«Beauty is power» è stato lo slogan di una delle prime campagne pubblicitarie della casa cosmetica Helena Rubinstein. Un claim attuale perché l’industria della bellezza resiste alla crisi. In Italia dà lavoro a 35.000 persone e nel 2016 ha fatturato 10,5 miliardi di euro con un aumento del 5% e una crescita analoga prevista per il 2017 (Cosmetica Italia). Tanto che ogni anno il brand Sephora finanzia 7 nuove startup americane del settore con un bootcamp a San Francisco (sephorastands.com/accelerate).

«Il mondo del beauty è sicuramente affollato, ma c’è ancora spazio. L’importante è scegliere un target preciso e offrire un servizio tailor made. Se si parte da un’attenta ricerca di mercato, è possibile trovare nicchie per fare affari» consiglia Alessia D’Epiro, business coach per l’imprenditoria al femminile (alessiadepiro.it). E queste storie ne sono la prova.

Cristina Fogazzi, 42 anni, Brescia
Professionalità, ironia e lavoro sui social network. Sono le carte vincenti di Cristina Fogazzi che ha creato il brand L’Estetista Cinica (estetistacinica.it). 

Un’immagine social vincente

«Tutto è partito dal mio centro estetico (bellavera.it): oggi ho una mia linea di skincare per viso e corpo, un e-commerce, ho scritto un libro con il dottor Enrico Motta (“Guida cinica alla cellulite”, Mondadori) e gestisco un sito e una pagina Facebook molto seguita. Il tutto con l’aiuto del mio staff che oggi conta 7 persone» spiega l’imprenditrice self-made Cristina Fogazzi. Lo spunto per ampliare la sua attività è nato dall’esigenza di comunicare in maniera più chiara il mondo della bellezza e dei problemi al femminile. «Mi occupavo di formazione nel settore beauty, ma non mi piaceva il modo in cui si faceva informazione. Troppa confusione e promesse non mantenute. Un po’ in stile Vanna Marchi, insomma. Allora, con l’obiettivo di promuovere il centro estetico, ho iniziato a costruire la mia immagine sui social network e a spiegare, in modo simpatico ma esaustivo, cosa sono, per esempio, la cellulite o le vene varicose, anche attraverso video “cinici” realizzati da sola. Si trattava di contenuti inusuali rispetto al solito, ed è stato il primo successo perché le clienti del centro sono aumentate».

Allora Cristina ha deciso di fare un passo in più, sempre a partire da un aspetto del suo lavoro che le faceva storcere il naso. «Non avevo mai apprezzato le linee cosmetiche professionali create ad hoc per essere utilizzate nei saloni di bellezza, così ho scelto di investire nella creazione di una mia linea di skincare, in collaborazione con una cosmetologa. Ho puntato su prodotti a base di ingredienti naturali, senza siliconi né parabeni, perché credo nei cosmetici ecofriendly.

Il suo punto forte: un team di fiducia. All’inizio sono andata con i piedi di piombo e ne producevo quantità minime, tipo 20 o 30 flaconi per crema, perché non sapevo che riscontro avrebbero avuto su mercato. In più, non avendo un magazzino, tenevo la merce in uno stanzino del centro estetico e lo spazio era limitato. Ho studiato di persona il packaging, perché non volevo che fosse banale ma rispecchiasse il mio personaggio, e poi ho iniziato a vendere i prodotti, prima nel centro e poi online. L’e-shop è attivo da luglio 2015, quindi non sono nemmeno due anni, ma i risultati sono entusiasmanti. Quando gli ordini sono aumentati, ho dovuto affrontare vari problemi di logistica, spedizione e di gestione della merce, e qui il gioco di squadra con il mio team ha fatto la differenza». Tra le ultime creazioni firmate L’Estetista Cinica, c’è una linea low cost di prodotti per Oviesse e presto anche una di solari.

Sara Abbate, 37 anni, Roma
Sara ha ideato una linea di prodotti per pelle e capelli a base di ingredienti naturali. Usa solo ingredienti di origine vegetale con conservanti naturali come l’olio essenziale di rosa.

Sara Abbate

Formule eco e su misura 
«Pur avendo una laurea in relazioni internazionali, ho deciso di dedicarmi alla
mia passione per la cosmesi fai da te. Mi sono sempre divertita a creare creme con tè verde e olio d’oliva. Ma l’autoproduzione a fini commerciali è vietata, così ho cercato un laboratorio chimico cosmetico che non richiedesse un minimo d’ordine alto e gli ho affidato le mie formule seguendo i requisiti di legge e le certificazioni green. Poi ho inventato il nome Double B, ho creato il logo, le etichette e il sito da sola (tailoredbeauty.bio). A gennaio 2015 ho iniziato a vendere online e, dopo un anno in negativo, sto ingranando con un +40% di crescita. Sicuramente questo dipende dal fatto che il mercato della cosmesi green è in rapida crescita. Ma un’altra parte di merito va alla mia strategia di comunicazione: ho usato i social media per fare infomarketing, cercando di spiegare alle clienti perché scegliere prodotti senza parabeni, petrolati e siliconi». tè verde e olio d’oliva. 

Il budget di partenza
20.000 euro.

Il suo punto forte: i prodotti personalizzabili 
«I prodotti sono alla portata di tutti e si possono personalizzare scegliendo le profumazioni o una formula su misura. In più Sara è molto brava a gestire la sua pagina Facebook dove spiega con passione il suo lavoro» commenta Alessia D’Epiro.

Paola Malaspina, 49 anni, Roma
Importa e vende in Italia marchi di lusso. Porta in Italia grandi brand come John Masters Organics e altri appena nati come Lulu & Boo Organics.

Brand stranieri in esclusiva
«Ho mosso i primi passi da sola nel 2011, dopo aver lasciato un lavoro da manager nelle telecomunicazioni. Primo step: selezionare il top della cosmesi straniera. Sono partita da piccoli nomi e da altri più famosi ma aperti anche ai piccoli rivenditori. Il mio business plan era dettagliato e ben fatto (grazie alla mia formazione) e li ha convinti. I giornali hanno iniziato a parlare di The Beautyaholic’s Shop (beautyaholicshop.com) e ora commercio 40 marchi. Dopo una positiva collaborazione con lo store Coin Excelsior di Roma, meno di un anno fa ho aperto il mio negozio, vicino piazza di Spagna, e conto di inaugurare presto il secondo a Milano».

Il budget di partenza
10.000 euro.

Il suo punto forte: i marchi esclusivi
«Posizionare il suo eshop in una fascia alta e avere brand stranieri in esclusiva sono le carte vincenti di Paola. E ora che ha aperto la sua boutique ha fatto un primo passo verso il franchising» dice D’Epiro.

Milena Valentini, 43 anni, Gallarate (Va)
È
 cosmetologa e ha inventato le formule delle sue creme. Crea una formula ad hoc pensata sulla normativa del Paese in cui esporta i suoi prodotti per la cura della pelle.

Creme made in Italy
«Ho lavorato per 10 anni in una multinazionale dove fornivo consulenza ai brand del beauty. Poi, ho deciso di mettermi in proprio e creare una linea a mio nome, la Milena Valentini Cosmétiques (mvcosmetiques.it). Dalle ricerche di mercato ho scoperto che il marketing estero ama i nomi italiani e li considera di qualità. Così ho iniziato a esportare negli Emirati Arabi, in Kuwait, in Albania e a Taiwan. Ogni Paese ha le sue leggi e io rivedo le formule per ciascuno. Ora sto lanciando una nuova linea di prodotti con scaglie d’oro. L’idea nasce da una collaborazione con una società di Taiwan che mi ha contattato perché voleva un brand italiano all’avanguardia e di lusso».

Il budget di partenza
50.000 euro.

Il suo punto forte: la vendita in tv
«Milena ha puntato sull’innovazione creando prodotti con texture e formulazioni brevettate e scegliendo rivenditori specifici, come i canali televisivi di shopping» dice l’esperta.