Non è più una novità: la foto che scegliamo come avatar sui social network dice molto di noi. E siccome sempre più selezionatori, HR e persone che potrebbero essere importanti per la nostra carriera ci “googlano” per sapere di più sul nostro conto, magari prima di un colloquio o di un’offerta di lavoro, conviene sceglierla con molta attenzione. È il modo che abbiamo per presentarci al mondo, a chi, spesso, non ci conosce in quella che chiamiamo “la vita reale”.
Ora c’è uno studio che conferma i legami tra la foto profilo e la nostra personalità. Lo ha condotto l’Università della Pennsylvania, analizzando le immagini di 66.000 account twitter e riscontrando delle analogie tra foto e carattere (lo studio è stato pubblicato su New Scientist e presentato qualche giorno fa alla Conferenza internazionale sul Web e Social Media a Colonia).
Cinque i tratti della personalità individuati, ognuno con la sua immagine-tipo: l’estroversione, l’apertura a nuove esperienze, l’essere piacevoli, la coscienziosità e la nevrosi. Pronta ad analizzare la foto che hai su twitter e Facebook, magari scelta senza pensarci tanto?
Gli estroversi preferiscono immagini artistiche e creative, anche se magari non tecnicamente perfette (ad esempio, sfocate), nelle quali appaiano più giovani di come sono.
Chi è aperto a nuove esperienze predilige ritratti stravaganti, che abbiano nell’inquadratura anche oggetti
Le persone piacevoli, allegre e socievoli, amano le le foto colorate e allegre, nelle quali sorridano, spesso scattate in situazioni divertenti, e poco importa se sono sfocate e anche qui tecnicamente non perfette.
I coscienziosi tendono a scegliere foto in cui sono soli e non in gruppo. La loro personalità emerge dal fatto che spesso, nelle immagini, possono apparire più vecchi della loro vera età.
I nevrotici, infine, preferiscono evitare i classici ritratti. Nelle loro foto profilo non li si vede: si fanno rappresentare da un oggetto o da un simbolo.
Vuoi qualche consiglio per non sbagliare? Ecco sei tip da Milo Sciaky, fotografo e fondatore di Around Gallery e Luigi Centenaro, specialista di Personal Branding
- Coerenza: la foto è il tuo logo, ti fa riconoscere. Fai come le aziende: chiediti quale messaggio vuoi trasmettere e a chi. Ispirati alle immagini sui siti dei datori di lavoro, per comprenderne lo stile e i valori.
- Composizione e inquadratura: scegli tra tre soli formati: il primo piano, l’inquadratura più ampia che comprenda anche le mani o il ritratto ambientato in un luogo che ti caratterizza. Se si intravedono gli abiti, che siano gli stessi che indosseresti al lavoro.
- Espressione: è giusto ispirare professionalità e serietà, ma occhio ai “musi” che non suscitano empatia. Spesso un bel sorriso spontaneo è la scelta migliore.
- Professionalità: In un’ottica lavorativa, meglio uno scatto fatto da un professionista. Soprattutto, no ai selfie.
- Costanza: la foto dovrebbe essere la stessa su tutti i canali. Cerca di non modificarla per almeno un anno. La ripetizione accresce la memorizzazione; avrai più possibilità di essere ricordata.
- Qualità: usa solo immagini in formato jpg, che consente una giusta qualità fotografica.