e nei punti di riferimento territoriali per ora ci sono i vecchi modelli e le informazioni non aggiornate, utili comunque per farsi una idea di procedure e incombenze. Alle pagine web dedicate all’argomento si arriva facilmente, digitando “tim agevolazioni economiche” in uno dei soliti motori di ricerca. Il consiglio è di tenere d’occhio il sito Tim, in modo da verificare quando il sistema cambierà concretamente. L’Agcom ha dato due mesi di tempo.
Telefono fisso: alcune agevolazioni esistono già
La riduzione del canone per il telefono fisso, legata alle condizioni economiche e alla composizione del nucleo familiare, esiste già e supera il 50 per cento suggerito da Agcom per il passato e per il futuro: l’abbattimento fa scendere l’importo dell’abbonamento mensile da 19 a 8,32 euro. Le richieste per avere il benefit vanno presentate alla stessa Tim, con i moduli standard, e rinnovate di anno in anno.
A regime gli sconti per i titolari di social card
Tim garantisce un canone agevolato per i telefoni fissi (14,69 euro al mese) pure ai clienti titolari o beneficiari di social card. Il benefit, non cumulabile con il bonus di base, ha validità annuale e si rinnova automaticamente ogni primo gennaio. Riduzioni ed esenzioni sono poi previste per non vedenti e non udenti (con info sempre sul portale ufficiale Tim). Anche le altre società del settore (Vodafone, Wind…) propongono soluzioni ad hoc per persone con deficit sensoriali, sia per la telefonia fissa, sia per le postazioni mobili (info e dettagli su vodafone.it e wind.it).
Unione nazionale consumatori: “Bene, ma….”
“L’aver esteso le agevolazioni per le famiglie in povertà relativa – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori – è un’ottima decisione di Agcom. Bene. Ora auspichiamo che tutti i potenziali destinatari possano presto presentare domanda e che non succeda come per l’energia, dove molti nuclei familiari non usufruiscono del benefit, pur avendone diritto”. “È l’occasione – continua – per legare tutti i bonus, gas, luce, acqua, telefonia e canone Rai, al database dell’Inps o comunque ad altri strumenti che consentano l’erogazione automatica delle agevolazioni, senza dover far domanda per ogni cosa. Altrimenti si rischia di sminuire questa importante decisione”.
Anche perché c’è un grosso problema di fondo. Sugli sconti per i telefoni fissi è mancata e manca una informazione adeguata. Per questo i paladini dei cittadini chiedono che sia organizzata una campagna divulgativa efficace, con comunicazioni mirate inviate alle persone interessate. Un altro auspicio è che Tim non si tiri indietro sulla tariffa flat per Internet, che sta fuori dal perimetro del servizio universale.
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