In attesa di sapere come funzionerà esattamente l’opzione quota 100 – e quali categorie di lavoratori riguarderà – c’è una cosa da fare, se ancora non si è provveduto. Controllare i contributi fin qui versati all’Inps, in modo da avere un quadro preciso della propria situazione e valutare di conseguenza.
L’istituto di previdenza mette a disposizione di milioni di iscritti, anche online, l’estratto conto contributivo. Il documento, reperibile sul portale istituzionale (inps.it) riepiloga i versamenti effettuati, figurativi e da riscatto, suddivisi in base alla gestione alla quale si risulta iscritti. Per dipendenti di settori privati e autonomi il data base è completo, per i dipendenti pubblici si sta completando l’inserimento delle informazioni.
Le istruzioni per calcolare i contributi Inps versati
Gli interessati possono verificare lo stato delle cose, spulciare le tabelle riepilogative e segnalare eventuali discordanze o “buchi” nei versamenti o nelle registrazioni, chiedendo correzioni e integrazioni.
“Dopo aver inserito il pin, lo spid o la carta nazionale dei servizi – sono le istruzioni, semplici – l’utente accede alla pagina dell’elenco delle denunce retributive raggruppate per anno e cliccando sulla matricola può aprire la pagina contenente il dettaglio della situazione retributiva annuale. Il sistema, inoltre, consente di visualizzare e stampare la posizione retributiva dal 2005 ad oggi”.
L’estratto conto contributivo può essere richiesto, in alternativa, tramite contact center (al numero 803.164, gratuito da rete fissa, oppure 06.164.164 da rete mobile e secondo il proprio piano tariffario), enti di patronato e intermediari dell’Istituto.
Che cos’è l’“operazione estratto conto”
Qualche giorno fa l’Inps ha lanciato l’“operazione estratto conto”, una nuova campagna informativa sul consolidamento del data base (“a buon punto”, viene spiegato) con le posizioni dei dipendenti pubblici. A breve dovrebbero essere resi disponibili anche i prospetti relativi ai lavoratori della Gestione pubblica iscritti alla Cassa pensioni dipendenti enti locali (CPDEL), Cassa pensioni sanitari (CPS), Cassa pensioni insegnanti (CPI), Cassa pensioni ufficiali giudiziari (CPUG) e Cassa trattamenti pensionistici dello stato (CTPS).
Entro fine anno 500mila dipendenti degli enti locali potranno usufruire del servizio “La mia pensione futura” (la simulazione dell’assegno che si percepirà al temine della vita lavorativa, ora già possibile per i lavoratori del settore privato e gli autonomi) e così avverrà, successivamente, per tutti gli altri dipendenti pubblici. Contestualmente copia della documentazione arriverà a casa, in una busta arancione.