Per avere una connessione internet super veloce non basta attivare un nuovo abbonamento, bisogna far arrivare la fibra fin dentro casa. E questo significa che fili, cavi, tubi e impianti, devono partire dalle cabine stradali degli operatori, raggiungere lo stabile e attraversarlo. Solo dopo questo passaggio, si riesce ad avere nel proprio appartamento la linea ultraveloce. Non solo. In questa ultima fase possono nascere dei problemi perché, come ci hanno segnalato, se qualcosa va storto durante i lavori gli altri inquilini possono subire guasti e disservizi sulla loro linea.

«La prima cosa da sapere è questa: la legge prevede che i condomini possano eseguire da sé la cosiddetta cablatura, a proprie spese» premette Mauro Vergari, responsabile Ufficio studi di Adiconsum. «Nella maggior parte dei casi sono però gli operatori di telefonia che si occupano dei lavori, affidandosi a due società, Open Fiber e Fiber Cop. Anche quando si tratta di portare la linea ultraveloce negli appartamenti sono loro a occuparsene». Ma vediamo come comportarci per non avere sorprese.

Se sei tu a richiedere la fibra

«Il consiglio, prima ancora di firmare il contratto con l’operatore telefonico, è di verificare se lo stabile è stato “cablato”, cioè se la fibra raggiunge fisicamente il tuo palazzo» dice Vergari. «Fai la verifica su openfiber.it e fibercop.it: entrambi hanno un motore di ricerca dove basta digitare il tuo indirizzo di casa. Se entrambi ti dicono che il numero civico non è coperto, attenzione: potrai comunque attivare il contratto, ma la tua connessione non viaggerà alla massima velocità, avrà prestazioni anche di cinque volte inferiori».

Se durante i lavori “cade” la linea ai vicini

«Quando fai richiesta per la fibra a casa può capitare che chi esegue l’intervento, dovendo allacciare la tua linea alla rete del condominio, danneggi quella di un altro condomino. In questo caso l’utente che subisce il guasto si deve limitare a segnalarlo al suo gestore telefonico, chiedendo il ripristino della linea. Non è suo compito, infatti, risalire al responsabile del problema» spiega Vergari. Il gestore ha 48 ore di tempo per rimediare. «Superato questo limite paga una penale. È di circa 3 euro al giorno e la cifra sarà accreditata in bolletta».

In questi casi, è meglio sempre segnalare l’accaduto all’Agcom (tel. 800185060) e alle associazioni dei consumatori.