La nuova Carta famiglia è stata approvata con la Legge di Stabilità 2016 ma, per una serie di lungaggini burocratiche, i decreti attuativi che ne regolano l’uso sono stati pubblicati quest’anno. Rappresenta uno strumento nuovo, in più, diverso dal Reddito di inclusione e dalla Social card, dai bonus bebè statali e locali e dagli altri incentivi alla maternità e alla famiglia già sperimentati.
Chi può richiedere la Carta famiglia: i requisiti
La carta famiglia spetta a chi ha almeno tre figli minorenni e un reddito Isee non superiore a 30.000 euro.
Gli sconti
La carta vale due anni e va richiesta ai Servizi sociali del proprio Comune: garantisce sconti su prodotti e servizi (alimentari, medicine, soggiorni in hotel e corsi di formazione). Potrebbe non essere subito operativa perché i Comuni stanno attivando in queste settimane le convenzioni necessarie con negozi ed enti di formazione. Il consiglio è quello di muoversi subito e chiedere a un patronato di compilare la dichiarazione sostitutiva unica, indispensabile per ottenere la certificazione Isee da consegnare in Comune.
Gli altri aiuti
La Carta famiglia non va confusa con la social card, la carta acquisti dell’Inps da 40 euro al mese, che spetta ai cittadini con più di 65 anni e alle famiglie a basso reddito con figli sotto i tre anni. Per info: mef.gov.it/carta_acquisti.