Si avvicina il d day, il termine massimo dato a milioni di famiglie e di piccoli imprenditori per lasciare il servizio di maggior tutela (quello disciplinato dalle regole e alle condizioni economiche fissate dall’Autorità per l’energia) e scegliere all’interno del mercato privato i nuovi fornitori di elettricità e gas. Il cambio però non è imminente. Andrà fatto entro il 30 giugno 2020. Resta dunque tutto il tempo necessario per valutare con calma le decine di offerte disponibili e prendere decisioni ponderate. La concorrenza è alta, agguerrita, spesso al limite della truffa.
Concorrenza scatenata e raggiri in agguato
Le telefonate moleste del marketing sono partite da mesi. Ci sono società del settore che cercano di attirare clienti con strumenti ortodossi e corretti, nella massima trasparenza, con grossi investimenti in spot e inserzioni. Altre aziende – o perlomeno chi si presenta a loro nome – per rastrellare nuovi contratti usano tecniche aggressive, approcci molesti e manovre al limite della legalità, se non oltre. E così per gli utenti meno informati e più vulnerabili – anziani in primis – sale il rischio di cadere in trappola, raggirati da informazioni che sembrano verosimili, rintronati da chiacchiere e minacce di aumenti consistenti o altre conseguenze sgradevoli.
Come riconoscere le truffe per telefono e a domicilio
I procacciatori sleali di contratti agiscono in genere in due modi, per telefono o di persona. Le ultime segnalazioni riguardano l’arrivo di chiamate e di visite porta a porta, accomunate dalle comunicazioni che vengono fatte. L’interlocutore di turno, che spesso non dice il proprio nome o non ha un tesserino di riconoscimento, la mette giù dura. Prospetta aumenti iperbolici in arrivo, se si resta legati al mercato tutelato o al vecchio fornitore. E subito propone la soluzione ottimale, senza dare alcun dettaglio su costi e clausole: optare per l’azienda da lui rappresentata. L’utente, allettato dalla prospettiva del risparmio, può essere tentato di dire di sì e cedere.
Una variante di questo schema base è la comunicazione di penalità e aggravi legati alla scadenza del 2020: “Non è vero che c’è tutto questo tempo per decidere e senza rimetterci. Prima si sceglie, meglio è. Bisogna fare in fretta, se no si perdono le superpromozioni”.
C’è poi chi ci prova raccontando che si tratta di “semplici chiamate informative, senza impegno”, ma così non è. Altri casi ancora sono quelli di soggetti che si spacciano per dipendenti di enti pubblici, istituzioni, fornitori effettivi. Con la scusa di fantomatici errori o di controlli da effettuare, non meglio precisati, cercano di estorcere o carpire i dati personali dell’utente nel mirino e il codice pod o il pdr inseriti in bolletta, da utilizzare per aprire pratiche e contratti all’insaputa del diretto interessato. Anche per questo tipo di canovaccio truffaldino vengono segnalati tentativi telefonici e tentativi a domicilio.
Come esercitare il diritto di recesso
Meglio essere prudenti, sempre. Per le offerte presentate a domicilio, bisogna pretendere sempre di vedere il tesserino dell’incaricato che bussa alla porta. Meglio ancora, se si hanno dubbi, non far entrare in casa l’addetto. Diffidare di quelli che giurano che è obbligatorio cambiare il contratto. Chiedere la documentazione scritta e riservarsi di leggerla nei giorni successivi, prendendosi il tempo necessario per valutare la proposta. E se poi si firma subito un contratto, e ci si accorge di aver scelto in modo sbagliato o non ponderato, ricordarsi che si può fare un passo indietro: ci sono 14 giorni a disposizione per esercitare il diritto di recesso. È una procedura ufficiale. Per fare la disdetta basterà infatti inviare una comunicazione al nuove gestore (entro i termini), via fax, per raccomandata con ricevuta di ritorno, per posta elettronica, con il form reperibile online, attraverso il contact center. Non è necessario fornire alcuna motivazione – ricordano gli addetti ai lavori – e non verrà addebitato alcun costo.
Come difendersi dalle telefonate moleste
Anche chi è iscritto al Registro delle opposizioni, e in teoria non dovrebbe essere assediato telefonicamente dai procacciatori di contratti, viene disturbato. Uno sfinimento, nei casi limite. Che fare? Come difendersi? “Purtroppo – conferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale Consumatori – chi si iscrive al Registro delle opposizioni, cosa che consigliamo comunque di fare, dato che non costa niente, continua a ricevere telefonate, anche se meno di prima. Il motivo è che l’accesso agli elenchi del Registro (necessario per verificare chi si può disturbare al telefono e chi no) ha un costo. Così molte società fanno le furbe, giocano al risparmio e contattano chiunque. Se vi iscrivete – spiega – poi potete segnalare la violazione al Garante della privacy, tenuto a sanzionare i trasgressori. Per approcci aggressivi e al limite della legalità, invece, eventuali denunce vanno presentate al Garante per la concorrenza”.
Come confrontare le offerte sul mercato
Per farsi un’idea delle proposte selezionabili, e scegliere senza fretta e senza subire pressioni, ci sono diverse opzioni. Nei portali delle singole società del comparto si trovano costi, pacchetti, soluzioni su misura, formule light, combinazioni, sconti, promozioni. In alternativa ci si può rivolgere agli sportelli territoriali tradizionali, per i marchi che ne dispongono. Un altro strumento è il passa parola, con le “credenziali” di questa o quell’azienda fornite da amici o conoscenti.
Arera, l’Autorità per l’energia, mette a disposizione online un comparatore di tariffe neutrale super partes, gestito dall’Acquirente unico (nel sito prezzoenergia.it). Un motore di ricerca permette di consultare e confrontare le offerte per luce e gas disponibili sul mercato, calibrandole in base alle esigenze personali (numero dei componenti della famiglia, elettrodomestici utilizzati, consumi omogenei o divisi per fasce orarie).