Sarà la volta buona? Dopo una serie di annunci a vuoto – è dal 2017 che si programma il via e poi si rimanda la partenza – si torna a parlare del varo concreto della lotteria degli scontrini. Il governo Conte bis sembra fare sul serio. La riffa degli scontrini dovrebbe partire a gennaio 2020 e diventare un deterrente ai pagamenti in contanti, strumento di contrasto all’evasione fiscale.
Come funzionerà la lotteria degli scontrini
Circolano le prime informazioni sulle modalità della riffa di Stato. Per ogni acquisto fatto – purché superiore a 1 euro o forse più – verranno emessi dei biglietti virtuali per partecipare alle estrazioni dei premi. I consumatori che per saldare i conti utilizzeranno carte di credito e bancomat – ecco l’incentivo – avranno diritto a un numero doppio di tagliandi rispetto a chi paga in contanti (o comunque a una percentuale in più, si vedrà). Non solo. A chi paga con la moneta elettronica il sistema attribuirà automaticamente i biglietti, senza alcuna incombenza. Chi si serve dei contanti dovrà invece fornire al commerciante il codice fiscale, come già succede in farmacia quando si comprano medicinali.
Quanti biglietti pro capite
Nella bozza di regolamento elaborata in primavera, e in lavorazione in questi giorni, si era ipotizzato di staccare un ticket virtuale ogni 10 centesimi di spesa (sempre da 1 euro in poi). Sborsando 10 euro – se questo meccanismo sarà confermato – si avrà diritto a 100 biglietti (non è dato sapere se il numero è riferito ai pagamenti in contanti o con moneta elettonica).
Estrazioni mensili e maxi premio
I premi saranno estratti a cadenza mensile e annuale. Ogni mese i premi saranno tre: il primo da 50mila euro, il secondo da 30mila e il terzo da 10mila. Tutti, poi, potranno partecipare a una maxi estrazione una tantum, con una super posta: si parla di un milione di euro, messi in palio una volta l’anno. Dal 2021 le estrazioni dovrebbero avere una frequenza ravvicinata, settimanale. I giocatori, per controllare i propri biglietti e le eventuali vincite, avranno a disposizione un sito web dedicato.
All’estero la lotteria funziona?
A fare da apripista assoluto è stato Taiwan, dove il sorteggio degli scontrini esiste dagli anni ’50 e ha consentito di alzare del 20 per cento gli introiti dell’iva.
In Europa si è attivata per prima, nel 1997, Malta. La versione attuale della lotteria dell’isola risale al 2000. Una volta al mese, solitamente il giorno 15, c’è l’estrazione, pubblica e vigilata da un comitato di supervisori. La vincita ammonta a 100 volte il valore dello scontrino vincente, con un premio compreso tra un minimo di 233 euro e un massimo di 11.647 euro.
In Cina la fortuna si tenta con le ricevute dei ristoranti.
In Slovacchia chi partecipa alla riffa, previa iscrizione tramite sms, e-mail o online, ha tre tipi di vincite possibili. Ogni due settimane vengono assegnati a sorte premi tra 100 e 10mila euro. Una seconda estrazione mensile è effettuata su base regionale, un terzo sorteggio comporta la partecipazione a uno show televisivo simile a “Ok, Il prezzo è giusto”.
In Portogallo il bonus inizialmente era una macchina di lusso, poi si è passati ai certificati del Tesoro. In due anni di rodaggio, grazie alla Fatura da sorte, il valore delle fatture segnalate al Fisco è più che raddoppiato.