AGGIORNAMENTO DEL 21 MARZO 2018
Esenzione canone Rai: in vigore il decreto e i nuovi tetti
Avanti a piccoli passi, a scoppio ritardato. È finalmente entrato in vigore il decreto che innalza la fascia di reddito di esenzione del canone Rai per gli over 75 in condizioni economiche precarie. La soglia sale da 6.713,98 euro a 8.000 euro. Il beneficio non sarà automatico, però. Per avere l’agevolazione bisognerà compilare e spedire un modulo ad hoc. I modelli standard, fa sapere l’Unione nazionale consumatori, non sono ancora stati aggiornati. Questione di giorni, si spera. Poi si troveranno sul sito dell’Agenzia delle Entrate e sulle pagine web dedicate all’abbonamento alla tv pubblica (agenziaentrate.gov.it, canone.rai.it).
“Purtroppo – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’associazione di utenti – il provvedimento ministeriale prevede l’innalzamento della soglia di esenzione fino ad 8.000 euro solo per il 2018 e non anche per gli anni 2016 e 2017, come era invece previsto dalla Legge di stabilità 2016. Una palese ingiustizia, oltre che una violazione di legge. Non c’è dunque alcuna possibilità di rimborso, salvo ripensamenti, per chi nel 2016 e nel 2017 aveva una soglia di reddito superiore a 6.713,98 euro ma inferiore a 8.000 euro e che è stato costretto a pagare il canone Rai per colpa della ritardata emanazione di questo decreto attuativo”.
Nel frattempo, avvertono dalla Rai, occorre fare attenzione ai siti aziendali contraffatti che chiedono soldi e dati.
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Qui sotto quello che avevamo pubblicato in data 20 febbraio 2018
Tra le misura di sostegno alla povertà, come il reddito d’inclusione, il premier Paolo Gentiloni annuncia un’importante novità sul fronte del canone Rai. Un decreto interministeriale, appena firmato, amplia la platea degli over 75 che non dovranno più pagare l’abbonamento alla tv pubblica. La soglia di reddito che dava diritto all’esenzione, personale e familiare, prima era di 6.713,98 euro e ora è stata alzata a 8 mila euro. La truppa dei beneficiati, quelli avanti con gli anni, passerà da 115.500 a quasi 350 mila.
“Il sostegno alle fasce deboli è una mission”
La Rai “prende positivamente atto del provvedimento del Governo che estende l’esenzione dal pagamento del canone agli over 75 con reddito inferiore a 8mila euro l’anno. La disposizione, volta a promuovere l’inclusione sociale, è in linea con analoghe misure già in atto per i principali broadcaster pubblici europei ed è in completa sintonia con i principi di uguaglianza sostanziale e di libero accesso all’informazione sanciti dalla Costituzione e propri della mission aziendale. Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione rappresenta un valore imprescindibile per il servizio pubblico radiotelevisivo”.
L’Unione consumatori chiede la restituzione dei soldi
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta positivamente l’allargamento delle esenzioni per gli utenti anziani. E rilancia. “Ottimo, era ora. Lo stavamo chiedendo da quasi due anni. Dobbiamo ancora vedere il decreto. Ma diciamo subito che il provvedimento deve contenere la restituzione del canone per quegli ultra 75enni che dal 2016 ad oggi avevano una soglia di reddito superiore a 6.713,98 euro ma inferiore a 8 mila euro e che, quindi, sono stati costretti a pagare per colpa della mancanza di questo decreto attuativo”. L’associazione ricorda che la Legge di stabilità 2016 prevedeva che le eventuali maggiori entrate per gli anni dal 2016 al 2018 fossero destinate all’ampliamento sino ad 8 mila euro della soglia di esenzione per gli over 75. Dunque, secondo il paladino degli utenti, “chi ha pagato il canone in questi 3 anni, pur avendo un reddito complessivo familiare non superiore a 8 milaeuro, ha diritto adesso alla restituzione dei soldi versati”.
Come fare? Ecco le indicazioni di massima
Dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe aggiornare modulistica e istruzioni. Per usufruire dell’esenzione, ad oggi, bisogna presentare alla stessa Agenzia una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione. La domanda, accompagnata da un documento di identità valido, deve essere compilata su un modello standard. Sempre che non cambino le istruzioni, a breve, può essere consegnata a mano negli uffici territoriali dell’AdE oppure spedita per posta tradizionale alla sede torinese (Agenzia delle Entrate, ufficio Torino 1 Sat, sportello abbonamenti tv, 20121 Torino).
Chi fruisce dell’esenzione per la prima volta, in base alle direttive già in vigore, deve presentare l’istanza entro il 30 aprile (la data potrebbe variare, alla luce del decreto, ma non è detto). Per coloro che intendono beneficiarne a partire dal secondo semestre, invece, la scadenza è fissata al 31 luglio. Per continuare ad avvalersi dell’agevolazione negli anni successivi, se le condizioni di esenzione permangono, non è necessario presentare ulteriori dichiarazioni. Se invece il reddito sale, e si perdono i requisiti, bisogna versare il canone.
Dove trovare informazioni e chiarimenti
Informazioni, chiarimenti e moduli si possono trovare sui siti ufficiali dei referenti (agenziaentrate.gov.it e canone.rai.tv, aggiornati a breve) e dalle associazioni dei consumatori (tramite portali e anche servizi telefonici e sportelli territoriali).