Sono molti i dubbi sui controlli da fare al momento di riaccendere l’impianto di riscaldamento. Guido Pesaro, responsabile impiantisti Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato), spiega quello che occorre sapere.
Cos’è il libretto d’impianto termico
È una sorta di carta d’identità con tutte le informazioni sull’impianto, che è obbligatorio avere. Se non lo possiedi, devi fartelo rilasciare dalla ditta che effettua la manutenzione.
Quando fare la manutenzione ordinaria
«Il check-up che serve a verificare il corretto funzionamento della caldaia di solito si esegue ogni anno, tra settembre e dicembre» spiega Pesaro. A decidere la cadenza è comunque il tecnico mandato dalla ditta abilitata e lo indica nell’apposito spazio del libretto.
Quando fare il controllo di efficienza energetica
Comunemente viene chiamato controllo fumi e si effettua insieme alla manutenzione ordinaria. A stabilire la periodicità in questo caso è la legge e la norma di riferimento, l’allegato A del D.P.R. 74/2013, stabilisce che per gli impianti domestici a Gpl o a metano il controllo va eseguito ogni 4 anni. «Molte Regioni, però, hanno abbreviato i termini: Lombardia e Abruzzo, per esempio, li hanno portati a 2 anni. Meglio chiedere all’azienda che si occupa della manutenzione della tua caldaia».
Il costo del controllo di efficienza energetica è circa 100 euro, che si aggiungono ai 60-80 della manutenzione ordinaria.
I rischi se non rispetti le scadenze
Vai incontro a una sanzione tra 500 e 3.000 euro. «Il rischio maggiore, però, è un altro: in caso di incidente, il proprietario dell’impianto è responsabile sia dal punto di vista civile che penale» dice Pesaro. «Se il guasto provoca un danno al tuo appartamento o a quello del vicino, dovrai ripagarlo. E non avrai nessun rimborso dall’assicurazione se non hai effettuato i controlli obbligatori».