Le frodi creditizie sono in grande crescita e riguardano soprattutto prodotti pagati a rate con finanziamenti come gli elettrodomestici, ma anche auto e moto, arredamento e persino abbigliamento di lusso. Perché ti riguardano? Perché per realizzare una frode creditizia bisogna “mettere in mezzo” una persona ignara che, semplicemente, abbia una carta di credito, una busta paga, un conto bancario. Insomma, chiunque può essere usato per ralizzarla. Qui ti spieghiamo come avviene e come difendersi.
Cos’è la frode creditizia
Con la frode creditizia si acquistano beni o si ottengono crediti usando identità false con l’intenzione di non rimborsare il finanziamento e non pagare i prodotti. Per riuscirci i criminali devono “rubare l’identità” di qualcuno. Ovvero usare documenti altrui o dati e informazioni che permettono di creare documenti di identità, buste paga, documenti bancari falsi.
Come avviene una frode creditizia
Immaginati questa scena, al desk delle rivendite di elettrodomestici o negli uffici delle concessionarie d’auto, è consueta. Il cliente di turno non paga tutto e subito. Chiede di accedere a un finanziamento e di rimborsarlo a rate. Mostra un documento di identità e il codice fiscale, fa vedere le ultime buste paga, risponde tranquillamente alle domande e firma i moduli necessari per completare la pratica. Ritira la lavatrice o la macchina. E sparisce. Poi le rate non vengono pagate. Dopo qualche mese – se non dopo anni – a casa dell’ignara vittima di turno, quella che ha nome e cognome corrispondenti al cliente insolvente, arriva un sollecito, dalla finanziaria che ha anticipato la somma in ballo o da una agenzia di recupero crediti. Si chiede di versare il dovuto, con gli arretrati. Il derubato solo a questo punto scopre che qualcuno gli ha sottratto l’identità e l’ha usata per acquistare un frigorifero o un’utilitaria, sostituendosi a lui, senza sborsare un euro e lasciando un conto in sospeso. Succede tutti i giorni – nei negozi tradizionali e nei negozi online, mutatis mutandis – in media 90-95 volte al giorno, a dicembre e agosto più che in altri periodi. Ma solo una minima parte degli organizzatori del business illegale, e degli esecutori, viene individuata.
Chi è la vittima tipo della frode creditizia
I consumatori “clonati” a loro insaputa, da chi mette a segno le frodi creditizie, sono in maggioranza uomini giovani (64,9 per cento). Il tasso maschile è in crescita. Le donne sostituite dalle “controfigure” invece diminuiscono (- 4,3 per cento). Il furto d’identità capita più spesso ai giovani che agli anziani: la fascia di età più “clonata” è quella dei 18-30enni (+ 23,2 per cento) seguiti dai 31-40enni, mentre calano i 51-60enni e gli over 60. Le regioni più colpite sono Lombardia e Campania, Lazio e Sicilia, Piemonte e Puglia. Se dei derubati si può tracciare un profilo tipo, dei criminali si sa poco: è quasi impossibile avere indicazioni sui colpevoli perché vengono scoperti solo nel 6 per cento dei casi.
Quali conseguenze per chi subisce il furto d’identità
«Chi diventa vittima di un furto di identità e della frode subisce perdite e danni economici. E seri problemi legati alla compromissione della propria reputazione creditizia, per esempio, potrebbe avere problemi ad ottener crediti e prestiti» dice l’esperta. «Ci sono poi le possibili ripercussioni giuridiche e psicologiche. Per difenderci dai ladri possiamo dotare le nostre abitazioni di cancelli o allarmi. Per ridurre il rischio di subire una frode creditizia dobbiamo invece proteggere in prima persona i nostri dati».
Come avviene il furto d’identità
Presenza sui social, home banking, e-commerce, messaggistica online rendono più vulnerabili milioni di persone. «Le frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità – spiega Beatrice Rubini, direttrice di Mister Credit, linea di servizi per il consumatore realizzata da CRIF, società privata di consulenze, informazioni e servizi nel settore del credito al consumo – sono accresciute anche dal fatto che sul web spesso molte persone pubblicano dati anagrafici e identificativi (come codice fiscale) o recapiti personali (come l’e-mail o il numero di cellulare ). Recuperate queste coordinate e creare nuovi documenti difficilmente distinguibili da quelli autentici non è difficile per i criminali. Le informazioni personali vengono trovate e sottratte anche nel “mondo fisico”, ad esempio dai documenti gettati integri nell’immondizia o dalla corrispondenza sfilata dalla cassetta delle lettere».
Come proteggersi dal furto d’identità. 7 consigli pratici
Purtroppo accorgersi tempestivamente di essere stati derubati dell’identità non è frequente. Anzi. In quasi la metà dei casi, il consumatore scopre dopo oltre 6 mesi di avere un debito per un finanziamento che non ha mai richiesto o per un bene che non ha mai acquistato. Per questo è indispensabile difendersi dai raggiri con semplici ma efficaci cautele.
Ecco i 7 consigli pratici del Crif, società privata di consulenze, informazioni e servizi nel settore del credito al consumo.
1. Se si riceve una e-mail in cui si richiedono dati personali, username e password del servizio di home banking – o si invita a collegarsi al sito della propria banca per verifiche tecniche e controlli – non si deve mai rispondere e non si deve cliccare sul link allegato, anche se il mittente sembra essere davvero un istituto di credito.
2. Quando si fanno acquisti online bisogna verificare sempre la sicurezza del portale. In pratica: prima di fornire gli estremi della carta di credito guardate nella barra degli indirizzi del browser di navigazione. Nella url del sito deve esserci un lucchetto e l’estensione “https” e NON “http”. Questi elementi indicano che si tratta di un sito sicuro, che consente di poter comunicare i dati richiesti in tranquillità.
3. Uno dei modi utilizzati dai ladri d’identità per raccogliere informazioni personali sulla vittima è quello di rovistare tra i rifiuti (trashing) o di impadronirsi della posta. Mai buttare via integri e leggibili corrispondenza, estratti conto bancari e ricevute di pagamento che contengono numero e data di scadenza della propria carta di credito.
4. Mai perdere mai di vista la carta di credito o il bancomat quando si paga un acquisto. Quando si prelevano contanti, meglio controllare che non ci siano manomissioni o anomalie, non digitare il codice segreto sotto occhi indiscreti, non gettare le ricevute di pagamento che contengono numero e data di scadenza della carta. E poi a seguito del furto o dello smarrimento di una tessera, attivare il prima possibile il blocco. Quando la banca invia la tessera nuova e il Pin, verificare che le buste siano integre e originali. Infine, i codici segreti della carta di credito e bancomat non andrebbero mai tenuti nel portafoglio.
5. Bisogna imparare a gestire al meglio la propria identità digitale. Qualche esempio: quando ci si iscrive a un social, meglio dare una email personale e non quella dell’ufficio o dello studio (più utile ai frodatori per costruire buste paga farlocche). Non consentire di memorizzare la password, impostare correttamente il livello di privacy sul profilo, selezionare con attenzione foto, video e post da pubblicare e utilizzare la funzione di log out per uscire, quando si conclude la navigazione. Molti di questi elementi possono essere utilizzati da malintenzionati per costruire una falsa identità.
6. Per salvaguardare la sicurezza dei dati è fondamentale tenere aggiornato il sistema antivirus del computer. È importante, inoltre, dotarsi di un programma firewall capace di controllare le comunicazioni che avvengono tra il computer e la rete, in modo da poter bloccare tempestivamente quelle non autorizzate.
7. Oggi i sistemi di home banking consentono di avere sempre a portata di click i conti, il che permette anche di controllare spesso movimenti e saldo per comunicare subito alla banca eventuali transazioni non riconosciute. Le segnalazioni rapide consentono di intercettare tempestivamente e stoppare ulteriori addebiti di rate di finanziamenti ottenuti con l’inganno.
Come reagire al furto d’identità
Ma che cosa fare e come agire quando ci si accorge di essere stati derubati dell’identità, clonati e frodati? Quando si ricevono documenti, lettere o di solleciti di pagamento guardanti rapporti di credito mai richiesti, oppure quando, controllando l’estratto della carta di credito, si notano transazioni sconosciute bisogna subito allarmarsi e attivarsi. Anche se non si riceve più la corrispondenza solita bisogna insospettirsi: potrebbe essere il segno di un furto della posta.
Se si pensa o si scopre di essere stati vittime di una frode creditizia, in caso di furto o smarrimento dei documenti d’identità o se si pensa di essere stati derubati della posta, è necessario fare denuncia a polizia, carabinieri o guardia di finanza. Poi bisogna contattare la propria banca per bloccare le linee di credito legate alla frode, e far ripristinare la valutazione nel sistema di informazioni creditizie, in modo che la propria “reputazione” non venga intaccata e si possa accedere al credito in caso di bisogno.