Per risparmiare sulla bolletta della luce, esistono consigli pratici che possono aiutare a consumare meno corrente elettrica, partendo da un uso intelligente degli elettrodomestici. Ecco come fare, con alcune indicazioni concrete di produttori e consumatori.

Regola numero: niente ansia da prestazione energetica

Si parte con un’indicazione chiara: non occorre farsi prendere dall’ansia del consumo di energia elettrica. È necessario risparmiarla ma l’importante è consumarla in modo oculato, senza sprechi.
Per risparmiare occorre intanto ricordare che gli elettrodomestici di nuova generazione consumano meno e sono più performanti, ma attenzione: quelli che fino a marzo 2021 erano classificati dalla lettera “A” seguita dal +, oggi rientrano grosso modo nella lettera “C”, come chiarisce Bianco & Bruno News, rivista di elettrodomestici ed elettronica di consumo, di cui l’Associazione dei consumatori ADUC riporta una serie di calcoli e consigli. «Sono indicazioni che noi riteniamo validi, insieme a un’altra basilare: utilizzare sempre gli elettrodomestici a pieno carico. Parlo per esperienza: nella mia famiglia, composta da me e mia figlia, facciamo una lavatrice ogni 15 giorni. Il che non significa che non laviamo gli indumenti, ma che cerchiamo di azionarla solo quando è piena. Se occorre una maglia in particolare, la laviamo a mano» spiega il presidente dell’ADUC Vincenzo Donvito. Ma una volta razionalizzato l’uso, quanto consumano gli elettrodomestici?

Come risparmiare col frigorifero: la classe energetica è fondamentale

Del frigorifero non si fare a meno: è costantemente in funzione quindi consuma, ma se si acquista un modello di nuova generazione, la spesa sarà abbattuta grazie al risparmio n bolletta. Ma quanto costa tenere acceso il frigo? «Un frigorifero di classe D assorbe circa 210 kWh in un anno di utilizzo. Tradotto in termini di bolletta, a 50 centesimi il kWh, vuol dire che spenderemo 105 euro all’anno per mantenerlo in funzione. La classe D, inoltre, è quella più presente nei negozi, quindi avremo molta scelta di prezzo e modelli» come spiega la rivista, che ricorda anche che in questa fascia rientra la maggior possibilità di scelta di modelli. Se si punta a classi energetiche superiori (pur a un costo maggiore) si potrà abbattere il peso in bolletta fino a 55 euro per 12 mesi di utilizzo, con le classi A e B.

Come risparmiare con la lavatrice: meglio il lavaggio lungo

Sempre partendo dalla scelta del modello che permette un maggior risparmio in bolletta, occorre puntare almeno a una classe A o B. «Prestando attenzione all’etichetta energetica, notiamo che qui il consumo si esprime in termini di kWh/100 cicli, calcolati sul lavaggio ECO 40-60, che è presente in ogni lavatrice» premettono gli esperti. «Ipotizzando che 200 cicli siano sufficienti in un anno (una lavatrice ogni 2 giorni), possiamo dire che una lavatrice da 9kg in classe A ci costerà circa 50 euro all’anno, mentre fare il bucato in una classe C richiederà un esborso di circa 70 euro». Ovviamente «questo consumo è puramente indicativo e si riferisce sempre al lavaggio ECO, che è quello che dura più di 3 ore. Ogni calcolo va a farsi benedire se siamo abituati a fare sempre il lavaggio rapido, che è quello che consuma di più». Per spiegarne il motivo, come ricorda anche il presidente di ADUC, Donvito, «è utile fare il paragone con l’auto: se si viaggia a velocità maggiore, ci si metterà meno tempo a raggiungere la meta, ma si consumerà di più! Può sembrare strano, ma per ottenere un risparmio occorre preventivare tempi maggiori«.

Lavastoviglie: sì o no?

Se ne parla spesso: meglio lavare i piatti a mano o in lavastoviglie? Gli esperti ricordano che nel primo caso si consumerà molta più acqua. Quanto all’energia elettrica, «come per i frigoriferi, la maggior parte dei prodotti in commercio è in classe D o E», il che significa che il consumo è maggiore rispetto alla classe A. Veniamo ai numeri. «La lavapiatti viene utilizzata ogni giorno, quindi consideriamo 300 lavaggi all’anno. Assumendo sempre che un kWh ci costi 50 centesimi, spenderemo 150 euro per lavare i piatti in una nuova lavastoviglie in classe E. Se dovessimo trovare una classe A, arriveremmo a 80 euro circa l’anno. Sta poi ad ognuno di noi calcolare se valga il caso di investire più denaro (a volte, molto di più) cercando in una classe A per risparmiare 70 euro all’anno» aggiunge la rivista. Naturalmente, scegliendo un lavaggio ECO si ottiene un maggior risparmio, come per la lavatrice, ma ci si mette più tempo (in media 5 ore).

Quanto costa in bolletta l’asciugatrice?

Infine, ecco il capitolo asciugatrice, croce e delizia soprattutto nelle famiglie numerose in inverno, quando è più difficile contare sull’asciugatura naturale dei panni all’aperto. Quanto pesa sulla bolletta? «In realtà l’asciugatrice non è quel mostro energivoro che molti dipingono. Le nuove asciugatrici a pompa di calore, infatti, sfruttano un gas refrigerante per generare la condensa, esattamente come i condizionatori. Questo richiede molta meno energia rispetto ai vecchi prodotti che erano a resistenza e consumavano parecchio» come sottolinea Bianco e Nero News.
Traducendo in numeri, ecco che mediamente, un’asciugatrice da 9kg di vecchia classe A+++ consuma circa 190 kWh all’anno. Con il precedente sistema di etichettatura (quello che appunto classificava con A+++ gli elettrodomestici che consumano meno e che oggi rientrano mediamente nella classe C) e con 160 cicli annui, la spesa si attesta sui 95 euro all’anno, secondo gli esperti citati da ADUC, che però ricordano che spesso con l’asciugatura non occorre stirare, quindi si risparmia sull’uso di un altro elettrodomestico molto energivoro.