Si chiama staff leasing ed è una delle modalità di lavoro che continua a crescere. Offre l’opportunità di contratti a tempo indeterminato, ma con una caratteristica: invece che essere stipulati tra datore di lavoro e impiegato, coinvolgono le agenzie interinali. Sono queste ultime, infatti, a mettere a disposizione delle aziende il personale richiesto. Secondo una ricerca, condotta dall’agenzia di lavoro interinale Umana, lo scorso anno si è assistito a un vero e proprio boom, con una crescita di oltre il 400%. A usufruire maggiormente di questo nuovo tipo di contratti sono le donne over 50 e i giovani under 30.
Cos’è lo staff leasing
Lo staff leasing (o employee leasing) è una forma di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato. Prevede un’offerta di lavoro che coinvolge tre soggetti: l’impresa che ha bisogno di personale a medio-lungo periodo, il lavoratore in cerca di un’occupazione e l’agenzia di lavoro interinale. È proprio quest’ultima che stipula il contratto e paga il dipendente, che però presta servizio presso l’azienda che ne fa richiesta. In tempi di Covid, con le aziende rimaste chiuse a lungo e con molte incertezze sul futuro economico, lo staff leasing diventa uno strumento ancora più utile alle imprese, che possono dotarsi di nuovi lavoratori, senza gravarsi dell’onere diretto dell’assunzione a tempo indeterminato.
Lavoro a tempo determinato o indeterminato?
Alcuni contratti stipulati sono spesso di apprendistato professionalizzante (anche se non necessariamente). Prevedono quindi un periodo di lavoro presso un’azienda o un’impresa che ne abbia bisogno per esigenze di medio-lungo periodo. «Spesso accade che le aziende si trovino bene e vogliano proseguire nel rapporto di lavoro con il dipendente in staff leasing e quindi decidano di far cessare il contratto del lavoratore con l’agenzia interinale, per integrarlo direttamente nel proprio organico» spiega Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana. Nel caso, invece, termini il periodo di lavoro presso l’impresa, il lavoratore rimane di fatto “dipendente” dell’agenzia di lavoro interinale, che eroga un’indennità mensile di disponibilità per i periodi durante i quali il lavoratore rimane in attesa di nuova chiamata. «Solitamente si tratta di un lasso di tempo breve durante il quale viene offerto un percorso di formazione» afferma ancora l’agenzia.
Il boom dello staff leasing: chi può accedere
Con il Jobs Act del 2015 lo staff leasing si può applicare a qualsiasi settore lavorativo e per ogni tipo di mansione, fatta eccezione per la Pubblica Amministrazione. Secondo una ricerca, condotta dal Centro Studi dell’agenzia di lavoro interinale Umana, si tratta di una forma di lavoro in forte crescita: solo nel 2019 le assunzioni con questa formula sono quadruplicate (+408%) con una crescita più sensibile soprattutto tra gli under 30 e le donne over 50. La pandemia e il successivo stop a molte attività produttive ha avuto un effetto negativo, ma il ricorso allo Staff leasing non è venuto meno: da dicembre ad agosto 2020 (ultimi dati Umana disponibili) c’è stato comunque un incremento del numero di contratti sostanzialmente costante e positivo (+30%) perché si tratta di una forma di lavoro flessibile, ma nello stesso tempo a piena tutela per lavoratore e impresa» spiega Caprioglio.
Crescono le donne over 50
Il report di Umana mostra un aumento di contratti in tutte le fasce d’età, più marcato però tra le over 50 dove il numero delle impiegate donne è maggiore rispetto agli uomini di quasi 3 punti percentuali. Se nel 2019 le lavoratrici in Staff leasing erano il 30,82%, oggi si assestano intorno al 33%. Ciò si spiega – secondo l’agenzia interinale – con la crescita del bisogno di personale nel settore dei servizi alle persone e alle famiglie, dove è impiegato oltre il 10% della popolazione femminile ultracinquantenne. Anche in questo caso vale il discorso che, in un periodo di stagnazione economica e forte incertezza per il futuro, molte realtà produttive preferiscono puntare su personale “in affitto” e reso disponibile dalle agenzie di lavoro interinale. Si tratta spesso di donne (con la qualifica di operaia) in uscita dal mondo del lavoro a causa di licenziamenti collettivi per ristrutturazioni o dismissioni aziendali, che si rivolgono alle agenzie per una riqualificazione professionale che offra nuove possibilità di impiego.
Lavoro per gli under 30
In questo caso, secondo le rilevazioni di Umana, sono particolarmente richieste le competenze tecniche, anche se le parole d’ordine rimangono flessibilità e collaborazione con il mondo della scuola. A confermarlo sono i dati: se nella fascia 25-30 anni i giovani che assunti con lo staff leasing dall’agenzia di lavoro interinale sono stati il 22,13%, il dato cresce tra i più giovani, con +23,96% di 20-25enni. Non mancano neppure gli under 20 che hanno usufruito del nuovo contratto (4,33%), almeno fino al 2019, grazie ai progetti di Alternanza Scuola-lavoro e ai contatti tra istituti tecnici e mondo del lavoro. Nei primi mesi del 2020, a causa della sospensione delle lezioni, in questa fascia di età non ci sono stati nuovi contratti.
Perché il Covid favorisce lo staff leasing
«Anche per i primi mesi di quest’anno si assiste a una generale, positiva controtendenza rispetto al contratto a termine, che ha subito un inevitabile contraccolpo dovuto al blocco da Covid19. Lo staff leasing viene spesso richiesto dall’impresa che non vuole perdere i collaboratori più validi, ma magari non è in questo momento in grado di affrontare una stabilizzazione. Ecco allora l’importanza di questo contratto che tutela il lavoratore, al quale l’agenzia dà sicurezza occupazionale e di reddito, di formazione continua, di reskilling e di upskilling, e tutela l’impresa che può mantenere un rapporto consolidato con il proprio collaboratore – spiega la presidente di Umana – che aggiunge: «Questo è uno strumento capace di dare garanzie soprattutto a donne e ai giovani, i più colpiti dal punto di vista occupazionale dalla pandemia e a loro come a tutti assicura piena parità retributiva e contributiva. Ricordo che la retribuzione di un somministrato, per legge, è uguale a quella di un suo parigrado e pari contratto assunto dall’azienda. Abbiamo dunque superato il gender gap da tempo e per noi la differenza fra uomo e donna dal punto di vista retributivo, non esiste».
Ferie e malattia: come sono regolati
Infine, il contratto di staff leasing prevede le stesse norme del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di riferimento per le attività richieste. Questo significa che stipendi, ferie, permessi e malattia sono regolati nello stesso modo. Lo stipendio sarà identico a quello dei colleghi assunti in modo diretto dal datore di lavoro, così come le mansioni richieste, gli orari di lavoro, l’inquadramento, le ferie e i permessi, che saranno erogati in pari quantità.