Green, etici e attenti alla parità di genere. Ecco l’identikit degli investimenti che piacciono a noi donne. Tecnicamente si chiamano Esg, sigla che sta proprio per environmental, social and governance (ambiente, società e modo di governare) e oggi sono sempre più richiesti. La conferma arriva anche da un recente sondaggio firmato dalla società di ricerche Bva Doxa: più dell’80% degli intervistati si informa a proposito della sostenibilità sociale e ambientale dei suoi investimenti e le donne si dimostrano più sensibili degli uomini. Allora, scopriamo di che cosa si tratta.
Gli investimenti Esg
Nel 2018 la Commissione Europea ha lanciato un piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile, ispirandosi ai famosi obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. E gli investimenti Esg sono proprio quelli che seguono questi criteri di sostenibilità. «Per esempio, guardano se le imprese hanno un buon numero di donne nei loro consigli di amministrazione e seguono politiche green» spiega Alma Foti, vicepresidente di Anasf, l’Associazione nazionale consulenti finanziari. «Oggi ci sono agenzie di rating che li valutano e le donne li apprezzano molto perché, a differenza degli uomini, hanno una maggiore consapevolezza della loro propensione al rischio, si fanno influenzare meno dall’andamento del mercato e preferiscono investire in aziende che rispettano politiche sostenibili e di genere».
La pandemia ha dato impulso agli Esg
Dal 2019, quindi, l’attenzione verso gli Esg è in aumento e con la pandemia è cresciuta ancora. Ma la domanda che tutte ci facciamo è questa: si tratta solo di una moda o siamo davanti a prodotti validi? «La loro storia è ancora breve ma il loro sviluppo a oggi è positivo» sostiene l’esperta. «Però la statistica ci dice che per ora questi investimenti sono meno soggetti alle oscillazioni del mercato e il rendimento è spesso superiore. Anche perché è ormai ampiamente dimostrato che le aziende che, per esempio, hanno più donne nei Cda e lavorano in team misti hanno profitti superiori rispetto a quelle guidate da Cda esclusivamente maschili, così come le società che adottano politiche sostenibili si dimostrano più resilienti nel tempo. Il futuro della finanza è Esg».
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Che gli Esg siano gli investimenti delle donne e dei Millennials è un dato di fatto. Ma su cosa dobbiamo puntare quando entriamo in banca? «Piuttosto che focalizzarsi su singoli investimenti, consiglio di concentrarsi su dei settori specifici» nota Grazia Orlandini, responsabile investimenti e prodotti di BPER Banca. «Per esempio, ci sono i cosiddetti green bond, obbligazioni che hanno un’anima ecologica e in questo caso funzionano molto quelli legati ad aziende attente al futuro dei nostri oceani; o ancora i social bond, sempre obbligazioni che finanziano progetti a impatto sociale, magari concentrati sull’istruzione o sulla rivalutazione delle periferie. I consulenti finanziari sono ormai sul pezzo e possono aiutare le clienti a scegliere prodotti affini alla propria sensibilità».