Con la penuria cronica di lettori, la crisi economica e l’avvento del digitale, l’editoria non è il settore più florido al momento. Ma questo non vuol dire che chi sogna di lavorare con i libri debba rassegnarsi. «Per gli imprenditori che sanno rispondere alle esigenze del pubblico c’è ancora spazio».
«In più, le barriere di ingresso non sono altissime: l’investimento medio iniziale per aprire un classico punto vendita è di 40.000 euro» spiega Angela Di Biaso, direttore commerciale di Messaggerie Libri, azienda leader nella distribuzione indipendente in Italia. «Oggi funzionano le piccole e medie realtà capaci di contaminare i generi, per esempio prevedendo una zona bar o shopping che contribuisca ai guadagni e attiri nuovi lettori».
Ha ottime probabilità di farcela anche chi sceglie un settore preciso, propone iniziative sul territorio e, magari, si inventa una formula originale per la vendita. Come hanno fatto gli imprenditori che abbiamo intervistato.
L’e-shop con ritiro sotto casa
Negli Stati Uniti c’è una nuova tendenza che contribuisce alla vendita di libri e fidelizza i clienti: i proprietari e i commessi dei bookshop inseriscono le loro recensioni tra le pagine. È un po’ l’idea che sta alla base del progetto GoodBook.it di Chiara Sandrini e Serena Anselmini, 35 e 29 anni. «Ci siamo inventate recensioni disegnate da postare sui social: poche frasi con caratteri accattivanti e una grafica essenziale. Giriamo anche brevi video in cui sfogliamo il libro e mettiamo in evidenza i passaggi chiave. Tutti i librai possono usare una formula come questa sul loro blog o sulla loro pagina Facebook. Il passaggio successivo è dare ai clienti anche la possibilità di prenotare i volumi online e ritirarli in negozio. Così si diventa competitivi anche rispetto a colossi come Amazon».
In pratica Se non hai i mezzi per creare autonomamente un ecommerce puoi affiliarti a un servizio come GoodBook, il sito che il distributore Centro libri usa per ricevere gli ordini dei clienti e consegnare i volumi direttamente nelle librerie affiliate (la fee annuale è 49 euro).
Il negozio che mixa moda e racconti
Marcella Licata, 56 anni, oltre alla libreria Modus Vivendi in via Quintino Sella 79 a Palermo, condivide con il marito una grande passione per la moda e per i viaggi. «Quando i guadagni dai libri hanno cominciato a calare abbiamo messo insieme i nostri interessi e creato una formula originale: insieme ai testi vendiamo abbigliamento, tessuti e accessori che vengono dall’India, un Paese che amiamo e conosciamo bene. Anche questi prodotti, come i libri, raccontano storie e sono fatti di “trame”. Durante i nostri viaggi incontriamo i fornitori, scegliamo la merce e proponiamo solo abiti di altissima qualità difficili da trovare in Italia. I tessuti colorati, i caftani, le pashmine piacciono e attirano anche i lettori».
In pratica La nuova formula shopping ha rivitalizzato la libreria che adesso ha 4 dipendenti e organizza tante attività. Porta, per esempio, i grandi scrittori nelle scuole e propone cene o colazioni a tema. La quantità di testi venduti permette di aumentare la percentuale di guadagno che è di circa il 40% sul prezzo di copertina.
Il catering agli eventi
Si chiama BookCatering ed è un temporary bookshop ad hoc che può essere allestito per feste private, incontri aziendali o festival (bookcatering. it). «L’idea è quella di selezionare dei titoli pensati su misura per le persone che partecipano a un appuntamento» spiega Patrizia Nappi che ha ideato questo servizio assieme ad altri tre colleghi librai, tutti intorno ai 30 anni.
«Un esempio? Per un festival di gastronomia abbiamo organizzato un angolo con testi dedicati alla cucina, pubblicazioni di chef presenti all’evento o volumi di narrativa che avevano per tema il cibo. In questo modo gli organizzatori hanno la certezza di poter contare su librai esperti e su edizioni originali: offrono un servizio in più durante l’evento e uno spazio dove divertirsi e rilassarsi. Noi, dal nostro canto, abbiamo ottime probabilità di vendere perché sappiamo che lì c’è il pubblico interessato a quel tema. In più, proponiamo banchetti con libri bomboniera per matrimoni o battesimi, un mercato in espansione».
In pratica Patrizia e i suoi colleghi puntano sulla capacità di intercettare i desideri di un pubblico sempre diverso. Non hanno un magazzino né una sede: prendono i libri in conto vendita dagli editori guadagnando il 30% circa sul venduto.