C’è una tessera per ogni esigenza: agevolare le famiglie con basso reddito, aiutare gli anziani a riscuotere la pensione, stimolare i giovani a studiare e viaggiare. E se qualcuna è già entrata da tempo nei portafogli degli italiani, altre sono in arrivo perché la legge di Bilancio ha messo a disposizione per quest’anno nuovi bonus in forma di card, per esempio per i nuclei numerosi. «Le carte sono la formula più efficace per concedere contributi o agevolazioni perché tutto è facilmente tracciabile» spiega Felice Ferrara, coordinatore tecnico della consulta dei Caf per i servizi Inps.
«Rispetto a un accredito sul conto corrente, permettono di utilizzare i fondi solo per alcune spese evitando così gli usi impropri del denaro. Nel caso della social card, per esempio, non è possibile comprare alcolici o giocare la schedina ma solo fare acquisti di prima necessità».
Le più semplici sono le card dedicate ai ragazzi: si fa tutto online e spesso sono in forma digitale, cioè utilizzabili tramite app per smartphone
Anche per i destinatari sono strumenti comodi da usare. «A parte i primi disguidi sulla domanda di reddito di cittadinanza emesso tramite card, adesso i rinnovi e le richieste sono più semplici perché di solito basta recarsi in un Caf, il centro di assistenza fiscale, o all’ufficio postale: sono loro a gestire le pratiche» continua Ferrara. «Ancora più semplici le card dedicate ai giovani: si fa tutto online e spesso sono in forma digitale, cioè utilizzabili tramite app per smartphone». I fondi a disposizione sono diversi: la fetta più grossa, circa 26 miliardi di euro per il triennio 2020-2022, spetta a chi ha diritto al reddito di cittadinanza.
Eccole tutte:
Card già attive
Carta acquisti o social card
(per gli anziani e le famiglie a basso reddito)
Il nome ufficiale è Carta acquisti, ma è più nota come Social card. Si tratta di una ricaricabile sulla quale ogni 2 mesi lo Stato accredita 80 euro e serve per gli acquisti in farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari abilitati al circuito Mastercard e per pagare le bollette di luce e gas. Viene rilasciata agli over 70 con redditi sotto i 9.288,72 euro annui e over 65 oppure famiglie con bambini sotto i 3 anni che hanno redditi inferiori a 6.966,54 euro. I beneficiari sono circa 374.000. Si ritira negli uffici postali presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione. Quest’anno sono messi a disposizione 190 milioni di euro.
Carta reddito e pensione cittadinanza
(per chi rientra nelle fasce di reddito bassissime)
Questa carta ne sostituisce un’altra, la Rei (Reddito di inclusione), rilasciata fino allo scorso marzo e ancora usata da 46.000 famiglie, perché scade dopo 18 mesi. È una PostePay prepagata con la quale acquistare beni e servizi di prima necessità, prelevare contanti fino a 100 euro al mese a persona e fare bonifici per affitti e mutui. Il beneficiario può ricevere fino a 6.000 euro l’anno come integrazione al reddito, più 280 euro mensili per l’affitto o 150 per il mutuo. Spetta a chi risiede in Italia da almeno 10 anni, ha un Isee sotto i 9.360 euro, un patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione) sotto i 30.000 euro e un patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro. Nel 2019 avevano queste caratteristiche 1 milione di persone. Nel 2020 lo Stato mette a disposizione circa 7 miliardi di euro. La carta viene inviata a casa a chi ha diritto al reddito di cittadinanza e ha fatto la relativa domanda negli uffici postali, nei Caf o sul sito redditodicit tadinanza.gov.it.
Carta Inps
(per i pensionati che percepiscono oltre 1.000 euro)
Qui le Poste accreditano ogni mese la pensione: così si evita di riscuoterla in contanti allo sportello. Si può usare per prelevare contanti e fare acquisti nei negozi del circuito Cirrus/Maestro. È rilasciata dall’Inps ai pensionati under 75, soprattutto a quelli che hanno una pensione superiore a 1.000 euro (sono circa 450.000) perché dal 2011 non è più possibile ritirarla in contanti. Si richiede negli uffici postali e arriva direttamente a casa insieme ai codici per attivarla.
Card di prossima attivazione
Carta famiglia
(per le famiglie con almeno 3 figli under 26)
Era stata già introdotta nel 2016, ma emessa solo per qualche mese nel 2018 da pochi Comuni che se ne occupavano direttamente. Adesso la gestione è passata al governo, che ha stanziato 1 milione di euro per il 2020. Per chi vuole ottenerla, è stato abolito il tetto dei 30.000 euro (in base alla dichiarazione Isee) previsto dalla formula precedente. È una card digitale (si utilizza tramite applicazione per smartphone) che dà diritto a sconti del 5% minimo per l’acquisto di beni e servizi e a riduzioni sulle tariffe dei servizi pubblici, come trasporti e musei. Possono richiederla i nuclei familiari con almeno 3 figli under 26 conviventi (si tratta di circa 939.000 famiglie). A giorni il dipartimento per le Politiche della famiglia della presidenza del Consiglio metterà online il sito sul quale, a partire da questo mese, si potrà inoltrare la domanda.
Carta giovani nazionale
(per i 18-35enni)
Lo scopo di questa carta, per la quale sono stati stanziati 5 milioni di euro, è favorire l’accesso agevolato a beni e servizi, per esempio tramite sconti, e promuovere riduzioni sulle tariffe dei servizi pubblici. Non si conoscono ancora i dettagli sulle modalità di richiesta e di utilizzo perché manca il decreto ministeriale. Ma la carta, probabilmente digitale, è dedicata a tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni italiani o europei residenti in Italia (sono quasi 10 milioni).
18app
(per i 18enni del 2020)
È una card in forma di app per smartphone che serve ad acquistare biglietti per teatro, cinema, spettacoli, mostre, musei, eventi culturali in genere e ingressi ai parchi. E poi libri, abbonamenti ai quotidiani, corsi di musica. Viene data a coloro che compiono 18 anni nel 2020, non solo italiani ma anche stranieri con permesso di soggiorno (in totale riguarda circa 575.000 ragazzi). E dovrebbe contenere circa 300 euro per tutto l’anno. Non appena sarà rilasciato il decreto ministeriale si potrà compilare la domanda su 18app.italia.it. Ci sono a disposizione in totale 160 milioni di euro.
Io studio – carta dello studente
(per gli alunni delle scuole superiori)
È una carta prepagata ricaricabile che esiste da tempo per sconti e agevolazioni su beni e servizi di tipo culturale. Nella nuova versione darà un contributo per acquistare abbonamenti a quotidiani e periodici. Viene assegnata ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie ed è consegnata direttamente a scuola entro la fine di ogni anno scolastico. Le informazioni e le opportunità offerte dalla carta, per la quale nel 2020 sono stati stanziati 20 milioni di euro, si troveranno sul sito iostudio.pubblica.istruzione.it.