I servizi ospedalieri
Gli ospedali comprendono quasi sempre un servizio di odontoiatria con tanto di pronto soccorso specializzato. Certo, la gamma dei trattamenti offerti dal Servizio sanitario nazionale è limitata, ma comprende quelli di base. L’elenco delle prestazioni, definito dai Lea (Livelli minimi di assistenza), comprende le visite odontoiatriche per la diagnosi precoce di tumori del cavo orale, le cure di emergenza per ascessi e denti fratturati, le terapie canalari e le otturazioni. La prestazione avviene dietro il pagamento di un ticket, ma sono esenti alcune categorie come le persone con malattie rare, con malformazioni congenite o in gravi condizioni di salute e chi ha un reddito molto basso secondo i parametri stabiliti dalla propria Regione. Alle prestazioni odontoiatriche hanno un accesso prioritario i bambini fino a 14 anni di età. Nel loro caso sono compresi il controllo annuale, i trattamenti della carie e la correzione delle patologie ortognatodontiche più gravi.
Il parere dell’esperto «Il problema negli ospedali pubblici sono i tempi di attesa» sottolinea Enrico Gherlone, professore ordinario di malattie odontostomatologiche dell’ Università San Raffaele di Milano. «Le categorie più deboli e i bambini vengono chiamati per la prima visita mediamente nell’arco di tre-sei mesi. Chi non ha esenzione, invece, può attendere anche un anno».
I centri a tariffe agevolate
Molti ospedali si sono attrezzati con reparto odontoiatrico a pagamento a costi accessibili. Questa opportunità, chiamata “solvenza calmierata”, ha l’obiettivo di venire incontro alle persone meno abbienti che non hanno diritto a esenzioni. Per dare un’idea, una capsula in ceramica ha un costo del 10-15% più elevato rispetto a quanto si paga col ticket, ma inferiore del 40% rispetto a quanto si spenderebbe in media in uno studio privato. A queste strutture si accede senza prescrizione del medico curante e i tempi di attesa sono intorno ai sette-dieci giorni lavorativi.
Il parere dell’esperto «È una soluzione ideale perché è una struttura ospedaliera e in caso di complicazioni o problemi difficili da gestire vengono utilizzati protocolli e tecnologia non sempre presenti nei centri privati» sottolinea il professor Gherlone. «Non è detto però che si venga seguiti sempre dallo stesso specialista: questo, in caso di persone particolarmente ansiose, può essere un problema».
Le catene odontoiatriche
Da qualche anno sono arrivate anche in Italia le catene di centri dentistici. Tutte hanno in comune tariffe più basse del 20% circa rispetto allo studio privato. Ogni centro ha un team di specialisti e la prima visita di valutazione è gratuita. I vantaggi? L’appuntamento si ottiene spesso nell’arco delle 24 ore e viene garantita la rapidità per quanto riguarda impianti e protesi dentarie, con la possibilità di riavere un sorriso splendente al massimo in tre-quattro giorni dalla prima visita.
Il parere dell’esperto «Alcuni centri utilizzano materiali di qualità inferiore per garantire prezzi contenuti, oppure consigliano trattamenti per scopi commerciali» avverte il professor Gherlone. «Sarebbe bene quindi chiedere la dichiarazione di conformità quando vengono applicate protesi oppure impianti. La rilascia per legge il laboratorio odontotecnico al dentista. Controlla che insieme al documento ci siano le schede tecniche relative ai materiali utilizzati e l’indicazione della provenienza da Paesi Ue».
3 cose da sapere
1. Il prezzo basso non è sempre segnale di cattiva qualità Se il preventivo proposto però è molto inferiore alla media, chiedi un secondo preventivo a un altro professionista o a un altro centro.
2. Anche per le cure odontoiatriche è necessario il consenso informato Devi leggerlo con attenzione e prenderti tutto il tempo necessario. Ricordati che fino a che non lo firmi non si possono iniziare i trattamenti.
3. Se non sai a quale dentista rivolgerti, contatta l’Associazione nazionale dentisti italiani Ci sono odontoiatri che praticano tariffe calmierate anche nello studio privato e mettono a punto piani di trattamento personalizzati in base alle disponibilità economiche.