Dai farmaci al mutuo, dalla palestra per i bambini alle cure termali. Sono più di 450 le agevolazioni fiscali che permettono di scaricare le spese dalla dichiarazione dei redditi e di pagare così meno tasse. Ma non è facile muoversi in questo universo vasto e complesso. Così molti italiani, pur avendo diritto agli sgravi, non li usano perché non sanno che esistono. Con l’aiuto di un’esperta ne abbiamo individuate quattro che potrebbero esserti utili.
→ Fra il 1° gennaio 2016 e il 30 giugno 2017 sono stati introdotti 44 nuovi sconti, tra i quali la detassazione dei premi di produttività.
L’università
Hai un figlio che studia? Ricorda che le spese di iscrizione agli atenei (incluse quelle per i test d’accesso), del master o del dottorato danno diritto a un bonus fiscale pari al 19% di quanto hai pagato. «Se l’ateneo è privato o straniero, la somma da portare in detrazione non può superare il tetto stabilito ogni anno dal ministero dell’Istruzione» spiega Mariangela Conti, del Caf Cisl Lombardia.
Quanto puoi risparmiare
Per l’università statale puoi detrarre l’intera retta. Su 2.000 euro pagati, per esempio, il Fisco ne scalerà dalle tue imposte 380. Per gli atenei privati il tetto fissato dal ministero varia in base alla facoltà e all’area geografica. Il più alto è 3.700 e riguarda chi è iscritto a una facoltà di medicina nel Nord. In questo caso puoi recuperare fino a 703 euro.
Il bonus per chi lavora fuori sede
È riservato a chi deve affittare una casa in un’altra città perché è stato trasferito. Consiste in una detrazione d’imposta, cioè un taglio sulle tasse, per i primi 3 anni. «Attenzione, però: è una misura riservata a chi è dipendente, ha un reddito inferiore a 31.000 euro e sposta la residenza ad almeno 100 chilometri da casa» chiarisce l’esperta.
Quanto puoi risparmiare
La detrazione cambia in base al reddito. Entro i 15.493,71 è pari a 991,60 euro. Oltre questa soglia e fino a 30.987,41 euro, il beneficio è di 495,80 euro.
Gli ecoincentivi per tende e veneziane
L’ecobonus non riguarda solo caldaie, infisse e pannelli solari. Anche tende da sole e tapparelle, persiane, frangisole e tende da interno a rullo rientrano nell’agevolazione. La metà della spesa ti ritorna sotto forma di bonus fiscale. Oltre alla fattura il rivenditore dovrà però rilasciarti le certificazioni ad hoc ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori dovrai inviare all’Enea una documentazione ad hoc (per info acs.enea.it/vademecum/).
Quanto puoi risparmiare
Gli interventi di riqualificazione energetica danno diritto al rimborso del 50% delle spese in 10 rate annuali, fino a un tetto massimo di 60.000 euro. Le somme saranno sottratte ogni anno dalle tue imposte.
Gli infermieri a domicilio
Le detrazioni mediche su farmaci, visite, esami e occhiali sono tra le più utilizzate e danno diritto a uno sconto sulle tasse pari al 19%. Non tutti, però, sanno che anche le fatture del fisioterapista, dell’infermiere che viene a casa a prelevare il sangue, del logopedista o dello psicomotricista si possono detrarre dalla dichiarazione. «In questi casi è necessario che chi effettua la prestazione sia un professionista abilitato» chiarisce Conti. «Dovrà rilasciarti una fattura che specifica il tipo di prestazione e la sua qualifica».
Quanto puoi risparmiare
Le spese mediche danno complessivamente diritto a una detrazione del 19%. Per esempio, se nel 2018 spendi 358 euro tra visite, esami e farmaci, più 300 euro per la fisioterapia, sommale, poi sottrai 129,11 euro (la franchigia prevista per legge) e calcola il 19%. La riduzione sulle tasse sarà 137 euro.
→ La pensione integrativa
Se hai sottoscritto un fondo pensione, puoi dedurlo dalle tasse. Significa che se versi 3.000 euro al fondo e hai un reddito annuo di 25.000 euro, le tue tasse saranno calcolate su 22.000 euro. La cifra massima deducibile è 5.164,57 euro all’anno.
41% degli italiani non sa che può detrarre dalle tasse le spese scolastiche, come la mensa o il pre e post scuola. Il tetto massimo è 786 euro per ogni figlio.
178 euro è il risparmio medio degli italiani per le detrazioni delle spese sanitarie calcolato sul 730 dello scorso anno secondo un dossier pubblicato dall’Ufficio valutazione impatto del Senato.