Dopo il passaggio al digitale terrestre avvenuto dieci anni fa, dovremo presto fare i conti con una nuova rivoluzione che obbligherà 18 milioni di famiglie a rottamare o riadattare i televisori. Per rendere meno traumatico il passaggio, dal 18 dicembre il Governo metterà a disposizione un bonus di 50 euro da usare per l’acquisto di una nuova televisione o di un decoder. Un’iniziativa che ha alimentato un po’ di confusione. Facciamo chiarezza.
La data da segnare in agenda
Il nuovo Big Bang è fissato al 30 giugno 2022. «Intorno a questa data i canali televisivi nazionali e locali, che oggi trasmettono sulle frequenze della banda 700, dovranno migrare per lasciare spazio ai servizi di telefonia in 5G. Adotteranno quindi una nuova modalità di trasmissione, la Dvb T2, dove Dvb sta per Digital video broadcasting» spiega Rosario Donato, direttore generale di Confindustria Radio Televisioni. «Grazie alla compressione del segnale i canali occuperanno meno spazio e l’immagine sarà migliore. Il problema è che la maggior parte delle tv in uso nelle case italiane (circa 30 milioni) non è in grado di ricevere il nuovo segnale». Le famiglie che possiedono un apparecchio adeguato sono solo 4 milioni.
Cosa fare
«Anche se la transizione comincerà gradualmente nei prossimi mesi, fino allo switch-off vero e proprio la maggior parte delle tv continuerà a ricevere perfettamente il segnale» spiega Luca Cartapatti, coordinatore della redazione web di Altroconsumo. «Purtroppo la notizia del bonus ha generato ansia e i dubbi sono tanti». Il principale riguarda la necessità o meno di acquistare una tv: molti non sanno che per ricevere i nuovi formati video basterà un decoder, il cui prezzo parte da 30 euro. «A chi vuole sostituire la vecchia televisione, conviene aspettare fino quando il prezzo dei nuovi modelli sarà calato, cioè circa 12 mesi» spiega Cartapatti.
Chi ha diritto al bonus tv
«Solo le famiglie con un reddito Isee sotto i 21.265,87 euro potranno usufruire del bonus per l’acquisto della tv o del decoder» sottolinea Cartapatti. «Il Governo ha stanziato 150 milioni di euro e chi ha diritto al contributo dovrà fare l’acquisto prima che il fondo si esaurisca, presentando in negozio un’autocertificazione sul reddito».
HAI BISOGNO DEL DECODER?
→ Se la tv è stata acquistata dopo il 2017 dovrebbe essere compatibile, perché in quell’anno è scattato l’obbligo di vendere solo apparecchi con il sintonizzatore nuovo.
→ Se la tv è precedente al 2017 controlla sul manuale d’uso se il tuo modello capta i segnali Dvb-T2 e Hevc: in questo caso, non avrai problemi. A breve, sui canali 100 e 200, comparirà un messaggio che dirà se il dispositivo è abilitato per il nuovo formato.
→ Se l’apparecchio è vecchio ma riceve i canali in HD (quelli dopo il 500) potrai utilizzarlo fino al 30 giugno 2022. In caso contrario, dal 1° settembre 2021 ti servirà il decoder in grado di “leggere” la nuova modalità di trasmissione.