Cambiare operatore telefonico o pay tv dal 1° gennaio sarà più semplice e soprattutto meno costoso. Dopo quasi un anno e mezzo di attesa l’Autorità garante per le comunicazioni ha approvato le linee guida che definiscono modi e costi di disdette e trasferimenti, come previsto nella legge sulla concorrenza del 2017.
«La norma stabilisce che le spese di recesso siano “commisurate al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall’azienda” e vieta le spese non giustificate » spiega Francesco Luongo, presidente del Movimento difesa del cittadino. «Anche chi disdice un contratto in anticipo non dovrà più pagare penali spropositate o continuare a sostenere le rate per il noleggio di modem o altri apparecchi» dice Luongo. Ecco cosa cambia.
Le spese di disdetta del contratto diminuiscono
«Chi chiude un contratto o cambia gestore oggi è obbligato a pagare alla vecchia compagnia dai 40 ai 60 euro. D’ora in avanti, invece, le spese di recesso non dovranno superare l’importo del canone mensile» spiega l’esperto.
Non si restituiscono più gli sconti
Fino a ora chi aderiva a un’offerta non poteva cambiare gestore per un certo periodo, in genere 24 mesi. Se decidevi di farlo, eri costretto a rendere gli sconti goduti, per intero e in un’unica soluzione. Un metodo che scoraggiava il cambio di gestore. Da gennaio, invece, la somma da restituire dovrà essere “equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione”, scrive l’Agcom.
«Le società non potranno più addebitare l’importo integrale, la penale dovrà essere calcolata tenendo conto di alcuni fattori, come il numero di mesi che mancano allo scadere della promozione: meno tempo manca, più l’importo dovrà essere basso. La cifra non potrà comunque superare la differenza tra ciò che l’operatore avrebbe incassato per l’intera durata dell’offerta, per esempio i 24 mesi, e le somme già incassate».
Fino a quando si paga il modem a noleggio
Se chiudi il contratto prima dei due anni potrai liquidare la somma restante in un’unica soluzione e non sarai più obbligato a pagare le rate fino alla scadenza.