Ce l’hai, vero, il Google Cv? Se alla domanda rispondi “No, io quelle cose non le faccio” oppure “Non so nemmeno cosa sia”, risposta sbagliata. Perché a meno di essere stati in una grotta oppure appena atterrati da Marte, il Google Cv lo abbiamo più o meno tutti. Basta aver postato o condiviso un contenuto online o una foto almeno una volta. Oppure che qualcuno lo abbia fatto per noi.
Si chiama anche Serp, Search Engine Results Page non è altro che la prima pagina di risultati che appare su Google quando digiti il tuo nome e cognome. Prova a farlo: che risultati appaiono per primi? Sono quelli che concorrono a formare la tua immagine digitale. Ti convincono? Parlano di te nel modo giusto?
Pensa che spesso quando un selezionatore o qualcuno che non ti conosce personalmente vuole saperne di più su di te, una delle prime cose che fa è, appunto, “googlarti”.
Tienilo d’occhio Ricercati spesso per vedere se qualcuno ha parlato di te online o se qualcosa che hai pubblicato o fatto emerge, collegato al tuo nome e cognome. Fai fare a Google il lavoro noioso: crea un avviso (alert) che ti avverta, via mail, ogni volta che qualcuno ti nomina online. Come fare? Fai una ricerca su Google per il tuo nome e cognome, selezione Notizie (anziché Web) e scorri i risultati fino all’ultimo: il comando per creare un alert è in fondo alla pagina. Puoi selezionare dove cercare e la frequenza con la quale ricevere gli aggiornamenti, che ti arriveranno via mail.
Cambia computer l’ordine dei risultati è diverso se sei o meno loggata con la mail di Google: prova a fare ricerche in entrambi i modi e vedrai. E anche se cambi computer, perché Google modifica lievemente l’ordine dei risultati di ricerca a seconda delle ricerche precedenti che hai fatto e che il sistema memorizza. Ogni tanto, fatti prestare il computer da un’amica o una collega e controlla come appari sui monitor altrui.
Influenzalo Google crea il tuo “Google Cv” tramite il suo algoritmo, quindi non sai esattamente quali risultati appariranno. In caso di risultati sgradevoli o offensivi, puoi chieder epa “de-indicizzazione”, ossia che non appaiano più, secondo le norme del Diritto all’oblio nel web. Ma puoi anche, in parte, modificare e migliorare la tua immagine online. Lavora bene nella produzione e condivisione di contenuti sul web che aiutino a definirti e a descriverti meglio. Piattaforme come Twitter o LinkedIN sono molto ben indicizzate e appaiono sempre fra i primi risultati; mantieni i profili aggiornati e coerenti con ciò che fai e sei. Diventano tante homepage che parlano di te. Se hai un blog, ricorda che è un tuo biglietto da visita: averlo aggiornato all’anno scorso non ti rende un buon servizio. Se non scrivi più, posta un breve messaggio di saluti che chiarisca che quello spazio non è più aggiornato e aggiungi altri link e indirizzi dove ti possono trovare e contattare online.