Mentire sul denaro a disposizione della coppia o del bilancio familiare, effettuare acquisti di nascosto o ancora aprire un proprio conto corrente all’insaputa dell’altro può essere più grave di un tradimento d’amore. In effetti, si tratta di raccontare bugie, nascondere, in una parola, tradire. A venire meno è la fiducia del partner, proprio come quando si ha una relazione clandestina, con la differenza che in questo caso non ci sono in ballo scappatelle con l’amante, ma i soldi. Si chiama infedeltà finanziaria e, secondo un recente sondaggio, riguarda il 60% dei coniugi.
L’infedeltà finanziaria è considerata grave quanto quella sessuale
Secondo un’analisi condotta dallo studio legale Albini, specializzato nel Diritto di Famiglia, ben 6 coniugi su 10 nascondono soldi al partner, mentono sul proprio stipendio o effettuano acquisti all’insaputa dell’altro, hanno un conto corrente segreto. Secondo un sondaggio di Ashley Madison, piattaforma per incontri extraconiugali, più della metà di chi tradisce (52%) ritiene che l’infedeltà finanziaria sia negativa almeno quanto quella sessuale, se non peggiore.
Il tradimento economico come causa di separazione
Sempre secondo le rilevazioni, sono in aumento le coppie che si separano o divorziano a causa del tradimento economico, che è considerato una mancanza di fiducia e che nel 12% dei casi porta alla rottura della coppia. I comportamenti più ricorrenti riguardano il fatto di possedere denaro in contanti (27%) o concedersi acquisti minori (33%) all’insaputa del coniuge. In un caso su 10 si arriva ad aprire un vero e proprio conto corrente “clandestino”.
I dati dicono che più di un partner su 3 (36%) è incappato nell’infedeltà finanziaria, mentre il 27% pensa di esserne stato vittima e la definisce come un’esperienza più umiliante e dolorosa dello scoprire che il proprio lui o la propria lei ha un’amante. Il 31% degli intervistati pensa che proprio le bugie sul denaro pesino di più sulla fine di una storia o di un matrimonio rispetto a un tradimento classico.
Perché è grave?
L’infedeltà economica è ritenuta grave per due motivi. Da un punto di vista psicologico «per molti il patrimonio personale è qualcosa di estremamente intimo. I propri soldi sono vissuti come qualcosa di privatissimo, esattamente come i sogni erotici o la masturbazione. È proprio per questo che si tende a nasconderli» spiega Marinella Cozzolino, psicologa, sessuologa clinica e Presidente dell’Associazione italiana di Sessuologia clinica.
Ma esiste anche un risvolto legale da non sottovalutare: «È un fenomeno reale e diffuso: di recente a Milano un uomo è finito davanti al giudice dopo che la ex ha scoperto che sui social sfoggiava il proprio benessere economico, mostrando orologi costosi o postando foto in luoghi di vacanza esotici, mentre in sede di separazione aveva millantato un tenore di vita basso per contenere l’assegno di mantenimento per i figli» spiega l’avvocato Marisa Marraffino. «Accade piuttosto spesso, specie nelle cause di separazione o divorzio nelle quali ci siano minori, che qualcuno porti denaro in Svizzera per far figurare una minore disponibilità economica, ma occorre stare attenti: il giudice può disporre accertamenti fiscali nel caso in cui il tenore di vita reale non sia compatibile con quello dichiarato» aggiunge l’esperta.
L’infedeltà finanziaria è un reato?
I dati del sondaggio Ashley Madison mostrano come gli effetti dell’infedeltà finanziaria siano ricaduti non solo sulla coppia, ma anche sui figli, sui parenti più stretti e in alcuni casi anche sulle relazioni con gli amici. Il 19% di chi l’ha sperimentata ha divorziato, il 15% ha dovuto chiedere denaro in prestito da familiari o conoscenti, il 13% ha dovuto tagliare le spese per l’istruzione dei figli, arrivando a casi estremi nei quali uno dei due partner si è dovuto indebitare (28%), ha perso i propri risparmi (13%) o la casa (4%).
Ma nascondere l’esistenza di denaro al coniuge o al partner è reato? «In sede civile mentire sulla disponibilità economica, aprire un conto in segreto o nascondere soldi in contanti può avere rilevanza nel giudizio di condotta, insomma può pesare nella valutazione da parte del giudice. A livello penale, invece, esiste un articolo, il 570bis, che punisce chi toglie mezzi di sussistenza ai figli: in pratica è reato quando si fa mancare il denaro, sottraendolo al bilancio familiare – spiega Marraffino – Se il giudice nota che c’è una discrepanza tra quanto dichiarato da un coniuge o ex coniuge e il suo tenore di vita, può disporre un accertamento che potrebbe portare anche a scoprire un’evasione fiscale».