La prima scadenza è prevista per il 27 gennaio quando si potranno presentare le domande per usufruire del bonus università da 2mila euro. Si tratta di un assegno che potrà essere richiesto tramite apposita domanda all’Inps, partecipando a una graduatoria che dà diritto all’incentivo. Riguarda l’anno accademico 2018-2019, ma non si tratta dell’unica forma di sostegno per gli studenti, che possono contare anche sul Bonus cultura, sugli “sconti” per gli studenti fuori sede, previsti con il Decreto Ristori, e dei tagli alle spese universitarie introdotti da diversi atenei, nel caso di fratelli iscritti alla stessa università, per meriti o per altre tipologie di studenti.
Ecco quali sono le principali misure.
Bonus Università Inps
Il via alle domande scatta alle 12 del 27 gennaio 2021 per proseguire fino alla stessa ora del 1° marzo 2021. Occorre consultare il sito Inps, accedendo con le credenziali SPID o con il PIN. Bisogna poi selezionare la voce Inserisci domanda, compilando l’apposito modulo con tutti i dati richiesti: nome e cognome, recapito telefonico, indirizzo di posta elettronica, codice IBAN per l’accredito o carta prepagata.
L’assegno, fino a 2.000 euro, spetta a studenti universitari iscritti regolarmente nell’anno accademico 2018-2019, che siano figli di iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; o figli di pensionati delle Gestione dipendenti pubblici; o iscritti alla Gestione assistenza magistrale o figli di iscritti al Fondo ex IPOST.
Vale sia per corsi di laurea triennale che magistrale. Possono accedere al Bonus anche studenti di Conservatori musicali e Accademie delle Belle Arti, o iscritti a corsi post lauream (in questo fino a un importo massimo di 1.000 euro). Ne ha diritto chi ha una media di 24/30 (o 92/100 per corsi post lauream) e ha conseguito i crediti formativi previsti (CFU) per l’anno accademico di riferimento.
Non ci sono limitazioni ISEE, perché è un bonus di merito accademico, anche se il reddito genera punteggi differenti: 14 punti con ISEE inferiore a 8.000 euro; 11 punti con ISEE tra 8.000 e 16.000 euro; 9 punti da 16.000 a 24.000 euro; 6 punti con ISEE da 24.000 a 32.000; 4 punti tra 32.000 e 40.000 euro e 2 punti per redditi oltre i 40.000 euro.
Bonus affitti per studenti fuori sede
Gli studenti universitari fuori sede possono detrarre parte delle spese di affitto della casa utilizzata per seguire i corsi. In particolare, in sede di compilazione del modello 730, si può portare in detrazione al 19% (Rigo E8/E10 con “codice 18”) fino a un massimo di 2.633 euro, dunque ottenendo un rimborso massimo di 500 euro.
No tax area
Con il Decreto Rilancio 234/2000 è stata anche estesa la no tax area per i nuovi studenti universitari, prevedendo l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per ISEE fino a 20mila euro (prima era 13mila euro), mentre chi ha un ISEE inferiore a 30mila ha diritto a sconti dal 10% all’80%, in base al livello di reddito: dell’80% per ISEE tra 20mila e 22mila euro; 50% tra i 22mila e i 24mila; 30% tra i 24mila e i 26mila euro; 20% con ISEE tra i 26mila e i 28mila euro; 10% tra 28mila e 30mila di reddito.
Per gli studenti oltre il primo anno c’è un’esenzione totale dal pagamento nel caso di raggiungimento di 10 crediti universitari (secondo anno) o 25 crediti (dal terzo anno in poi) per un certo periodo, differente da ateneo ad ateneo.
È stato anche introdotto un incentivo per gli studenti meritevoli, ossia per le nuove matricole che hanno ottenuto il diploma di Maturità con una votazione di almeno 94/100 e, per chi è già iscritto, sulla base dei crediti accumulati.
Didattica digitale e sim card gratuite
Sono molti gli atenei che propongono “sconti” specifici: per esempio per chi ha fratelli iscritti nello stesso ateneo, oppure per incentivare l’informatica e la didattica digitale, sia in presenza che da remoto, date le limitazioni per l’emergenza sanitaria. Ad esempio, sono offerte schede Sim da 60 Giga per connessione dati, voucher da 100 euro per l’acquisto di pc o tablet, ma anche bonus informatici per l’acquisto di libri in formato digitale.
Bonus cultura
Il Bonus cultura è invece un incentivo che viene erogato ai neo-maggiorenni. Le domande possono essere presentate fino al 28 febbraio 2021. Il funzionamento è analogo a quello della Carta del Docente. Occorre autenticarsi sul portale 18App tramite SPID. Una volta avuto l’accesso, si genera un voucher per l’importo necessario a compiere il proprio acquisto (valore massimo 500 euro), che può essere effettuato sia presso esercenti fisici che online. Sono compresi anche biglietti per spettacoli, musei, concerti (ma non eventi da ballo) oppure acquisti di libri (in formato cartaceo tradizionale, ma anche digitale o audio) o per corsi.
Sconti ulteriori: dalle lauree speciali alla gravidanza
Il consiglio è di informarsi presso il proprio ateneo per ulteriori sconti o agevolazioni. Ne esistono, infatti, di vario tipo. Per esempio l’Università di Pavia mette a disposizione un Bonus fratelli, ma anche un esonero del 75% per laureandi meritevoli, un esonero per dipendenti o figli di dipendenti, oppure incentivi per l’iscrizione a corsi di laurea di rilevante interesse nazionale, o ancora la possibilità, per le studentesse in stato di gravidanza, di interrompere gli studi fino al compimento del terzo anno di età del bambino, senza il pagamento delle tasse.
L’Università La Sapienza di Roma, invece, mette a disposizione esenzioni o agevolazioni per particolari meriti sportivi, oppure per i “care leaver” (chi vive fuori dalla famiglia di origine per un provvedimento dell’autorità giudiziaria), per chi sceglie un percorso di eccellenza organizzato dalla propria Facoltà o se si segue un corso di particolare interesse comunitario.
Alla Federico II di Napoli, poi, sono previsti vantaggi anche per i ragazzi meritevoli (sulla base dei crediti ottenuti durante l’anno accademico) e per quelli che devono iscriversi ai corsi di laurea magistrale dopo essersi laureati alla triennale con 110 e lode: per loro lo sconto sulle tasse è del 50 per cento.