Oltre 250 miliardi di euro nel biennio 2015-2017. E altri 250 previsti entro il 2020. Sono gli investimenti generati dal Piano Juncker dell’Unione europea attraverso i fondi Ue. Finanziamenti “mitici” di cui spesso sentiamo parlare, ma che poi sembrano perdersi nelle maglie della burocrazia. Invece, è grazie ad acronimi come Pon, Fesr, Fes, Easi che i soldi dell’Unione raggiungono tutti: la ricercatrice che studia un nuovo farmaco, il disoccupato che cerca lavoro, la studentessa che vuole frequentare uno stage all’estero, l’artigiano che vuole aprire il suo showroom.

«Il cittadino spesso non si rende conto che molto di ciò che lo circonda è realizzato grazie ai fondi Ue » spiega Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. «I fondi non servono solo per grandi opere e progetti ma anche per il microcredito, la formazione e mobilità di lavoratori e studenti, per fare impresa, ricerca e innovazione».

Qualunque siano le tue aspirazioni, il tuo progetto o la dimensione del tuo business, ci sono tante occasioni che ti aspettano. In questa guida abbiamo selezionato le opportunità per le donne, gli under 30 e le start up. Ma prima di leggerla, cerca di orientarti tra sigle, bandi e siti web.

Clicca sul portale La tua Europa. Fornisce una guida facile a partire dalle tue esigenze: studiare, viaggiare, fare uno stage, o avviare un’impresa.

Scarica la guida con i contatti alle fonti di informazione più vicine a te relative a tutti i programmi europei. 

Parla con un consulente: in Italia ci sono 44 sportelli Europe Direct che informano e orientano i cittadini.

Tieniti informata sui tour e workshop della Rappresentanza previsti in varie città italiane per coinvolgere le imprese.

SE SEI UNA DONNA

1. PUNTA SUL TUO TERRITORIO con il programma Cultura Crea
Il programma Cultura Crea, finanziato con il Pon “Fesr Cultura e sviluppo”, aiuta le nuove iniziative imprenditoriali e no profit nei settori culturali e turistici per valorizzare le risorse del meridione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). L’opportunità è rivolta a tutti ma le imprese e cooperative femminili possono avere fino al 45% di finanziamenti senza interessi e di contributi a fondo perduto per la creazione di un’impresa. Da settembre 2016 ha già finanziato 120 attività e attivato quasi 22 milioni di investimenti.

Funziona così La domanda si presenta online su invitalia.it: qui compili i moduli e alleghi documenti e business plan. Sul sito trovi i video tutorial che spiegano bene i dettagli tecnici. L’incentivo riguarda sia la creazione di nuove imprese e cooperative sia lo sviluppo di quelle già esistenti e il sostegno alle Onlus.

2. FAI GRANDE IL TUO BUSINESS con il programma Nuove imprese a tasso zero
Con Nuove imprese a tasso zero, uno strumento finanziato con i fondi del Pon Sviluppo imprenditoriale locale, puoi ottenere finanziamenti fino 75% delle spese per progetti fino a 1,5 milioni di euro. Agevolazioni che spettano non solo agli under 35 ma anche alle donne di tutte le età. Prevede finanziamenti a tasso zero fino al 75% delle spese per progetti fino a 1,5 milioni di euro. E gli ambiti sono tanti: produzione di beni industriali, artigianali e agricoli, servizi a imprese e persone, commercio e turismo. Da gennaio 2016 sono state finanziate 378 iniziative e creati 1.777 posti di lavoro. Sono ancora disponibili 150 milioni di euro.

Funziona così La domanda si presenta online su invitalia.it compilando i moduli e caricando il Business Plan. Le società candidate non devono avere più di 12 mesi, mentre le persone devono costituire una società entro 45 giorni dall’ammissione al finanziamento.

3. CHIEDI UN MICROCREDITO con il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale
Ti aiuta il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) che, tra le altre iniziative, fornisce alle banche le garanzie perché concedano microcrediti (cioè prestiti sotto i 25.000 euro) a chi non ha capitali e parte da zero. Questo programma, gestito direttamente dalla Commissione europea, è pensato per chi ha più difficoltà a entrare nel mondo del lavoro. Per esempio disoccupati o persone che hanno lasciato un impiego, come molte donne dopo la maternità che adesso sognano di mettersi in proprio e realizzare un progetto.

Funziona così Il prestito viene erogato non direttamente dalla Ue ma dagli intermediari finanziari sul territorio che forniscono informazione e supporto per fare domanda. Quelli italiani li trovi qui

QUI TROVI ALTRE OPPORTUNITA’

Wegate.eu è il portale con tutti i contatti utili, in Italia, degli enti che collaborano con le istituzioni europee per fornire servizi alle donne imprenditrici: dai finanziamenti per partire ai supporti per innovare, dalla formazione imprenditoriale  alle reti internazionali.

Ogni anno la Commissione europea lancia il Premio europeo per donne innovatrici Il concorso, finanziato dal programma Horizon 2020, dà visibilità e riconoscimento (da 20 a 100.000 euro) alle donne che hanno fatto impresa portando innovazioni sul mercato.

LEGGI ANCHE LE STORIE DI SUCCESSO DI:

ANNA TAMPIERI, DIRETTRICE DELL’ISTITUTO ISTEC-CNR

FABIOLA RUGGIERO, DAL MARKETING ALL’ATELIER DEL TÈ NELLE MARCHE

ANNAMARIA MAURO, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO E SISMICO DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

SE HAI MENO DI 30 ANNI

1. METTI UN’ESPERIENZA PRESTIGIOSA NEL CURRICULUM con il Corpo europeo di solidarietà
Con il Corpo europeo di solidarietà puoi lavorare o andare come volontario, spesato dalla Ue, nell’ambito di progetti destinati ad aiutare comunità bisognose, in Italia o all’estero. Dalla ricostruzione dopo una calamità all’assistenza nei centri per richiedenti asilo. Con il Servizio volontario europeo, invece, che fa parte del programma Erasmusplus, puoi spaziare tra vari ambiti, dalla cultura all’ambiente all’assistenza di persone in difficoltà. Se non hai mai lavorato, queste sono le prime esperienze, prestigiose e qualificate, che puoi inserire nel curriculum.

Funziona così Per il Corpo europeo ti registri sul portale e aspetti di essere contattata dalle organizzazioni interessate al tuo profilo. Per il servizio volontario invece devi candidarti tramite un ente che ha attivato il progetto: trovi quello più vicino a te cliccando qui.

2. ENTRA NEL MONDO DEL LAVORO con il Piano Garanzia Giovani
Garanzia giovani è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile: i Paesi con tassi superiori al 25%, Italia compresa, ricevono fondi da usare per inserire gli under 30 nel mondo del lavoro. Offre l’opportunità, gratuita, di fare apprendistato e stage, continuare la propria formazione oppure ottenere consulenza e sostegno per cercare lavoro o per intraprendere un percorso di autoimprenditorialità. Dal 2014 questo strumento ha già aiutato 16 milioni di ragazzi in tutta Europa.

Funziona così Viene attivato entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. Ti registri sul sito di Garanzia giovani e in base al tuo profilo vieni inserito in un programma di accompagnamento che ti permette di trovare quello che cerchi, in base alle tue esigenze e attitudini personali.

3. AVVIA LA TUA IMPRESA con la misura Selfiemployment

SELFIEmployment è una misura che fa parte del programma Garanzia giovani: finanzia le iniziative imprenditoriali dei Neet, i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione professionale. I prestiti, a tasso zero, vanno da 5 a 50.000 euro. Per specializzarti, invece, puoi approfittare di Erasmus per giovani imprenditori: è un programma di scambio che permette ai futuri e neoimprenditori di seguire uno stage, spesato dalla Ue, presso un’azienda estera dello stesso settore ma più “anziana”, per imparare e fare rete con l’estero. È aperta anche gli over 30 purché l’impresa non abbia più di 3 anni.

Funziona così Iscriviti al programma Garanzia giovani: se hai già un business plan puoi fare direttamente domanda per il prestito, altrimenti puoi seguire il percorso Crescere Imprenditori di Unioncamere e redigere il tuo BP. Per l’Erasmus, invece, qui trovi la lista dei “punti di contatto” in Italia: sono i soggetti che ti aiutano a compilare la domanda, trovare l’azienda estera giusta per te e aiutarti in tutte le fasi dello stage.

QUI TROVI ALTRE OPPORTUNITA’

Clicca su europa.eu/youth/eu_it: è il portale che riunisce tutte le occasioni per i giovani suddivise secondo varie esigenze: viaggiare, fare volontariato, studiare all’estero, avviare un’impresa, trovare lavoro.

Nell’ambito di istruzione e formazione trovi informazioni e contatti anche su eurodesk.it ed erasmusplus.it.

SE HAI UNA START UP O VUOI CREARLA

1. SVILUPPA UNA NUOVA IDEA TECH con il programma Smart&Start
Da quando è nato, nel 2013, Smart&Start Italia ha già finanziato 700 start up per progetti di economia digitale, life science, ambiente, energia e nuove tecnologie. È una misura cofinanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale e sostiene le nuove imprese che sviluppano prodotti, servizi o soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Offre mutui senza interessi tra 100 mila e 1,5 milioni di euro e un sistema di tutoraggio. E le start up del Sud hanno il 20% di finanziamenti a fondo perduto.

Funziona così È tutto su www.smartstart.invitalia.it: registrati, leggi la guida, compila la domanda, carica il business plan e la documentazione e segui passo passo l’iter della tua richiesta.

2. TROVA IL SUPPORTO GIUSTO con lo strumento SME Instrument
Gli investimenti più corposi di una start up riguardano gli studi di fattibilità, l’analisi del potenziale commerciale del proprio progetto e i test sul mercato. Li finanzia SME Instrument, uno strumento di Horizon 2020 (il programma europeo per la ricerca e l’innovazione) che sostiene le prime fasi di crescita concedendo prestiti fino a 2,5milioni di euro.

Funziona così Vengono lanciate 4 call ogni anno (la prossima è il 3 marzo) e si fa domanda online attraverso l’Agenzia Apre che fornisce anche informazioni e video tutoring.

3. CHIEDI UN PRESTITO AGEVOLATO con il programma InnovFin
ll problema di chi fa innovazione spesso è avere la fiducia (e i soldi) da parte di banche e investitori, perché i prodotti o i servizi sono appunto innovativi, cioè mai testati sul mercato. InnovFin, che fa parte del programma Horizon 2020, tramite il Fondo europeo per gli investimenti fornisce alle banche le garanzie perché concedano i finanziamenti (a partire da 25 mila euro) alle micro, piccole e medie imprese che vogliono innovare. Lo scopo è promuovere ricerca e sviluppo. I tassi sono competitivi e si hanno più possibilità di ottenere i prestiti proprio grazie alla garanzia europea.

Funziona così Per trovare le banca o gli enti intermediari che aderiscono a InnovFin, e ai quali presentar la richiesta del prestito, clicca qui.

QUI TROVI ALTRE OPPORTUNITA’
•    Apre, l’Agenzia per la promozione della ricerca europea, è il riferimento in Italia per il programma europeo Horizon 2020 dedicato a ricerca e innovazione. Su questo sito trovi contatti e informazioni sui bandi aperti e i finanziamenti offerti dalla Ue a enti pubblici, privati e start up. I consulenti ti aiutano anche a preparare la domanda.

•    Il riferimento per le piccole e medie imprese, start up comprese, è il programma Cosme dove trovi tutto il materiale informativo e i bandi. Un bilancio di 2,3 miliardi di euro, entro il 2020, sosterrà le Pmi per l’accesso ai finanziamenti e l’apertura ai mercati esteri.

•    Se guardi oltre i confini nazionali dai anche uno sguardo a Enterprise Europe Network, una rete di uffici sul territorio che aiuta le imprese a trovare partner commerciali e tecnologici e a internazionalizzarsi.

DA SAPERE: COME FUNZIONANO I FONDI EUROPEI

I fondi europei possono essere diretti o indiretti.

I fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione europea attraverso le sue direzioni generali (qui scarichi la guida in pdf). Ne fanno parte per esempio il programma Cosme per la competitività delle imprese, Horizon 2020 per la ricerca e il Programma Easi per l’occupazione e l’innovazione sociale.

I fondi indiretti, i cosiddetti Fondi strutturali e di investimento, servono per esempio a stimolare lo sviluppo regionale (fondi FESR), sociale (FSE), rurale (FEASR). Sono la maggior parte e vengono gestiti da Stato e Regioni attraverso i programmi operativi, i Pon e i Por. Questi, a seconda delle esigenze del territorio, possono puntare su diversi ambiti di sviluppo, dall’imprenditoria alla cultura al turismo (qui trovi i link a tutti i Pon e Por italiani per il periodo 2014-2020 e da qui scarichi la guida in pdf.

COS’È LA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione europea ha uffici di rappresentanza nelle 28 capitali degli Stati membri, a cui si aggiungono uffici regionali nei Paesi più grandi.

In Italia la Rappresentanza ha sede a Roma e Milano e svolge un duplice ruolo: comunicare l’Europa in Italia e l’Italia in Europa e far conoscere ai cittadini italiani come le politiche UE incidono sulla loro vita di tutti i giorni.

Per saperne di più clicca su https://ec.europa.eu/italy/home_it.

Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea